LA STAGIONE: (46/36) Sicuramente non positiva, doveva essere lanno del cambiamento: via DAntoni col suo run and gun e redini del team a [b]Terry Porter[/b] che nelle intenzioni di Kerr e compagnia avrebbe dovuto dare alla squadra quella mentalità difensiva indispensabile per fare strada nei playoff. La dirigenza si sconfesserà poi mandando via Porter a stagione in corso e dando la squadra ad [b]Alvin Gentry[/b], sicuramente un adepto delle filosofie DAntoniane. Fronde di spogliatoio, o forse un palazzetto non più sold out come negli anni precedenti maligna qualcuno. Fatto è che chi siede nella stanza dei bottoni a Phoenix ha dimostrato di avere poche idee e confuse. Già la trade che ha portato [b]Jason Richardson[/b] in Arizona sacrificando uno dei pochi veri defensive players (Bell) aveva dimostrato come le dichiarazioni pre season fossero pura aria fritta; poi come detto il cambio dellallenatore ed il ritorno ad un gioco puramente offensivo. Il resto della stagione è sembrato un puro affannarsi in una corsa per lultima piazza dei playoff, meta alla quale nessuno sembrava veramente credere. Sicuramente unannata fallimentare per una squadra che era partita per arrivare almeno fino alle semifinali di conference.
LA STELLA: Squadra ricca di talento Phoenix, si fa fatica ad individuare la vera stella. [b]Nash, Stoudemire[/b], lo stesso [b]ONeal[/b] sono sicuramente autentiche superstars. Se negli anni passati lamalgama aveva funzionato e la squadra aveva comunque prodotto stagioni vincenti, talvolta non coronate dal successo finale per puri episodi, questanno nessuno è veramente emerso. Le statistiche parlano di 21.4 PPG e 8.10 rimbalzi per Amare, 17.8 + 8.40 per ONeal, 16.4 per il neo acquisto Richardson e 15.7 + 9.7 assist per leterno Nash. Limpressione è però al di la dei numeri che le tante stelle dei Suns sono annegate nel mare di mediocrità della stagione della squadra.
LA SORPRESA: [b]Goran Dragic[/b] non era certo un rookie nel senso stretto del termine avendo già calcato i parquet europei, però limpatto con lNBA non è sempre agevole. Il ragazzo Sloveno ha dimostrato di sapere tenere bene il campo riuscendo finalmente a dare adeguati minuti di riposo a Nash, producendo anche cifre di discreto livello. Da rivedere al secondo anno di esperienza.
LA DELUSIONE: Così come è difficile individuare lMVP della stagione, è altrettanto arduo scovare il colpevole della disastrosa annata dei Suns. In realtà come detto gli indizi portano tutti verso la dirigenza, incapace di fissare un piano di azione e di riuscire poi a mantenerlo. Nessuno ha clamorosamente cannato lannata, però la sensazione è quella che ognuno ha svolto il suo compitino senza strafare.
DRAFT: Da quanto si legge i Suns hanno scelto col numero 14 proprio il giocatore che avrebbero voluto prendere dallinizio: [b]Earl Clark[/b], ala grande di 2,13 per 105 kg accreditato di grosso arsenale offensivo e di un eccellente controllo di palla che ne farebbe il candidato ideale per inserirsi nel sistema di gioco (a meno di nuove variazioni in corso dopera) dei Suns. Sembrerebbe inoltre avere le potenzialità per difendere sui lunghi atipici alla Nowitzki.
MERCATO: Lo scambio che ha fatto rumore fino ad oggi è quello che ha portato ONeal a Cleveland in cambio di Ben Wallace, Sasha Pavlovic, una futura seconda scelta oltre a soldi. Laspetto finanziario, a quanto afferma il GM Kerr, pare essere stato uno dei motivi preponderanti nella scelta di rinunciare a Shaq. Negli anni passati la squadra ha sofferto di ingaggi troppo alti, col risultato di dovere effettuare scelte basate solo sullaspetto salariale piuttosto che su quello tecnico. Sempre per questi motivi la permanenza in Arizona di Pavlovic pare che sarà brevissima, sarà infatti rilasciato a breve. Per quanto riguarda Wallace, la dirigenza tiene aperte diverse opzioni, tra cui quella di offrirlo in una nuova trade.
FUTURO: Difficile dire cosa riserverà ai tifosi dei Suns la prossima stagione. Bisogna aspettare qualche altro movimento di mercato, ma la sensazione è che si tratterà di un anno di transizione. Il calendario continua a correre e Nash, Stoudemire, per non parlare di Grant Hill, hanno aggiunto un altro anno allanagrafe. Sarà interessante vedere lo spazio che saprà ritagliarsi Clark, gli attesi progressi di Dragic e last but not least se finalmente la dirigenza ha deciso quale rotta fare prendere alla nave dellArizona magari senza effettuare più bruschi cambiamenti.