A Siena ci si prepara per la semifinale con Treviso con lanimo tranquillo di chi sa, inutile nascondersi dietro inutili ipocrisie, di essere più forte ma anche con la consapevolezza di avere tutto da perdere. E ovvio che a Treviso nessuno oserebbe fiatare se la corsa dei verdi della Marca si fermasse qui, se poi addirittura la Benetton vincesse anche una sola gara ci sarebbe probabilmente di che festeggiare. Per Siena il discorso è diametralmente opposto: lo strapotere che, ormai da tre anni a questa parte, i giocatori toscani hanno messo in mostra non permette loro di affrontare nessun ostacolo con lanimo tranquillo. 3-0 è ciò che gli osservatori e i tecnici si aspettano da questa semifinale e ciò rappresenta un sovraccarico di responsabilità per tutto lo staff senese. Nessuno si nasconde: [b]Siena è strafavorita[/b] e probabilmente approderà in finale ma chi scrive, ad esempio, non è affatto convinto che si tratterà di una passeggiata. Treviso è molto migliorata rispetto alle prove di campionato, è in un momento psico-fisico ottimo ed ha avuto un paio di innesti che hanno corroborato notevolmente la forza della squadra trevigiana. Il gap tra le due squadre, inutile nasconderselo, resta abbastanza netto ma sarà necessario affrontare la Benetton senza prendere sottogamba limpresa. Conoscendo Simone Pianigiani ci sentiamo di scommettere che nessuno nella squadra Campione dItalia si sogna di sottovalutare lavversario di turno, ecco forse lunico vero pericolo che potrebbe contribuire a sovvertire il pronostico è una discesa in campo dei nostri eroi con la testa già alla finale. Se così non sarà ci sentiamo di prevedere una serie non facile ma di sicuro appannaggio per Siena. Determinante sarà la prima gara da disputare in Toscana sabato 30 maggio, se la Mens-Sana dovesse andare sulluno a zero appare poi impossibile che possa perdere 3 gare su 4 dopo averne persa solo una (in Italia) in 8 mesi.
Dal punto di vista tecnico i senesi ormai non hanno più segreti, [b]McIntyre[/b] e il suo killer-instinct sono larma in più, la mentalità vincente, lintensità difensiva, il gioco sul perimetro sono le componenti solite della supremazia biancoverde. Se poi Domercant conferma i progressi che ha messo in mostra già nei quarti contro la Scavolini il puzzle è davvero completo. I piccoli guai fisici di Domercant stesso e di Kaukenas sembrano superati, la Montepaschi si avvicina alla semifinale in ottima forma psico-fisica come conferma il 97-80 ottenuto ai danni del Barcellona in uno scrimmage amichevole disputato mercoledì sera a Siena.
Di Treviso cè da temere di sicuro il duo Neal-Bulleri che ha dimostrato contro la Virtus Bologna di essere in grande spolvero, basterà? A Siena tutti sperano, e sotto-sotto credono fermamente, di no. Il campo come al solito parlerà e il suo giudizio sarà inappellabile, auguriamoci che si parli delle gesta dei giocatori e non delle fischiate arbitrali, auguriamocelo davvero.
Dopo 16 partecipazioni consecutive, la Benetton non ha raggiunto i play off negli ultimi 2 anni. Il ritorno alla post season in questo campionato era pertanto un must, centrare la semifinale, viceversa, va considerato un ottimo risultato (per molti, società compresa, addirittura insperato). E se nel recentissimo passato lapprodo tra le prime quattro era quasi unabitudine, dopo due stagioni per diversi motivi deludenti, il ritorno allEurolega va considerato una manna.
Benetton e Virtus Bologna hanno dato vita ad una serie avvincente. Perchè Treviso lha spuntata? Wallace ha lottato, ma, dopo mesi da assoluto mvp, non ha avuto un grande contributo offensivo ed allora è stato determinante lapporto di [b]Sandro Nicevic[/b]. I canestri pesanti di [b]Bulleri[/b] e lesperienza di Soragna e Stefansson hanno fatto il resto. Ma, diciamolo, la Benetton ha passato il turno perchè aveva il fattore campo a favore. È landamento della serie a dirlo: una bella serie, come detto, tra due squadre che però in trasferta sono state brutta copia di se stesse; ed in particolare proprio la Benetton, perché, in fondo, ad andare più vicina al colpo esterno è stata proprio la Virtus. Virtus che al Palaverde non ha mai avuto un adeguato rendimento da parte di Boykins, da quale evidentemente non poteva prescindere. Per chiudere va detto che il vantaggio di avere avuto la bella in casa non è piovuto del cielo: la Benetton se lè guadagnato andando a vincere proprio a Bologna.
Ma ora cè Siena. Come si presenta la Benetton a questo impegno? Andiamo in America. I cultori dellanything is possible sottolineerebbero che chi sa di non avere molto da perdere gioca con la mente libera. Restando oltreoceano, gli sceneggiatori hollywoodiani di filmacci di sport abuserebbero di espressioni quali venderemo cara la pelle, non lasceremo nulla di intentato, gliela faremo sudare. Ma non siamo in America. E a Hollywood… chi ci crede? Treviso potrà al limite vincere una partita in casa, ma per passare bisogne espugnare il Palasclavo. Impresa quasi impossibile per tutti e tanto più per questa Benetton, visto che la personalità (al contrario del senso di appagamento…) non si può acquisire da un giorno allaltro.
POSSIBILI CHIAVI DELLA SERIE.
Se una devastante influenza equina dovesse infestare i maneggi della campagna senese, debilitando di brutto prima cavalli e poi persone, arrivando infine ai giocatori della Mens Sana, allora forse… Questo, giusto per non augurare terribili incidenti sullAutostrada del Sole… Insomma, Siena è semplicemente troppo; e non solo per questa Benetton.
[i]Con la collaborazione di Buffalo per la parte relativa alla Benetton.[/i]