[b]Lottomatica Virtus Roma – Maroussi Atene 74-87[/b]
[b]Parziali[/b]
(17-28; 22-23; 18-14; 17-22)
[b]Progressione[/b]
(17-28; 39-51; 57-65, 74-87)
[b]TABELLINI[/b]
[b]Lottomatica Virtus Roma[/b]
Giachetti 0 (0/3, 0/1 da 3), Gigli 2 (1/2), Jaaber 4 (2/9, 0/2 da 3), Hutson 4 (1/6), Crosariol 14 (7/11), Winston 26 (8/14, 2/5 da 3), Minard 22 (5/8, 3/4 da 3), Vitali 2 (0/1, 0/1 da 3) NE De La Fuente, Toure, Tonolli. Allenatore: Matteo Boniciolli
[b]Maroussi Atene[/b]
Milosevits 9 (2/2 da 3), Keys 9 (3/5 da 3),Pelekanos 12 (2/2, 2/4 da 3), Batis 3 (1/1), Homan 13 (6/10), Diamantopoulos NE, Mavroeidis 7 (3/4), Calathes 3 (1/1 da 3), Nadfeji 22 (3/4, 4/6 da 3), Kaimakoglou 6 (1/1, 0/1 da 3), Lucas 6 (2/4), Arigbabu NE.
Allenatore: Georgios Bartzokas.
Arbitri: Dubravko Muhvic [CRO], Recep Ankarali [TUR], Anna Cardus [ESP]
Roma. – C’è della vita su Marte, si potrebbe dire alla fine della prima partita della nuova Era-Virtus Roma-Boniciolli, ma bisogna ancora osservare a lungo ed attentamente attraverso gli affranti del pianeta Lottomatica se si desidera scovare tracce certe di acqua, di fango o di ghiaccio.
In un lunghissimo ed atteso dopo-partita il neo arrivato coach Matteo Boniciolli dirà che questa sera ha visto il fatidico e vetusto bicchiere mezzo pieno di un terzo e vuoto per due terzi, è già qualcosa al confronto del semi-nulla cestistico osservato domenica sera contro Teramo ma la strada da percorrere è ancora tanta, maledettamente lunga ed irta di pericoli.
Ma tornando comunque al tema europeo della serata (c’è ancora tempo per pensare alla problemtiche nazionali, ndr), peccato però per questa sconfitta perchè la Virtus Roma questa sera, a ben vedere, non aveva poi così sfigurato al cospetto di un lanciatissimo Maroussi, terzo nel campionato greco e decisamente interessante come qualità di gioco ed intensità dello stesso, capace anche di crivellare la retina con un formibadile 69% da due e con un ottimo 55% da tre.
E’ chiaro che vincere contro un avversaio che sciorina queste cifre è da miracolo vero e proprio e quindi rimetterci le penne è quasi conseguenziale, purtroppo l’altro lato negativo della serata è che adesso Roma ha anche perso il fattore differenza-canestri in un ipotetico arrivo a pari punti in classifica nel mini girone, il Maroussi infatti vincendo di 13 punti ha superato il +12 che la Virtus gli aveva rifilato ad OAKA un mese e mezzo fa.
Già, la gara dell’andata.
E’ sbalorditivo aver assisitito alle due gare, sia a quella gara d’andata ad Atene ed al ritorno oggi a Roma, ed aver visto due partite completamente opposte nel senso vero e proprio del termine.
Ad Atene la Virtus di Gentile aveva mostrato autorità e carattere tenendo quasi sempre sotto scacco i rivali padroni di casa non con trame mirabili ma con tanta, tanta sostanza avendo un avversario davanti quasi spaesato e molto pasticcione.
Questa sera invece i ragazzi di Georgios Bartzokas si sono mossi nel primo tempo con la precisione di un orologio svizzero, chiudendo a 51 punti all’attivo al primo intervallo e dando una sensazione di forza notevole e quasi disarmante.
Di contro Matteo Boniciolli, che esordiva come coach in Eurolega, ha dovuto prima assistere ad un inizio carico di tensione emotiva dei suoi, subendo nei primissimi minuti un parziale che poi risulterà vicente e letale nell’economia dell’intera partita, per poi iniziare a vedere un pò di pallacanestro nei minuti seguenti, ma nel momento in cui l’Urbe avrebbe dovuto compiere l’azione o metter dentro il canestro che avrebbe riaperto la sfida, e la situazione si è verificato spesso questa sera, o si perdeva palla banalmente o ci infrangeva nella munita difesa ellenica rimbalzando miseramente.
Ed ad evidenziare maggiormente la compattezza del Maroussi va sottolineato che tutti i giocatori scesi in campo sono riusciti ad iscriversi a referto, dato da non sottovalutare e che denota una lucida visione di ripartizione dei ruoli, complimenti veri ed autentici al giovane coach Bartzokas che ha fatto vedere perchè viene considerato il vero erede di Yannakis.
La cronaca narra subito, come accennato prima, che dopo appena 3 minuti di gioco dalla palla a due i greci sono già avanti di 10 punti (2-12 a 710 dal termine), malgrado la Virtus Roma mostri una faccia più convinta in attacco e più ringhiante in difesa. Ma non basta essere convinti se non metti la palla nel canestro e soprattutto se la squadra avversaria si muove in campo con spaziature perfette, segnando per altro con percentuali notevolissime anche da 3 e muovendo la palla che è un piacere.
Sì, cè qualcosa di più vivace e deciso in questa Virtus ma Lucas e Keys dirigono benissimo le danze con Pelakanos a colpire da 3, nonostante il rientrante Gigli si dia un gran da fare per tappare le falle che si aprono e purtroppo in attacco i Dioscuri virtussini, Hutson e Jaaber, non la mettono dentro neanche a pagarli.
A 512 dalla fine del quarto e sul punteggio di 5-15 Jaaber sbaglia la terza conclusione non troppo complessa e costruita anche decentemente di seguito, per fortuna a salvare la patria ci pensano Crosariol (entrato al posto di Hutson), un combattivo Minard, ed il Re dEuropa Kennedy Winston che infila due triple consecutive regalando a Roma il minimo distacco a 247 , 13-19. Cè qualche fischio poco chiaro di troppo contro Roma con la terna arbitrale che sembra concedere qualcosa di troppo agli ellenici: il pubblico si stizzisce in una singola azione in cui i greci avrebbero potuto perdere la palla per ben tre volte. Calathes però non si fa impressionare, sua prima tripla più un contropiede sul filo della sirena di Lucas, Maroussi avanti con il massimo vantaggio al primo intervallo con +11, 17-28.
Secondo quarto e toh, chi si rivede, Ricky Minard decide di lasciare un segno, una presenza decisa in questa partita ma dopo la sua prima tripla Milosevits da il +14 per gli ospiti a 4’22” dalla sirena. Ancora Winston eppoi Minard ma il Maroussi mette due triple di fila con Nadjfedji e Keys: tutti si aspettano Kaimakoglu o Mavroeidis, invece segnano gli altri !
Un sussulto d’orgoglio di Gigli e Winston, si tampona alla bene e meglio, 39-51 per il Maroussi all’intervallo, troppi i 51 punti beccati.
Il decisivo terzo quarto vede un’onda emotiva diversa ma Roma corre, suda, lotta ma non ce la fa a restare aggrappata alla gara, l’idea che si punti alla differenza canestri si fa sempre più concreta.
Ottimo Crosariol che si carica letteralmente l’attacco, Jaaber inizia i giochi e li chiude per la Capitale nel periodo, saranno i suoi 4 punti di tutta la gara, lui ed Hutson saranno a fine gara i due “Chi l’ha visto?”: 57-65 al terzo stop programmato della gara.
Il Maroussi sbanda un pò, perde la sua fredda lucidità ma controlla bene ed il quarto finale è l’apoteosi del suo gioco. Nel momento in cui Roma dovrebbe profondere il massimo sforzo picchia in testa e si disunisce, due errori banali nelle prime due azioni del periodo ed il 4° fallo fischiato a Kennedy Winston traducono che la gara è ormai alla fine. La parola “fine” la scrive l’ottimo serbo Stefan Nadjfeji con due triple che riporta il Maroussi a più +13.
La Virtus cerca di rimanere sotto il par, Winston segna contro tutti sfidando a volte anche la legge di gravità ma alla fine, nonostante i gialli di Atene sbaglino anche due tiri liberi sanguinosi, il tabellone arride a loro, Maroussi in festa a +13, doppio punteggio ribaltato e Lottomatica Virtus Roma che incassa l’ennesima sconfitta consecutiva, la nona tra campionato ed Europa.
Chissà che non si faccia il colpo a Tel Aviv contro un’avversario forse già sazio, certo che adesso il proprio destino non è solo in mano ai ragazzi di Boniciolli, peccato ancora ma almeno qualche cenno di risveglio si è visto.
[b]MVP Roma[/b]
Winston ormai fa le pentole ed i coperchi da diverse gare a questa parte, 26 punti per lui, bravissimo. Dietro di lui un ottimo Minard in versione Montegranaro, finalmente, 22 punti, ed un convicente Andrea Crosariol.
[b]MVP Maroussi[/b]
Stefan Nadjfedj, cognome impronunciabile ma mortifero per Roma questa sera. Valutazione 22 come i suoi punti, 22 appunto, quelli che soprattutto nel quarto finale hanno letteralmente tolto l’ossigeno ad una Virtus in apnea da rimonta. Buonissima anche la prova di due gregari, Milosevits e Homan. Il primo ha tenuto molto bene in difesa Jaaber, il secondo ha ingaggiato un bel duello con Crosariol non sfigurando affatto.
[b]WVP Roma[/b]
Andrè Hutson. Prova incolore, amorfa, spenta. Errori su errori, entrate ed uscite dal campo a raffica per cercare di riattivare la sua forza fisica, niente da fare. Pietoso velo su Giachetti, -6 di valutazione, e Luca Vitali con -2, Ibby Jaaber spettro di se stesso con -3. E’ solo un problema di testa o forse c’è dell’altro ?
[b]WVP Maroussi[/b]
Non troviamo una persona che non abbia dato il suo ma se vogliamo essere pignoli diciamo Lucas. Lucido nel dettare i tempi ed i ritmi ad i compagni, molto meno nel finalizzare le occasioni che gli si capitavano, ha anche faticato e parecchio al cospetto di Winston.
[b]Spogliatoi[/b]
[b]Bartzokas[/b]
Sono veramente orgoglioso di questa vittoria contro una squadra molto importante come Roma e perché abbiamo anche azzerato la differenza canestri che ci vedeva allandata in difetto. Molti bei passaggi, molti assist, abbiamo giocato una partita molto concreta e di squadra ma anche bella in tanti dettagli.
Sì, ripeto, bella vittoria, voglio congratularmi con tutti i ragazzi perché oggi abbiamo fatto la storia del club, poco egoismo in campo e perfetta rotazione della palla, bravi.
La filosofia del nostro club è giocare sempre una gara alla volta, adesso non dobbiamo pensare di avere la TOP16 in tasca, dobbiamo assolutamente rimanere concentrati perché possiamo deragliare.
Abbiamo giocato forse la più bella gara della stagione, bene in attacco, bene in difesa, sono molto contento. Sapevo che Teramo domenica aveva vinto bene ma non mi fidavo di Roma e sono contento perché siamo rimasti concentrati.
[b]Boniciolli[/b]
(Parla per quasi 45 minuti, già stravinto il “confronto” con Gentile, ndr)
Questa partita mi è stata utilissima perché ho toccato con mano la situazione grazie ad una gara vera.
Dispiace aver perso ma la nostra Eurolega finisce tra due gare, attenzione quindi, niente è ancora perduto del tutto.
Detto questo, per abituidne e per mia storia personale sono abituato a vedere sempre un bicchiere un terzo pieno o un terzo vuoto ma a me è piciauto essenzialmente latteggiamento. La squadra ha prodotto sì ma male, con ingenuità e l’attendo ad una verifica già domenica, ad esempio quella di Crosariol è stata un’importante partita individuale.
E chiaro che il Maroiussi è stata brava, ha tirato bene e con grande precisione, come se non avesse pressione e come potrebbe accadere in palestra, eppure non abbiamo mai mollato.
I due terzi del bicchiere mezzo vuoto li riservo a quelli che han giocato non bene e la mia sensazione è che anche se abbiamo avuto almeno…. 7-8 situazioni in cui avremmo potuto, con una lettura giusta girare linerzia della gara, questo non è mai successo ed è stata la cosa che mi ha colpito di più.
Però è chiaro che quando tu arrivi dal -15 al -3 e cè un canestro che devi fare e tutti quei canestri li abbiamo mancati…..Sbagliamo il tiro facendo scelte discutibili.
In questo contesto è evidente che poterci allenare in 12 e non in 8 e lavorando duramente possiamo crescere, non vedo altre strade per poter migliorare. Non è possibile che lasse su cui è stata costruita questa squadra si sia imbrocchita di colpo, poi è chiaro che per Hutson in questi momento il prezzo del suo valore non giusitifica il suo basso rendimento, e secondo me Huston non sta rendendo quanto potrebbe.
Credo perciò che si debba lavorare anche mentalmente e quindi in modo tale da riprensentarci dopo la sosta con un volto diverso.
Fisico o mentale mi chiedete?
Allora, se sgobbo per ore posso perdere lucidità ma il problema è che questi ragazzi è tutta gente che conosce il campionato italiano, non credo che non possano sapere come gestirsi all’interno di un campionato italiano.
La situazione è difficilissima, si rischia di perdere fiducia e so che i giocatori hanno un unico modo per migliorare: tacere e migliorare perché anche facendo proclami non si esce da questa situazione e queste settimane arrivano a puntino, qualcuno che parla molto, come in settimana, dovrebbe lavorare di più.
Ripartiamo perciò da quel di positivo abbiamo visto.
Arbitri: dato per scontato che sono imparziali, sennò lascerei tutto ed andrei a casa aprendo un edicola, la credibilità degli arbitri la devi guadagnare giocando.
Loro sono terzi in classifica in Grecia noi siamo in crisi, diciamo che la loro indole è magari “aiutare” la squadra che gioca meglio. Quando giocheremo a basket gli arbitri non lo considereremo un fattore, fidatevi.
Minard. Valutazione assoluta è da buon giocatore, non so se in EL sia al top ma è un buon giocatore. Però non è più giovanissimo e sa che deve arrivare in campo e produrre il massimo sforzo in pochi minuti.
Toure. Non è entrato perchè dovevo ridurre le rotazioni per tenere i giocatori in ritmo. Crosariol ottimo, bene Gigli.
Ora da qui a domenica dobbiamo migliorare: Varese è una squadra che sta giocando bene e sarà una gara dura riproponendo la stessa itensità di oggi, ringrazio il pubblico ma credo che lincitamento del pubblico sia stato suscitato dalla bella prestazione dei ragazzi.
Sono convinto che siamo partiti contratti poi ci siamo sciolti e credo di aver capito dove posso intervenire.
Il tempo stringe, alcuni giocatori non meritano di stare qua, questo non è una ONLUS, il mercato potrebbe darci delle nuove cose su cui lavorare ma la discussione sarà approfondita per capire come muoverci. Il materiale umano è comunque buono di base.
I giocatori si trovano, dobbiamo capire a lui ed agli altri.
Domenica devo vedere ripeto una partita diversa, con un approccio diverso, il problema è tenere la forma positiva. La forma fisica di questa squadra oggi non è buona.
Zorzi è una persona per me straordinaria, qui cè già uno staff tecnico e siccome mi sono sempre comportato in modo rispettoso e ci sono delle priorità che devo rispettare, voglio bene a Tonino ma adesso la priorità è la squadra, non lo staff tecnico.