Istanbul è un crocevia fondamentale per la stagione europea di Siena, lì il Barcellona ha vinto, passeggiando, di 20 punti e lì la Montepaschi deve assolutamente vincere per non perdere contatto con i catalani e potersi giocare poi il primo posto del girone nello scontro diretto. Ma fra il dire e il fare cè di mezzo il mare, e non ci riferiamo certo al mar del Bosforo, ma al mare rappresentato dalle insidie e dalle difficoltà di questa partita molto impegnativa. Innanzitutto la forza degli avversari: i turchi non hanno più Solomon, tagliato, ma possono contare su bocche da fuoco di assoluto rispetto. Turckan, ex che contro Siena ha sempre sciorinato prestazioni di altissimo livello, Giricek, che non ha certo bisogno di eccessive presentazioni, Onan, vedi Giricek, Greer che in Italia non costituisce certo una sorpresa. In panchina un nome, Tanjievic, che è una granzia assoluta di capacità ed esperienza ai massimi livelli. Se aggiungiamo a questo quadretto, già abbastanza indicativo delle difficoltà di questa gara, lambiente turco mai facile per gli ospiti e lassenza certa di Lavrinovic capiamo perché Simone Pianigiani teme moltissimo questo crocevia fondamentale. Il lituano non sarà della partita a causa del perdurante mal di schiena mentre i guai fisici di McIntyre e Stonerook, che ne hanno notevolmente limitato limpiego fino ad oggi, sembrano in via di risoluzione. Lassenza di Lavrinovic, arma tattica insostituibile nel roster senese, sarà molto pesante ma riteniamo che il peso specifico dei campioni dItalia sia superiore a quello del Fenerbache ma questo non costituisce, di per sé, garanzia assoluta di vittoria. Ci vorrà infatti la miglior Mens-Sana per uscire con i due punti dal palazzo di Istanbul e continuare così quella corsa netta che la Montepaschi sta facendo, in Italia e in Europa, dallinizio della stagione. I biancoverdi voleranno in Turchia già stasera con il loro carico di speranze e di certezze costituite da un roster di assoluto valore e da un insieme di risultati positivi ottenuti non certo per caso, linserimento dei nuovi può dirsi completato e i vari Marconato, Hawkins e Zizis stanno dando molto alla causa senese. Il campo, come sempre, sarà giudice inappellabile. Si gioca alle 19,15 ora italiana. (HUGME)
Per parlare della prossima sfida che attende l’Olimpia Milano partiamo da quel che Claudio Limardi ha scritto e che trovate a questo link (http://www.olimpiamilano.com/news/1130) a proposito di un certo Mr. Mason Rocca, il simbolo di un’AJ che per l’ennesima volta in questo breve scorcio di stagione si è regalata una gara contro la Virtus Bologna di quelle che nelle serie di playoffs NBA verrebbe definita come “pivotal game”, una partita che gira la serie, o in questo caso, una stagione. Per rendere concreto questo bel concetto i biancorossi sono attesi alla prova casalinga in Eurolega contro il Khimki Mosca. Russi con in classifica 1 vittoria in più dei milanesi (2-1 contro 1-2) che hanno vinto solo contro l’EWE Baskets, le due formazioni lotteranno in quello che è senza dubbio uno scontro diretto per decidere chi tra loro potrà nutrire sogni di Top 16 come nelle premesse pre-stagionali di entrambi i clubs. Si gioca giovedì con palla a 2 fissata per le 20:30 in un Forum speriamo meno desolato (e desolante) delle solite serate infrasettimanali dove se non c’è il grande nome ad attirare gente, al palazzo della periferia milanese è preferibile qualsiasi altro svago, ma questa è storia vecchia. Di nuovo c’è che Piero Bucchi sembra aver chiarito “l’equivoco” Finley: non un playmaker nel senso classico del termine, per noi italiani, ma un playmaker nel senso etimologico della definizione, e l’ex-Mens Sana è sicuramente uno che ti crea il gioco, forse più per se che per la squadra, nella ormai consueta veste della “combo-guard”, per restare alle etichette a stelle e striscie. Acker è atteso all’enesimo riscatto, e in generale il settore guardie dell’Olimpia sembra essere l’autentico ago della bilancia di questa stagione, dato l’apporto ormai costante del più qualitativo reparto lunghi. Da segnalare nel girone le altre due sfide tra EWE Baskets e Real Madrid, dal pronostico scontato a favore degli spagnoli, e l’insidiosissima trasferta che il Panathinaikos dovrà affrontare contro il sempre pericoloso Prokom. (Andy)
Alla vigilia di Roma-Maccabi, una volta stilato il calendario, in casa Virtus si sarebbe controfirmato una situazione di 2 vittorie ed una sconfitta, figuriamoci quindi un quadro globale di ben 3 vittorie su 3 sfide in questa fase iniziale del girone. Ma ora arriva il difficile, cioè il riconfermarsi ed il Maccabi di Tel Aviv non è certo lavversario migliore per mettere in ghiacciaia fin da giovedì 12 la qualificazione alle TOP16 soprattutto se si considera che storicamente e tradizionalmente il team che ha un tutto popolo alle spalle (previsto un bel flusso di tifosi israeliani al Palalottomatica), non ha quasi mai sbagliato due stagioni di fila e considerando che lanno scorso non è andata affatto bene, e siamo stati teneri, c’è d’attendersi da loro una gran prova.
Quindi questo Maccabi nutre velleità importanti in questa Eurolega 2009-2010 ed a questo scopo ha messo in piedi un roster che ha ben fatto tra le mura amiche ma che ha lasciato lamaro in bocca (e la partita), in terra basca a Vitoria, a partire dal ritorno di coach Pini Gershow, uno dei santoni della pallacanestro continentale, che forse ha toppato qualche rotazione nei minuti finali.
Un roster profondo e ben assoritto, a partire da Alan Anderson, ex-Virtus Bologna e Cibona, miglior marcatore della squadra con 43 punti totali nei primi 3 incontri, frutto di un 44% dalla linea dei 6,25; idem dalla coppia Chuck Edison e Macej Lampe, 39 punti a testa con questultimo che però non si allontana mai oltre la fatidica linea dei sogni per realizzare; notevole anche lapporto di Stephane Lasme con il suo 63,6% da due nonostante il suo minutaggio sia più basso, meglio anche del centrone Andrew Wisniewski che risulta essere il terzo marcatore in termini di fatturato con più di 10 punti ad incontro e con un lusinghiero 47% da 3.
Ma non dimentichiamoci di Doron Perkins, 21 punti per lui frutto di un buonissimo 7/11 da 2 e 7/10 dai tiri liberi e DOr Fischer, ottimo centro di ricambio che gestisce molto bene i minuti durante i quali viene impiegato, ben 46:16 il minutaggio per lui in queste prime partite. Chiude il roster una vecchia volpe dei parquet europei ed italiani, David Bluthenthal che ad oggi tira con un 4/5 da tre niente affatto male, Yaniv Green che offre ricambio di qualità al settore lunghi, chiudono i giovani Gal Mekel, Guy Pnini ed il “vecchio” Derrick Sharp, memoria storica del team.
Osso molto duro quindi per una Lottomatica Virtus Roma incerottata e mentalmente indecifrabile alla luce dellincredibile, brutta prova offerta domenica contro Biella in campionato. Comunque è pur vero che ad oggi la Gentiles band sta trovando in Europa risorse fisiche e mentali di altissimo lignaggio e che portare via una vittoria in trasferta per gli avversari non sarà cosa da poco e non è pura retorica. Forse al momento il profumo dellEurolega gasa i giallorossi virtussini che applicano alla lettera quanto di meglio si possa fare contro avversari potenzialmente blasonati e maggiormente ricchi di talento offensivo.
Perciò la chiave della gara sarà molto semplice: attenzione al pericolo pubblico numero uno Alan Anderson; difesa forte e fisica a protezione dei tabelloni dove ci si augura che lo sfebbrato Andre Hutson possa dare il meglio di se come Andrea Crosariol, che vista lassenza di oltre mese di Angelo Gigli, potrà dare continuità alle sue prestazioni nel quintetto iniziale; quindi ripartenza in transizione ove oggi la Virtus offre il meglio del proprio repertorio.
Se vincerà la Virtus sarà messo più di un piede alle TOP16, una sconfitta non pregiudicherebbe nulla visto lottimo andamento sinora tenuto ma abbasserebbe ancora di più un morale non elevatissimo ed alla vigilia di ben 3 trasferte consecutive (Pesaro e Siena in campionato, Lubjiana in Eurolega), attenzione quindi a non commettere altri passi falsi destabilizzanti e forieri di inquietanti punti interrogativi.(FRED)