[b]Scavolini Spar Pesaro Montepaschi Siena 67-80 (15-23; 34-43; 52-60) [/b]
Progressione: 15-23, 19-20, 18-17, 15-20
[b]Starting five[/b]
Scavolini Spar: Green, Sakota, Hicks, Shaw, Cinciarini
Montepaschi: McIntyre, Eze, Sato, Hawkins, Stonerook
[b]Scavolini Spar:[/b] Green 10 (2/2 1/4), Sakota 11 (2/2 1/4), Tomassini (0/1 da tre), Van Rossom 6 (1/1 1/2), Hicks 17 (4/11 1/4), Bartolucci n.e., Flamini 2 (1/2 0/3), Gjinaj n.e., Amici n.e., Shaw 11 (5/6), Cinciarini 8 (2/5 1/1), Allred 2 (1/3)
[b]Montepaschi Siena:[/b] Domercant 11 (1/3 1/1), McIntyre 10 (1/2 2/7), Zisis 10 (5/7 0/3), DErcole n.e., Eze 6 (3/5), Carraretto (0/1 da tre), Sato 8 (2/2 1/4), Lavrinovic 19 (7/11 0/1), Ress, Hawkins 8 (3/5), Marconato, Stonerook 8 (1/1 2/6)
Arbitri: Cerebuch, Sabetta, Begnis.
AllAdriatic Arena si riparte da dove era terminata la passata stagione ed ovviamente con epiloghi identici, visto che in entrambi i casi lavversario era limbattibile corazzata senese; anche in questo caso, tuttavia, considerata le pressoché nulle possibilità di strappare una vittoria, pubblico e staff si sono accontentati dellottima prestazione tutto carattere della squadra di casa, in attesa di poter quanto prima lasciare la scomoda quota zero in classifica.
Nel primo quarto Siena parte con il classico quintetto in cui Hawkins ha preso il posto di guardia titolare, mentre Pesaro affida il ruolo di centro ad uno Shaw tirato a lucido; è proprio lui, infatti, a sostenere la squadra contro le folate avversarie, laddove Green in regia non riesce a prendere ritmo a causa dei continui raddoppi e Hicks appare ancora un po freddo.
Tuttavia, nonostante lencomiabile lavoro in attacco ed a rimbalzo del pivottone con passaporto italiano, Siena prende il largo e dal 4-3 interno dei primi minuti, si issa sul 17-8 a 3 minuti dalla prima sirena, sospinta da unottimo gioco corale che vede 7 giocatori già a segno nel primo quarto.
Sembra che la partita possa dichiararsi già terminata, invece dopo un inevitabile timeout di Dal Monte, gli ospiti si rilassano ed un redivivo Hicks, accompagnato da un lampo di Green, permettono di ridurre lo scarto su proporzioni accettabili (15-23), nonostante l’incredibile 12/12 da due degli ospiti.
Linizio del secondo quarto è farraginoso, come testimoniano i sei falli complessivi in poco più di un minuto; la Scavolini Spar, anche dinanzi alla zona senese, sembra reggere lurto, ma poj, come spesso avviene contro lo schiacciasassi di Pianigiani, il primo passaggio a vuoto viene inesorabilmente punito e così dal 19-25 si passa al 25-41, sotto le bordate, a turno, di Domercant, Stonerook e McIntyre.
Ancora una volta la partita sembra finita ma, con unulteriore lampo dorgoglio e con un parziale di 11-2 firmato da Hicks, Cinciarini e Shaw, in chiusura di primo tempo il match si riapre di nuovo.
In effetti nel terzo quarto la partita è più tosta che mai; La Scavolini Spar è al massimo dello sforzo e in un paio di occasioni rimonta addirittura fino al -1 (48-49 e poi 51-52), orchestrata da un Green finalmente entrato in pieno ritmo e rinfrancata da un intraprendente Cinciarini.
E proprio il 4° fallo di questultimo ad interrompere il break positivo; la guardia pesarese deve uscire e di lì a poco anche Allred raggiunge la quarta penalità nello sforzo per lui impossibile di tenere a bada Lavrinovic; ed è infatti il lituano, come spesso gli accade da queste parti, a diventare il fattore decisivo con 9 punti in un quarto e firmando il 52-60 di fine terza frazione.
Il divario appare ancora accettabile, ma Pesaro ha ormai esaurito le energie fisiche e nervose, cosicché lultimo quarto di gioco non ha più molto da raccontare, se non che Siena può permettersi di giocare con un certo controllo e che Pesaro riesce quanto meno ad arginare le folate offensive avversarie con una prestazione di carattere.
Per i padroni di casa si tratta quanto meno di uniniezione di fiducia tra la brutta prestazione di Avellino e la difficilissima trasferta che lattende in quel di Treviso, con la poco piacevole prospettiva di dovere chiudere il mese di ottobre con zero punti.
[b]MVP Pesaro[/b]
Shaw non si era mai visto a questi livelli e con la sua prestazione di cuore ha oscurato anche il solito Hicks
[b]MVP Siena[/b]
La Montepaschi ha sciorinato la solita eccellente prestazione corale ma non si può non citare ancora una volta la prestazione dellarma letale Lavrinovic.
[b]WVP Pesaro[/b]
Nonostante alla fine il tabellino in qualche misura lo premi, Sakota è apparso veramente ancora troppo spaesato e legnoso
[b]WVP Siena[/b]
Trovare il peggiore nella Siena di oggi non rende giustizia a nessuno però se proprio bisogna indicare qualcuno forse Stonerook è quello che non si è espresso ai consueti livelli
[b]Dal Monte:[/b] [i]sicuramente rispetto il nostro primo match la differenza è stata nellenergia difensiva messa in campo e i risultato si sono visti, considerando anche lavversario contro cui giocavamo. Il nostro grande merito è stato quello di avere la forza di rientrare nella partita in più di unoccasione: è stato sicuramente un segnale importante che ci dimostra che la testa cè. Poj probabilmente le energie spese nella rimonta ci hanno impedito di provare a giocarci la partita fino in fondo. Difensivamente parlando ho impostato la partita lasciando il tiro da tre frontale a Stonerook per coprire meglio gli angoli su Hawkins e Sato; devo dire che ci siamo riusciti ma poi abbiamo subito più del previsto Lavrinovic, che ci ha messo fuori partita con i suoi 1 contro 1. La squadra però mi è piaciuta perché tutti sono riusciti a dare qualcosa senza forzare come ha detto un mio assistente non cè nulla per essere felici ma cè qualche indizio per essere soddisfatti.[/i]
[b]Pianigiani:[/b] [i]sono molto soddisfatto per aver vinto in controllo, cosa mai da sottovalutare su un campo e contro una squadra come quella di Pesaro. Abbiamo avuto qualche altro e basso di troppo ma forse è una cosa normale, visti i nuovi assetti che stiamo sperimentando e qualche acciacco di troppo lamentato dai miei giocatori in settimana. Certo è che in futuro, se vorremo dimostrare di potere competere ad altissimi livelli, dovremo imparare a essere meno superficiali e dovremo riuscire a mantenere i vantaggi che costruiamo. Oggi invece in un paio di occasioni ci siamo deconcentrati ed abbiamo permesso alla Scavolini Spar di rientrare, dopodiché siamo stati costretti a rifugiarci nei nostri schemi più classici, quale la costante ricerca dei mis-match più favorevoli, per riprendere il controllo della partita. Pesaro ha avuto una grande personalità aggredendoci anche nei suoi momenti più difficili e ciò anche grazie al suo sistema di gioco che prevede ampie spaziature con lottimo pick and roll di green. [/i]