[b]Parziali: 18-29; 22-17; 29-16; 12-22[/b]
[b]Progressione: 18-29; 40-46; 69-62; 81-84[/b]
[b]Starting five:
Martos Napoli Best, Jones, Tsaldaris, Gabini, Traylor
Cimberio Varese Childress, Thomas, Morandais, Tusek, Cotani[/b]
Statistiche complete:
[url=http://195.56.77.210/game/63956.html]http://195.56.77.210/game/63956.html[/url]
Gli Dei del basket decidono di dare ai tifosi napoletani tutte le emozioni ed il pathos mancati nelle precedenti nove partite negli ultimi due minuti della gara di stasera. Per la vittoria si dovrà invece attendere ancora. Vale la pena raccontare subito cosa è successo nell’incredibile finale del Palabarbuto, per poi passare alla disamina della gara. Napoli, con il reparto lunghi decimato dai falli, dilapida nove punti di vantaggio e si arriva così al 40′ sul 75-74 con Cotani che va in lunetta, 2/2 e sorpasso Varese. Nell’azione successiva è Muurinen ad andare alla linea della carità dopo il fallo di Galanda; la Martos aveva 12/12 ai liberi fino a quel momento, ma il finlandese fa 0/2, nell’azione successiva l’ex Morandais (da oggi a Napoli conosciuto anche come “Core ‘ngrato”) piazza la tripla del 75-79. Pare finita con pochissimi secondi da giocare. Dopo il time out Tsaldaris mette un incredibile tiro da tre per il 78-79. Subito fallo su Childress che dalla lunetta riporta i suoi sul 78-81. Qui con circa 7 secondi da giocare succede di tutto: ancora Tsaldaris si fa tutto il campo e piazza un tiro subendo anche il contatto, canestro e fallo. Polemiche infinite se fosse da due o da tre, gli arbitri dicono che c’era un piede sulla linea, 2+1 del greco per la parità e tutti pronti all’overtime. Tutti tranne Morandais che con pochi decimi da giocare mette tutti d’accordo e lancia una preghiera da centrocampo: just net, solo retina e tutti a casa, con Varese che esce con due punti da questa partita che ad un certo punto si era messa davvero male.
I varesini partono in scioltezza, la difesa napoletana semplicemente non esiste nel primo quarto e gli uomini di Pillastrini segnano come vogliono senza semplicemente essere contrastati. Da parte napoletana si assiste al festival degli orrori con Jones che sparacchia senza costrutto e Tsaldaris che perde palloni a ripetizione (6-2 il saldo del primo quarto perse/recuperate per la Martos). Ci si preparara ad assistere all’ennesima imbarcata per i partenopei, invece nel secondo quarto Varese si rilassa pensando di avere già venduto la pelle dell’orso e viene fuori il carattere di Roberto Gabini che comincia a martellare la retina da sotto e da fuori: ne nasce un parziale di 22-17 che riapre i giochi e crea inquietanti crepe nelle certezze dei lombardi. Nel terzo quarto si calma Gabini, ma innescati sapientemente dall’esordiente Best cominciano a scaldare la mano anche gli altri giocatori della Martos. Grazie anche ad una difesa finalmente attenta da cui scaturiscono buoni recuperi e diversi contropiedi, i napoletani con Muurinen, Jones e Tsaldaris agganciano e poi superano i varesini. Il parziale del secondo e terzo quarto dice 51-33 per la Martos che al 30 col 2+1 di Muurinen raggiungono il massimo vantaggio (massimo vantaggio dell’intero campionato…) di +9.
Nell’ultimo quarto Varese sfrutta benissimo i problemi di falli del reparto lunghi della Martos: subito fuori Traylor e poco dopo Gabini (in verità molto dubbio il blocco in movimento fischiatogli), con Muurinen con quattro falli, la Cimberio cerca sempre con pazienza la soluzione nell’area pitturata dove trova o l’inevitabile mismatch o il finlandese che non può difendere più di tanto. Il vantaggio Martos viene così eroso fino all’incredibile finale già raccontato.
C’è da dire che forse oggi i ragazzi di Pasquini non avrebbero meritato la sconfitta, al di là degli episodi dell’ultimo minuto, si è visto finalmente un gioco di attacco molto più equilibrato e qui l’impatto di Best è stato enorme se pure alla prima partita e al di la delle sue cifre personali non significative. Del resto 81 punti segnati, 15 tiri liberi tirati e 12 assists sono tutti season highs. Anche in difesa, tolto l’inguardabile primo quarto, si è vista una determinazione del tutto nuova. Rimane sempre il problema panchina: stasera con i lunghi fuori il tecnico della Martos si è dovuto inventare un quintetto di “bassotti”, preferendo la velocità all’alternativa Spippoli rimasto in panchina tutta la gara. C’è anche da dire che stasera mancava Skele febbricitante. Da oggi ci pare che la Martos possa giocarsela quasi con chiunque, la domanda chiave è: c’è ancora tempo per risalire la classifica?
Varese non ha certo rubato nulla, ha dilapidato il congruo vantaggio accumulato nel primo quarto, si è fatta mettere sotto nel secondo e nel terzo, contando forse troppo sulle soluzioni perimetrali e raramente trovando il bandolo della matassa contro le varie difese a zona schierate da Pasquini, ma ha avuto il grande merito di crederci fino in fondo giocando un ultimo periodo di grande pazienza ed attenzione tattica come già detto sopra.
[b]MVP Martos: [/b] Ex aequo tra Gabini e Tsaldaris. Il primo col suo incredibile secondo quarto (14 punti) ha riaperto la partita, il secondo ha fatto un terzo e quarto quarto strepitosi (16 punti con 4/4 da tre) confermandosi giocatore di livello superiore.
[b]MVP Cimberio:[/b] facile da dire, Michel Morandais, l’ex nonostante una prima fase di abulia, dovuta all’emozione come confermato da Pillastrina in conferenza stampa, ha poi fatto pentole e coperchi, senza contare l’incredibile tiro finale.
[b]WVP Martos:[/b] stasera è davvero difficile dire chi sia stato il peggiore, i ragazzi di Pasquini tranne che per il primo quarto hanno giocato davvero bene. Diciamo che però Traylor con un assurdo quarto fallo (manata inutile alla fine del terzo quarto sotto canestro Varese) si merita la palma del WVP. Se non altro per avere poi lasciato troppo presto i suoi senza “peso” in area pitturata.
[b]WVP Cimberio:[/b] James Reynolds, sarà un caso, ma con lui in campo comincia la riscossa della Martos.
[b]Sala stampa[/b]
[b]Pillastrini:[/b] contento per come è stata giocata la partita, al di là di qualsiasi commento sul finale. Morandais ci teneva enormemente a vincere qui ed era emozionatissimo all’inizio. Abbiamo giocato bene alternando soluzioni dentro-fuori che ci hanno permesso di trovare spesso buone soluzioni al tiro, anche se ci siamo rilassati troppo nel secondo quarto permettendo la rimonta dei napoletani.
[b]Pasquini:[/b] fa rabbia perdere così, ma devo essere ottimista per tutta una serie di cose. L’arrivo di Best ha portato leadership, carisma e finalmente una buona gestione della rotazione dei tiri, lui è in grado di trovare sempre chi è in striscia in quel momento. Del resto è la prima partita dove facciamo 81 punti, 15 liberi e 12 assist. Nel primo quarto avevamo addosso la scimmia dell nove sconfitte di seguito, nell’ultimo la paura di vincere, oltre ovviamente alla stanchezza. Ho visto progressi nella tenuta atletica di Traylor, dobbiamo ripartire da quanto fatto nel secondo e terzo quarto, limando i dettagli.