Un brivido lunghissimo percorre la schiena dei 19.000 e spiccioli, giocatori e staff compresi, a 0.9 secondi dalla fine dell’ultimo quarto di gioco. Steve Van Gundy disegna l’ennesimo capolavoro per una rimessa da metà campo sul pari a quota 88, blocco cieco per Lee che si invola a canestro perso sia dal suo uomo che da chi difendeva il bloccante, le sapienti mani di Turkoglu tracciano una traiettoria perfetta dalla metà campo dritta verso le mani di Lee a pochi centimetri dal canestro, un cesto più facile da segnare che sbagliare. Ma Lee si impaurisce forse un pò troppo del tardivo ma energico aiuto di Gasol, tira leggermente scomposto e la palla esce, tra poco meno di 19.000 sospiri di sollievo, tra i quali quello di un agitatissimo Jack Nicholson, con la pressione alle stelle per la sofferenza che i suoi Lakers gli stanno procurando. Dopo la prima partita, nella quale Orlando ha subito l’onda d’urto dei Losangelini, i Magic fanno sudare e non poco i padroni di casa, anzi vanno vicinissimi ad una vittoria che pareggerebbe la serie e regalerebbe il fattore campo alla franchigia della Florida. Ma le speranze più intense si sono spente su quel lob perfetto di Turkoglu, fallito da Lee che ha sancito la parità alla fine dei 48 minuti.
Prima della rimessa, fantastica per preparazione ed esecuzione, ci sono 47 minuti 59 secondi e 1 decimo di equilibrio purissimo, che nessuno è riuscito a sovvertire. Rispetto a gara 1 Orlando tira meglio, circola meglio la palla e soprattutto riceve un grandissimo contributo da Rashard Lewis, che si riscatta e ne mette 34 con 6/12 da 3. Turkoglu gioca da playmaker occulto decisamente meglio rispetto a gara 1 e Howard domina sotto le plance, 16 carambole, pur non incidendo eccessivamente in attacco a causa dell’ottimo lavoro che Pau Gasol fa su di lui in fase difensiva. La partita rimarrà una lotta punto a punto dall’inizio alla fine nonostante Orlando sia costretta a ruotare molti uomini a causa di problemi di falli, con Bryant che un pò si nasconde nella prima metà di partita, mentre è immenso il contributo di Odom che sta giocando decisamente bene queste Finals. Con loro due è il solito Gasol a tenere in alto LA, che però non riesce a trovare una soluzione per limitare i tiratori dei Magic, Lewis su tutti 31 per lui al 48′, ed in questo modo Orlando riesce a risultare molto ostica per i padroni di casa. Il massimo vantaggio ha toccato appena quota 6 e solo per un istante. Questo dà l’idea di come l’equilibrio abbia regnato sovrano in gara 2, in totale ben 23 sorpassi nel corso della partita. Prima del famigerato errore di Lee, Turkoglu trova il tempo di fare due cose importantissime, le ennesime in un finale di partita, mette a segno il canestro del vantaggio, 88-86, a 47 secondi dalla fine del match, e poi nell’ultima azione dei Lakers stoppa da dietro Bryant negandogli la possibilità di prendersi il tiro vittoria. Poi solo Lee non ha permesso al turco di fare 3/3 col lob perfetto per il rookie a fine gara.
Nel supplementare, dopo il grande spavento, salgono in cattedra Gasol e soprattutto Bryant. Il 24 deve farsi perdonare la stoppata subita e l’errore sul blocco cieco a favore di Lee nell’azione dell’ultimo tiro. E ci riesce alla grande, prima piazza un paio di canestri d’autore, su tutti quello su una gamba sola in allontanamento tra Turkoglu e Howard, poi con pazienza gioca il P&R con Gasol finchè trova lo scarico preciso per lo spagnolo. Due canestri di importanza capitale, che hanno portato gara 2 sui binari gialloviola, nonostante il sacco di Los Angeles fosse dietro l’angolo. E’ Redick che prova a riportare sotto i suoi nel finale, ma non riesce nel suo intento così i Lakers raddoppiano e si portano sul 2-0, tenendo il vantaggio del fattore campo. Un risultato che cambia radicalmente le prospettive dei Losangelini rispetto all’1-1. Ora Orlando dovrà vincere tutte e tre le gare casalinghe per poi cercare di espugnare lo Staples Center ma la storia non è dalla parte dei Magic. Col formato 2-3-2 solo gli Heat di O’Neal e Wade sono riusciti a ribaltare uno 0-2 contro i Mavericks di Nowitzki.
[b]MVP: [/b]La palma del migliore va a [b]Gasol[/b] per il lavoro oscuro che fa in difesa su Howard e per la pericolosità costante che emana in attacco.
[u][i]Le parole del dopo gara:[/i][/u]
[b]Bryant:[/b] “[i]Non abbiamo ancora fatto nulla, abbiamo tenuto il fattore campo, ora andiamo ad Orlando per cercare di vincere là. La rimessa è stata brillante, una grande giocata, Van Gundy sapeva che le nostre attenzioni maggiori sarebbero andate sui tiratori da fuori[/i]”.
[b]Van Gundy:[/b] “[i]Non so cosa dire, Hedo ha fatto un grande passaggio, una grande rimessa ma Lee l’ha sbagliata. Tutto quì[/i]”.