Solo un anno nel purgatorio della LegaDue, tanto è bastato alla Pallacanestro Varese per rialzare la testa e rimettere piede nella massima serie italiana; un risultato importante, tantopiù che nessuno vi era mai riuscito da quando il secondo campionato professionistico ha visto la luce, e impreziosito dallaverlo ottenuto con una squadra giovane, infarcita di italiani (perlopiù di produzione locale) e con un budget parecchio inferiore alla concorrenza.
Questi ultime tre prerogative sono state alla base della campagna di mercato estiva; al roster sono stati aggiunti i giovani Fabio Mian e Hristo Zahariev, lintero parco italiani è stato mantenuto e si è data piena fiducia a Nicolò Martinoni e Riccardo Antonelli sottocanestro.
Il discorso sul budget, inizialmente esposto con toni tragici dalla società, data luscita di scena di alcuni sponsor, è presto rientrato nei canoni della normalità grazie allottimo lavoro dello staff varesino; alla famiglia Castiglioni ed allencomiabile Renzo Cimberio si sono aggiunti i Monopoli di Stato (col brand SuperEnalotto) e tanti piccoli sostenitori che, con contributi di entità differente, hanno permesso di costituire una base solida su cui programmare il lavoro della prima squadra e delle giovanili.
A fronte di un budget che comunque è tra i più bassi dellintero campionato, Francesco Vescovi e Massimo Ferraiuolo (rispettivamente general manager e team manager) hanno cercato di operare al meglio sul mercato, cercando di accontentare le richieste di Stefano Pillastrini (sempre presente nelle fasi di mercato) scovando qua e là le offerte dei vari agenti.
Così si è riusciti a portare sotto la volta di Masnago:
Jobey Thomas, in uscita dallArmani Jeans Milano con un contratto pesante, ma pagato per quasi 2/3 dalla società meneghina;
Ronald Slay, su cui pende una possibile squalifica per doping che ne ha abbassato i costi;
Michel Morandais, reduce da 2 stagioni deludenti e pagato allincirca 100mila euro.
Tre giocatori ben graditi a Pillastrini, che così andava a riformare il trio Childress-Thomas-Slay che tante soddisfazioni gli aveva dato a Montegranaro.
Una strategia secondo me azzeccata, con giocatori sicuri, non problematici e già avvezzi ai metodi ed alle impostazioni tattiche del coach di Cervia; un quintetto esperto ed una panchina giovane, vogliosa di affermazione e di riscatto…lideale per una neopromossa che in mente ha solo lobiettivo di una salvezza tranquilla.
Bene, questa squadra è durata DUE partite!!!
La prima è stata splendida, vinta con autorevolezza contro la più ambiziosa Milano ed in una cornice di pubblico splendida, con un Ron Slay da urlo che ha messo a segno 33 punti in 31 minuti, con un 46 di valutazione che lha catapultato in prima pagina su giornali e siti web.
Poi sono cominciati i guai…la schiena di Slay ha cominciato a dare problemi e, dopo esami più approfonditi, si è saputo di una serie di ernie (operate con successo a metà dicembre) e quindi dellinevitabile stop per il lungo di Memphis.
Tra laltro su Slay pende tuttora la possibilità di una squalifica per non essersi presentato in orario ad un controllo antidoping quandera a Caserta, ma il TAS di Losanna, preposto a questo tipo di sentenze sportive, non si è ancora degnato di dare una risposta definitiva; al momento siamo fermi al 4°-5° rinvio…e sì che gli svizzeri sono famosi per la loro puntualità…
Al suo posto è stato rapidamente firmato Marko Tusek, manco a farlo apposta…anche lui un ex di Pillastrini (a Pesaro).
Il 34 enne sloveno, dopo le prime logiche difficoltà nel riprendere il ritmo gara, si è ben comportato sul campo, guadagnandosi a fine dicembre la riconferma per tutta la stagione.
La serie di infortuni non si è poi fermata, il bollettino infermieristico ha visto transitare:
-Thomas, con una fastidiosa fascite plantare (tuttora non risolta) che ne limita la mobilità e la tenuta sui 40 minuti, rendendo quasi nulla la sua pericolosità in uscita dai blocchi;
– Morandais, per una forte storta ad una caviglia;
– Gergati, stesso problema del francese più alcune noie muscolari che ancora ne limitano limpatto;
– Galanda, fermato prima da uno stiramento al polpaccio destro e successivamente da accertamenti medici;
– Childress, taglio ad una mano;
– Passera, problemi alle vertebre cervicali (tuttora fermo ai box).
Questultimo infortunio aveva portato la società a firmare JR Reynolds a fine novembre, ma la sfiga ha prontamente fatto visita anche a lui, prima con una leggera distorsione ad una caviglia e successivamente con una bella botta al tallone nel match contro Siena, costringendo lamericano al riposo assoluto per almeno 3 settimane.
Motivo per cui, proprio laltro giorno, la Pallacanestro Varese è dovuta nuovamente ricorrere al mercato di riparazione, firmando Donnie McGrath (toh, che strano…un ex del Pilla pure lui) grazie ad una cifra extrabudget messa a disposizione dal buon cuore del Signor Renzo Cimberio.
Nel frattempo, tra una fasciatura ed una borsa del ghiaccio, la squadra non ha praticamente mai potuto allenarsi con più di 7-8 effettivi e la domenica il gioco ne ha palesemente risentito; non tanto per un discorso di tenuta atletica, nonostante unovvia riduzione delle rotazioni, quanto più per una mancanza di coralità nelle azioni.
5 vinte e 6 perse, ma si è giocato male solo nel finale con Teramo, in quello contro Bologna e nella gara vinta, ma presa troppo sottogamba a Napoli, col rischio serio di essere gli unici fessi a perdere al PalaBarbuto (tripla da metacampo di Morandais sulla sirena).
Per il resto la squadra ha sofferto parecchio gli alti e bassi dei vari pretoriani del quintetto; ad esempio contro Biella, alla terza di campionato, sarebbe bastato poco per vincere, ma 2-3 giocatori importanti hanno steccato la gara, vanificando le buone prestazioni dei giovani Martinoni ed Antonelli.
Stessa cosa nelle gare interne con Bologna e Roma, mentre nulla si può dire della sconfitta con una lanciatissima Avellino e soprattutto a Siena, dove Varese ha impegnato a fondo la Montepaschi ed ha fatto un figurone.
Una squadra che punta a salvarsi dovrebbe principalmente raccogliere punti tra le mura amiche, invece labbiamo fatto meglio in trasferta, andando a vincere a Montegranaro e Treviso (oltre alla già citata Napoli), con due prove balistiche di tutto rispetto ed a dimostrazione che questa squadra, quandè sana, può essere un osso duro per chiunque.
Non è per trovare facili giustificazioni o per piangersi addosso che punto il dito ripetutamente sul discorso fortuna ed infortuni; sfido qualsiasi altra formazione a sopportare questa serie di sfighe (perchè su 10-12 infortuni solo quello al polpaccio di Galanda può essere ritenuto fisiologico o dovuto ad eventuali errori di riscaldamento/preparazione atletica).
Di fatto, e scusatemi se mi ripeto, questa squadra è continuamente alle prese con assenze agli allenamenti e con linserimento nei giochi di un nuovo innesto.
Nel mezzo si è pure infilata la sgradevole vicenda della penalizzazione di 2 punti, scaturita dai controlli della Com.Tec., che hanno appurato un ritardo nei pagamenti dei contributi irpef.
Poco è valso far presente che il ritardo era di soli 4 giorni, il consiglio federale è stato inflessibile nellapplicazione delle nuove regole e non ha voluto sentire giustificazioni, emanando una penalizzazione che ha creato parecchio imbarazzo nella società, dispiaciuta che una propria mancanza sia andata a colpire pesantemente la squadra, la tifoseria e soprattutto gli sponsor.
Sono comunque in corso tutte le pratiche necessarie ad affrontare il ricorso in appello, sperando che in federazione si rendano conto di aver un po calcato la mano per un semplice ritardo, lo ripeto, di 4 miseri giorni.
La richiesta per il 2010 in fondo è quella che i nostri nonni riassumevano in un saggio basta la salute.
Onestamente non penso che a questa squadra serva altro; non vedo la necessità di ulteriori sforamenti del budget per inserire altri giocatori, quelli che abbiamo vanno benone per salvarsi ed arrivare a ridosso della zona playoff.
Il roster attuale è completo:
Childress e Reynolds a giostrare da playmaker;
Thomas, McGrath e Gergati nel ruolo di guardia, cercando di dare una mano ai play in fase di impostazione;
Morandais, Cotani e Mian in ala piccola;
Tusek e Martinoni in ala grande;
Galanda e Antonelli come centri:
Passera, appena guarito, dovrebbe andare a Casale Monferrato, mentre si sta cercando una collocazione anche per Zahariev.
Stefano Pozzi