Tra i giovani rampanti della nuova stagione NBA merita un posto speciale Tyreke Evans, quarta scelta al draft dei Sacramento Kings, una vera forza della natura con ampi margini di miglioramento (che il 19 Settembre ha compiuto solo ventanni).
In Summer League aveva dato un saggio delle sue capacità, ma pochi pensavano potesse partire così forte. A diversi critici un anno solo a Memphis sotto la guida di John Calipari pareva troppo poco. Talento cristallino, forse troppo, dicevano il giorno del Draft.
Evans ha totalizzato 25 punti di media, 6.3 rimbalzi e 5.7 assist nella sorprendente recentissima striscia vincente di tre partite dei Kings (nel loro sito è ben visibile la scritta inneggiante limpresa: exciting young Kings win third straight).
Coach Paul Westphal, in unintervista al Sacramento Bee, ha detto che secondo lui Tyreke è già uno dei migliori difensori della Lega.
In effetti le potenzialità ci sono tutte. Come si dice: se il buon giorno si vede dal mattino
Il numero 13 di Sacramento è un giocatore molto veloce con le mani che dà il meglio di sé in campo aperto, dove ha un notevole l’atletismo, ma è anche in grado di coinvolgere i compagni grazie alla visione di gioco e a una mentalità altruista.
“Penso che quando mi metto in moto sono immarcabile” ha detto Tyreke dopo lultima vittoria su Oklahoma. “Ogni volta che vedo uno spazio cerco di attaccarlo”.
Contro i Thunder ha realizzato tutti e dieci i suoi tiri liberi finendo con 20 punti, 8 rimbalzi e 8 assist.
“Mi sento bene lì” ha detto Evans. “Sto palleggiando bene. Mi sento bene ad attaccare il canestro. Sto solamente cercando di giocare bene il gioco che amo e fare ciò di cui sono capace di fare”.
Solo un fuoco di paglia? Siamo convinti che dora in poi di Evans sentiremo parecchio parlare.