Cuore, orgoglio, amore, passione, calore. Eccoli gli ingredienti principali di questo Teramo formato Europa. L’impresa è delle più ardue e non è affare per i deboli di cuore. Quaranta minuti vissuti intensamente, secondo per secondo, pallone per pallone. Recuperare quattordici punti di scarto sarebbe impresa difficile anche per l’invicibile armata senese, ma i ragazzi di Capobianco buttano il cuore oltre l’ostacolo, incitati da un pubblico che meriterebbe il palcoscenico dell’Eurolega. Non c’è stato un momento di tregua per il calorosissimo tifo teramano che, una volta arrivati al +13, caccia ancora di più la sua voce con un palazzo pieno e coinvolto in ogni angolo. Allora perchè parlare dei punteggi? No, la gloria non ha numeri e l’impresa di Peppe Poeta e compagni ha qualcosa di epico. Una gloria celebrata degnamente dopo i 4 liberi di Bobby Jones. Sì, 4 liberi perchè gli ultimi quattro tiri dalla linea della carità sono i suoi, dopo che nel primo tempo la sua mano aveva tremato oltre il dovuto con un orribile 3/7.
Ma andiamo alla partita: Teramo mette in atto un forte pressing fin dal primo minuto per togliere preziosi secondi all’azione avversaria e per costringerli al più alto numero di palle perse (29 alla fine per i ciprioti). Il primo tempo comunque va avanti sul filo dell’equilibrio e si chiude con uno scaro di appena 4 punti: 42-38 per i padroni di casa. L’intensità difensiva del secondo tempo cresce e a farne le spese sono Bobby Jones e Drake Diener che finiscono presto con 4 fallli a testa. Ma Cerella, Jurak, Hoover e un ritrovato Amoroso mettono in serissima difficoltà la difesa ospite che arranca sul +13 già a metà terza frazione di gioco. Il calo fisiologico di Teramo c’è e L’Apoel si riporta a -7, ma è solo una fiammata. A 3′ dalla fine arriva il tanto sospirato sorpasso. La palla diventa incandescente, gli sforzi profusi sul parquet diventano immani, ma il punto esclamativo sulla partita lo mette un buon Bobby Jones. Lasciamo stare le cifre. I numeri non dicono tutto (Capobioanco docet), in campo ci sono la grinta, la voglia, il coraggio di lottare, tutte doti di questo ragazzo.
Ma il pubblico? E’ il meraviglioso tifoso teramano a prendere per mano i suoi ragazzi e a trascinarli alla meritatissima vittoria finale. Gli ultimi tre minuti sono degni del miglior Maraglio Day (ci vediamo domenica, no?), il chiasso sugli spalti è indiescrivibile e le parole non sono sufficienti per descrivere lo stato emotivo di un intero palazzo gremito con oltre tremila spettatori. E allora la BancaTercas non manca il suo primo appuntamento con la storia europea, la fase a gironi aspetta Lulli e compagni per una cavalcata che sarà senz’altro piacevole da seguire. Per gli ospiti, buona la prova dell’ex Lewis Sims ma Brandon Heath non riesce a ripetere la prova dell’andata. Certo la tensione si è fatta sentire, le percentuali al tiro ne hanno subito le conseguenze, ma la partita è senz’altro stata godibile, piacevole, direi entusiasmante. Adesso è giusto godersi la vittoria, ma domenica è già tempo di Virtus Bologna. Così magari si potrà scrivere una nuova pagina di questa meravigliosa squadra.
[b]MVP[/b]: Senz’altro la mano di Bobby Jones che non trema nel momento opportuno
[b]Play Of the Game[/b]: L’intera partita per tutto quello che è riuscita a trasmettere. Replica su canale 910 ore 20.45 28 ottobre 2009
Mirko Pierpaolo Papirii