E’ sicuramente difficile commentare una partita che termina con 40 punti di scarto ma ci proviamo ugualmente. In sede di preview, senza voler essere presuntuosi, avevamo previsto una gara difficile ai limiti dell’impossibile per quella squadra napoletana che lo stesso coach Marcelletti ha definito, in sala stampa, un cantiere aperto con i lavori in corso. La differenza si è vista tutta fin dalle primissime battute ed è stato chiaro, alla prima sirena, che il +19 che appariva scritto sul tabellone luminoso del Palasclavo suonava come una sentenza definitiva. La Martos ha segnato appena 48 punti in 40 minuti e con un simile fatturato è ovvio che non si può uscire dal parquet di Siena se non con uno scarto imbarazzante, e così in effetti è stato. Ci sentiamo di sospendere qualsiasi giudizio sulla squadra napoletana in quanto pensiamo che non sia quello visto a Siena il roster definitivo della Martos e siamo certi che la mano di Marcelletti piano piano si vedrà, pensiamo anche che quella di stasera è stata la prima apparizione di Tsaldaris e quindi non ci sentiamo affatto di condannare i biancoblu partenopei. La Martos avrà ben altre occasioni per far muovere la propria classifica e con qualche innesto potrà portare a termine la missione della salvezza che ad oggi, con troppi babies in roster e senza neppure un killer come terminale offensivo, appare davvero difficile. Ce lo auguriamo soprattutto per una piazza storica come Napoli, con un pubblico caldo e partecipe come solo al Sud è possibile trovare, con una buonissima tradizione, con una coppa Italia in bacheca che risale a soli 3 anni fa e non al secolo scorso.
Anche sulla Montepaschi ci sentiamo, per tutt’altre ragioni, di sospendere il giudizio: non era quella di stasera la partita che doveva dirci da dove ripartono i campioni d’Italia, era ovvio che sul parquet senese non si sarebbe assistito ad una partita tirata ed era chiaro a tutti che Siena poteva e doveva solo vincere in maniera chiara ed inequivocabile e così è stato. Per la Mens-Sana si prospettano difficoltà ben diverse già dalla prossima domenica a Pesaro e poi con l’inizio della Eurolega, ci si aspetta una stagione complicata, lunga, difficile, con gli avversari che attenderanno la schiacciasassi degli ultimi 3 anni, ad ogni partita, col fucile spianato pronti a cogliere l’attimo fuggente e a vincere contro gli Invincibili, è giusto così.
Prima della partita i ragazzi del Commandos Tigre della curva biancoverde hanno esposto uno striscione ironico chiedendo in maniera retorica contro chi la Mens-Sana stesse giocando (Rieti, Napoli o che altro?). Qualcuno si è anche chiesto se sia colpa di Siena la paventata, ma tutta da dimostrare e verificare sul campo sia chiaro, inconsistenza degli avversari del basket italico. Anche in sala stampa Simone Pianigiani ha chiarito che non sta certo a Siena fare un passo indietro per rendere più avvincente un campionato che da troppe parti è dato per finito già prima di iniziare, così non è e, soprattutto, non spetta certo alla Mens-Sana fare passi indietro quanto piuttosto alle altre fare dei passi in avanti.
Minuto di raccoglimento per le vittime della tragedia di Messina e dintorni e si va a cominciare con un’assenza molto illustre, e cioè quella di McIntyre colpito duro ad un ginocchio nel corso dell’allenamento di venerdì e tenuto precauzionalmente a riposo. Lo staff medico valuterà in settimana le condizioni del piccolo grande play senese ma pare che non si tratti di nulla di particolarmente grave.
Se le cifre nel basket valgono qualcosa, anche se non sempre dicono tutto, è opportuno notare come la Montepaschi abbia avuto un totale 127 di valutazione contro il 29 della Martos Napoli (il solo Hawkins ha scritto 23 di valutazione, praticamente quasi quanto il totale dei napoletani), i senesi hanno tirato dal campo col 58% contro il 37% dei partenopei, dalla lunetta percorso immacolato per la Montepaschi contro il 79% della Martos, 28 a 24 per Napoli il computo dei rimbalzi ma ben 28 le palle perse dai biancoblu ospiti contro le sole 13 dei padroni di casa, vediamo i tabellini:
MONTEPASCHI: Domercant 16, Zizis 6, D’Ercole 4, Eze 6, Carraretto 3, Sato 7, Lavrinovic 10, Ress 8, Hawkins 17, Marconato 5, Stonerook 5.
MARTOS: Muurinen 7, Spippoli 2, Kruger 15, Adeleke 10, Drobnjak 2, Gigena 6, Tsaldaris 6.
Progressione: 8-2, 26-7, 33-13, 44-23, 53-32, 65-38, 76-44, 87-48.
SALA STAMPA:
Franco Marcelletti non si è nascosto, ha ammesso gli evidenti lavori in corso in casa napoletana, ha parlato del sostituto di Reynolds che per il momento non è stato individuato, ha riconosciuto l’ovvia e scontata superiorità della Montepaschi, ha fatto i suoi personali complimenti a Pianigiani per la chimica che è riuscito a trovare pur avendo da tenere a bada tanti campioni che, però, si cercano e si passano la palla con un’umiltà che fa lor onore.
Simone Pianigiani ha parlato di una partita che, senza falsa ipocrisia, non nascondeva certo particolari insidie ma che è stata vinta con la dovuta autorevolezza dalla Montepaschi che ha rispettato fino in fondo l’impegno e quindi ha rispettato l’avversaria. Il coach senese ha messo in guardia dai troppo facili entusiasmi e ha sottolineato la difficoltà che sarà crescente fin dalla prossima domenica con la trasferta di Pesaro e l’inizio dell’Eurolega. Si è detto molto soddisfatto dell’inserimento dei nuovi e ha tranquillizzato tutti sulle possibilità di un celere recupero di Terrel McIntyre.
PLAY OF GAME: Quasi nulla da segnalare in una partita che non è stata certo spettacolare, qualche stoppata, qualche schiacciata, qualche assist, ma davvero nulla da tramandare ai posteri.