[b][u]Angelico Biella Armani Jeans Milano 82-81 OT (19-18, 14-14, 23-23, 10-11, 16-15)[/b][/u]
Gara 1 ci ha detto che Biella è in questa serie e soprattutto, che non è così distante da Milano nel calcolo delle probabilità di raggiungere la finale. Dopo lerrore da tre punti di Gaines in gara 1 che poteva regalare lupset, arriva il canestro di Spinelli a fine overtime a regalare un pareggio abbastanza meritato, ma che fornisce chiavi di lettura contraddittorie.
Milano gioca molto male, non ha praticamente nulla da Price, Thomas e Vitali, pochissimo da Hall e una sola fiammata da Taylor, eppure riesce ad arrivare allovertime, sprecando anche un possesso cruciale per poter chiudere il match avanti di tre punti.
Dallaltra parte Biella ha una partita decisamente deficitaria da parte di Smith e Gist, sprazzi di Garri e ottimi flash da Aradori, ma pecca di cinismo nei vari momenti in cui avrebbe potuto chiudere il match e non lha fatto.
Dove arrivino i meriti delluna ed i demeriti dellaltra è difficile capirlo, sicuramente Biella ha meritato il pareggio nella serie e si ha limpressione che una quinta partita sia tuttaltro che da escludere, ma soprattutto che le restanti potrebbero terminare tutte sul filo di lana come le prime due.
Linizio milanese è abbastanza convincente con un 8-0 tutto firmato Mo Taylor che fa letteralmente impazzire Garri con soluzioni, spalle e fronte a canestro.
Come in gara 1, Biella ci mette davvero poco a rientrare, grazie ad una tripla di Smith e a qualche bella giocata dorgoglio di Garri. La partita diventa presto farraginosa e solo un finale di quarto con Hawkins e Aradori sugli scudi, addolcisce una pillola sicuramente poco digeribile per il pubblico.
Nel secondo quarto Biella prova a dare il primo strappo significativo scappando sul +6 con uno dei pochi sussulti di Smith e un canestro di Jerebko (chiamato agli straordinari in difesa su Hawkins).
Bucchi prova a pescare dalla sua panchina, ma le risposte di Marconato sono approssimative, Vitali è ben oltre il limite del dannoso, ma anche chi aveva sempre risposto presente, viene a mancare clamorosamente come Hall (fuori partita prima di testa che di gambe) e Price (molto confusionario e rivedibile come decision making).
Lunico a dare risposte confortanti è Katelynas, ma anche dallaltra parte la panchina non fornisce lapporto sperato con Spinelli e Brunner stranamente apatici. Il solito Aradori (sempre abbastanza sottoutilizzato) lascia intravedere lampi di classe e autorità degni di miglior sorte, ma dopo 20 minuti di gioco il risultato è di sostanziale parità, senza che nessuno abbia dato limpressione di poter dare un indirizzo preciso al match.
Riparte forte Biella andando sul +7 ancora con Garri e Gist, ma nel momento in cui il Nuovo Palasport è unautentica bolgia ed il ritmo è in mano alla truppa di Bechi, si inceppa qualcosa che permette ad Hawkins (10 punti nella frazione) e Katelynas di ricucire totalmente lo strappo in vista dellennesimo quarto periodo infuocato.
Si riapre il “David Hawkins Show” con 5 punti, prontamente risposti da altrettanti di Aradori di puro talento. Si iscrive al valzer anche Hall che con lo stesso falco confeziona il + 3, ma poi un dubbio gioco da tre punti di Smith contro un puerile Vitali, manda tutti allovertime, prima che Hawkins e Hall non sbaglino i due tiri vittoria nei secondi finali.
Il prolungamento ha due giocatori sugli scudi: Valerio Spinelli (invisibile fin li) e Mike Hall (invisibile lui pure). Lex Carpisa segna 9 punti nell’overtime, prima con una tripla che blocca lentusiasmo milanese per il gran Jolly di Hall e poi tutti i liberi che servono a mantenere la partita un one possession game. Sul +1 Milano ha il possesso decisivo nelle mani, ma dopo la penetrazione di Hawkins in tre rifiutano il tiro piazzato e quello che ne nasce è una stoppata pulitissima di Gist su Mordente a 7 metri da canestro. Biella sul ribaltamento abbozza il solito pick and roll centrale Spinelli-Brunner, ma il napoletano non lo sfrutta andando a penetrare ed appoggiare un gran canestro con 4 sul cronometro.
La replica è affidata ad Hawkins che, accoppiato con Brunner, non riesce a salvare lAJ da una sconfitta che dovrebbe far riflettere sia Bucchi per le rivedibili rotazioni utilizzate, sia gran parte dei singoli che hanno marcato visita in terra piemontese.
Si torna a Milano martedì per gara 3, che sarà sicuramente il pivotal game della serie. E assai probabile che chi si aggiudica questa partita possa portarsi poi a casa la serie. Ci sarà ancora da restare col fiato sospeso.divertirsi forse non tantoma emozionarsi sicuramente.