[i]Sarà una bella serie: poco ma sicuro.[/i]
Gara 1 contro i Nuggets ha assomigliato per molti tratti a gara-1 contro i Rockets: simile intensità, grinta, clima teso, scontri verbali e fischi arbitrali molto dubbi a favore degli ospiti, che già avevano caratterizzato le prime battute delle Semifinals; la tipica aria di postseason insomma, quella che si può respirare quando la posta in palio è così alta e le due contendenti giocano un basket non molto differente, dai ritmi molto elevati con spettacolo e fastbreak che la fanno da padroni. Allo Staples va inoltre in scena una stupenda sfida nella sfida, con Carmelo Anthony e Kobe Bryant autori di due strepitose prestazioni , in grado di infiammare il match fino agli ultimi istanti di gioco: Melo chiude con 39 punti (14-20 dal campo, 4-5 dall’arco), il Mamba ne fa 40, tirando un po’ meno bene, ma risultando essenziale per bissare il succeso dalla lunetta, dove il #24 mantiene sempre il sangue freddo, mandandone a vuoto uno solo sui 13 offertigli.
La partita parte però tutt’altro che bene per i losangelini, costretti subito ad inseguire i Nuggets che ben riposati hanno dalla loro Anthony vero protagonista e già in doppia cifra alla prima sirena (16 punti) e Kenyon Martin, che rende la vita difficile ai due lunghi gialloviola: LA risponde nel finale con due triple ben calibrate dei due panchinari Vujacic e Brown che permettono di chiudere il primo periodo in svantaggio di “sole” 8 lunghezze, 31-23. Al ritorno in campo Bynum compie troppo precocemente il suo secondo fallo (finirà con 5) e Odom è costretto a ritornare sul parquet: il #7 si distingue al solito per la sua presenza difensiva, ma offensivamente trova ben poche soddisfazioni, probabilmente a causa della botta al torace ancora dolorante; Nenè ne approfitta così per spadroneggiare sotto i tabelloni (14 punti a metà gara) rispondendo ai canestri di Bryant, che con una delle sue giocate “And one” riporta i suoi in parità, prima di regalare un perfetto assists a Fisher (in netta ripresa dopo un brutto inizio di PO) che dall’angolo, sulla sirena, brucia la retina per il primo sorpasso sul 55-54. Terzo periodo in grande equilibrio, con le due avversarie che si danno battaglia punto a punto: il pubblico comincia a farsi sentire, sull’onda dello show offerto dai propri beniamini con Bryant, Ariza e Fisher sugli scudi ben spalleggiati da un discreto Gasol, da cui comunque ci si attende molto di più. Denver risponde con i marchi di fabbrica Billups e Melo e si giunge all’ultimo breve riposo sul punteggio di 76-74 per gli ospiti, grazie ad una rara tripla di uno spento JR Smith (8 punti).
L’ultima frazione di gioco si apre col tentativo di fuga degli ospiti, con Chris Andersen, energia allo stato puro, ed Anthony, infermabile da chiunque, che costruiscono un gap di 7 punti sull’89-82 con 7 minuti sul cronometro: a questo punto sale in cattedra il #24 che dopo aver raggiunto il trentello in lunetta, riporta a contatto i suoi con un jumper dai cinque metri e pochi secondi dopo regala a Fisher l’ennesima tripla dall’angolo valida per il sorpasso sul 97-96 a due minuti dal termine; Chauncey ha però ancora una freccia da scoccare e la sua prima tripla della gara (2-7 in totale) vale nuovamente il +2. Gasol fa 2/2 ai liberi e Odom porta alla contesa Andersen nel possesso avversario successivo: Bryant non sbaglia i due liberi e poco dopo Trevor Ariza diventa l’eroe con una palla rubata di vitale importanza ai danni del povero Anthony Carter, portando per la seconda volta consecutiva Kobe ai liberi: Denver avrebbe l’ultima possibilità di forzare la gara agli OT, Smith sbaglia infatti appositamente il secondo tiro libero sperando in una rimbalzo offensivo di qualcuno dei suoi compagni, ma è sempre il fuoriclasse gialloviola KB24 a gettarsi sul pallone, mandando i titoli di coda ad un finale veramente emozionante.
Finisce 105-103, con la sfida che stasera continuerà sugli schermi californiani: fondamentale sarà il contributo della panchina per i padroni di casa e dall’altra parte quello di JR Smith, di cui Coach Karl necessita per poter fermare in qualche modo Kobe o quanto meno avere un punto di riferimento in attacco oltre al solito Melo, visto l’ottimo lavoro dell’MVP 2008 su Billups per gran parte della gara limitato. Appuntamento dunque alle 3.00 stanotte: riusciranno i Lakers a ipotecare l’accesso alle Finals?
[u]George Karl:[/u] [i]”Loro hanno il miglior attaccante di tutti gli sport e noi non abbiamo fatto abbastanza per fermarlo. Le prossime 48 ore saranno molto dure.”[/i]
[u]Phil Jackson[/u]: [i]”Abbiamo parlato a lungo su come gestire i finali, in maniera da poter vincere in gare importanti come queste. Abbiamo avuto due o tre stop stagionali che ci hanno aiutato ad accumulare esperienza in questo senso”[/i]
[u]Lamar Odom[/u]: [i]”E’ stato fantastico. Voleva sempre la palla: Kobe ti aiuterà sempre a tirarti fuori dai pasticci molto più che dannegiarti.”[/i]
[i]Breve appunto[/i]: Phil Jackson è 42-0 nelle serie cominciate sull’1-0…