Forse con la sola esclusione del Gruppo C, anche in questo girone come negli altri due di Eurolega si può dire che i pronostici della vigilia siano stati fin qui rispettati. Le due squadre favorite, Panathinaikos e Real Madrid, sono ai vertici del gruppo insieme al sorprendente Khimki, l’unica vera novità in queste prime 4 giornate della stagione 2009-2010.
Milano sta facendo…Milano. Ovvero una squadra che litiga in campionato come in coppa con una continuità che proprio non riesce ad avere. Parliamo di continuità di risultati ma anche di prestazioni, dei singoli e – di riflesso – dell’intera compagine biancorossa.
Finley è al momento il giocatore più impegnato come minuti e anche quello che porta il maggior contributo offensivo (16.5 punti e 2.5 assist per gara) poco coadiuvato dagli altri esterni milanesi. Acker rimane l’incognita dell’AJ: giocatore potenzialmente devastante, anche in Europa, auto-confinatosi per ora a medie quali 8.8 punti col 22% da tre e ben 2.3 palle perse ad incontro. Proprio le palle perse (15 di squadra) contro sole 7 scarse recuperate e 11.5 assist sono statisticamente parlando le note dolenti della squadra di Piero Bucchi. Un Hall che è sembrato rinato nel derby con Cantù può certamente essere il giocatore capace di dare una svolta a questo inizio apatico dell’Olimpia, e di sicuro insieme al gruppo di italiani Mordente, Mancinelli, Bulleri e Rocca, tra i fattori determinanti per il proseguio del cammino europeo.
Ritrovato Batiste in coppa di Grecia, il Panathinaikos fa ancora più paura, e non solo a livello di girone, ma tra tutte le candidate a tagliare l’ultima retina, è apparsa fin da subito tra le più attrezzate. Un roster sconfinato che ben ha sopportato nelle prime 4 gare le pesanti assenze si farà sentire di certo in primavera. Da segnalare tra i fautori di questo attuale 3-1 gli ottimi Diamantidis (12.3 punti) e Spanoulis (10 punti senza sforzarsi davvero). La strada sembra in discesa, aspettiamo solamente le Top 16 per confermare la bontà delle previsioni pro-ellenici.
Con l’arrivo di Messina è sembrato chiarissimo dalle parti della capitale spagnola che le intenzioni, le uniche ammesse, siano state fin da subito quelle di mettere le mani sulla coppa più importante a livello europeo. Dopo lo shock della sconfitta nell’opening-game con il Khimki il Real Madrid ha inanellato una serie (aperta) di 3 vittorie con uno scarto medio di 25 punti! Spetterà proprio all’AJ Milano cercare di opporsi all’armata in “camiseta blanca” (o canotta che dir si voglia) alla ripresa dei giochi. I giocatori a noi, e a Siena, più “familiari” sono di certo tra i protagonisti di queste prime gare: Kaukenas e il Lavrinovic Bis guidano una formazione che Messina sta plasmando come sua abitudine, diffondendo nello spogliatoio madrilista leadership e mentalità vincente. Unico dubbio: 1° o 2° posto del girone, chiedere al Pana per maggiori info.
Dicevamo dell’unica sorpresa, e che sorpresa: i russi del Khimki di certo non dati tra i favoriti durante l’off-season, stanno dimostrando invece tutto il proprio valore. Prima la vittoria col Real di cui sopra, poi dopo il “rilassamento” e conseguente sconfitta in Grecia, 2 importantissime W ai danni dei diretti rivali EWE Baskets e AJ Milano. Coach Scariolo dopo l’esperienza travolgente con la selezione spagnola sta facendo un grandissimo lavoro anche a queste latitudini, con una squadra alla prima apparizione in Eurolega ma non dimentichiamo fresca finalista del campionato in patria e dell’Eurocup. Russi, Lituani e Spagnoli si alternano nel roster di Scariolo, col solo americano Keith Langford, tra l’altro primo marcatore di squadra con 12.8 a sera. Difficile al momento togliergli un meritato 3° posto nel girone.
Detto di Milano, a chiudere il girone troviamo EWE e Prokom, con quest’ultima soprattutto in fase calante rispetto alle ultime stagioni, ma pericolosissima avversaria per l’Olimpia alla conquista del 4° posto. Saranno di certo gli scontri diretti a decidere il tutto, ma l’attuale record, identico, di 1-3 di queste formazioni fa pensare a un girone che potrebbe svilupparsi con sorprese, positive o negative, ed essere molto più equilibrato del previsto, il tutto a discapito di un’AJ che dovrà gioco-forza farsi trovare molto più pronta di quello che è stata in grado di fare fino ad ora.