[b][/b]Carife Ferrara – Benetton Treviso 102-95[b][/b]
[b][/b]parziali[b][/b] 26-15, 26-29, 27-24, 23-27
[b][/b]progressione[b][/b] 26-15, 52-44, 79-68, 102-95
[b][/b]starting five[b][/b]
Carife: Spinelli, Nnamaka, Grundy, Jackson, Mazzola
Benetton: Kus, Neal, Rivers, Nicevic, Wallace
[b][/b]tabellini[b][/b]
[url=http://195.56.77.210/game/63979.html]http://195.56.77.210/game/63979.html[/url]
arbitri: Lamonica, Lo Guzzo, Quacci
FERRARA – I love this game! Potrebbe essere questo il sunto della bellissima partita disputata da Carife e Benetton e che ha visto prevalere, contro ogni previsione, la squadra di casa, disperata per la magra classifica e con l’handicap del recente divorzio dal suo totem Jamison. Costretto ad inventarsi quintetti, coach Valli ha chiesto ai suoi di metterci solo il cuore, e così è stato. Concentrata dalla palla a due, senza pressione addosso e senza l’obbligo di servire il suo ex pivot, la Carife ha giocato una gara di straordinaria intensità, supplendo con la voglia di lottare a una Benetton ben più alta ma apparsa a tratti troppo disunita e presuntuosa, convinta forse di poter fare un sol boccone sotto i tabelloni con il trio Wallace – Nicevic – Motejunas, supportato da Grant. Grave errore di valutazione, perche la Carife, pur soccombendo a rimbalzo, ha trovato motivazioni e palloni ben più importanti, lanciando definitivamente nell’orbita del campionato il suo gioiellino di casa, Valerio Mazzola, 204 cm, 21 anni, che solo tre stagioni fa, all’arrivo di Valli, il parquet lo asciugava durante le partite invece di calcarlo da protagonista come adesso.
Partita bellissima, si diceva, giocata ad alti ritmi e con percentuali altissime su entrambi i fronti. Dopo l’iniziale difesa a uomo, Valli opta per una zona fronte dispari che manterrà per 35′, concedendo qualcosa di troppo a un ispiratissimo Kus (10/14 dall’arco, con gli ultimi due tiri forzati!) ma chiudendo altri spazi vitali grazie al sacrificio di tutti che ha moltiplicati i centimetri mancanti.
Carife inizia bene (10-6) ma Grundy ha subito 2 falli, Benetton (senza l’influenzato Hackett) trova nel solito Neal un punto di riferimento efficace, poi la zona estense comincia a pagare, con palloni rubati che innescano contropiede e sicurezza, tanta anche per Sacchetti bravo a mettere la tripla che decide il primo quarto.
Rientra in campo la banda bassotti ferrarese, Treviso, che sembra carente nel playmaking, si rifa comunque sotto con le triple di Kus, poi mette la freccia (32-33 al 5′). A questo punto inizia il “one man show” firmato Lucke Jackson, che si ricorda di aver giocato nell’Nba e lo fa vedere a tutti: triple con l’uomo addosso, difesa, rilbalzi, penetrazioni, roba da stopicciarsi gli occhi, e la Carife riprende il comando, tutti aiutano l’ispiratissimo compagno Usa (24 punti), il palasport è in visibilio, non si osa credere a ciò che si vede, inveve è tutto vero e il 52-44 al riposo ci sta proprio tutto.
La ripresa inizia subito nel segno dell’infallibile Kus, Spinelli gioca in p&r con Mazzola, Jackson è sempre protagonista, Grundy ci mette del suo e la Carife vola (65-48 al 24′). Treviso è in affanno, ha punti importanti da Nicevic, ma non riesce l’aggancio e la frazione si chiude con la stoppata di uno strepitoso Nnamaka sul bombardiere Kus.
L’ultimo quarto è solo per gente forte. Ferrara raggiunge il massimo vantaggio al 33′ (89-71), il divario è importante ma Treviso è viva, eccome, e con calma, sfruttando il calo di benzina dei ferraresi, la mano torrida di Kus e i centimetri dove serve, piazza un parziale di 21 a 5 da far paura (94-92 a meno 1′ e 44″ dalla sirena). Nel momento più caldo del match alla Carife serve invece freddezza, e la trova prima con Grundy poi con una tripla del mai troppo venerato Nnamaka e con due liberi di Spinelli (101-92 quando il cronometro deve ancora girare per 28″). Tripla di Neal, ma non basta per strappare ai ragazzi di Valli un successo meritato quanto importante per la classifica.
Arriveranno i promessi rinforzi: Sharrod Ford ha già firmato e sono già in corso le procedure burocratiche per farlo arrivare a Ferrara; Becirovic si è liberato da Lubiana ed è pronto ad indossare la canotta bianconera. La classifica è ancora precaria, ma da adesso si può sognare e cercare di ripetere la cavalcata salvezza della passata stagione.
[b][/b]sala stampa[b][/b]
[b][/b]VALLI[b][/b]
“Complimenti alla mia squadra, serviva una partita di testa in cui non ci si doveva appoggiare alle giustificazioni per le assenze, prima fra tutte quella di Jamison che io considero un figlio e non solo un mio giocatore. Il gruppo ha dimostrato grande professionalità, ha saputo reagire dopo una sconfitta bruciante e una conseguente settimana difficile. Ho chiesto e ottenuto massima determinazione su ogni palla, abbiamo giocato di squadra sfruttando qualche eccellenza individuale, come il grandissimo Jackson che dopo un primo tempo da favola ha saputo mettersi a disposizione della squadra. Questo è un segnale per me importantissimo. Ringrazio tutti i ragazzi, ma soprattutto Mazzola e Rizzo che finora non avevano praticamente mai giocato. Questa squadra ha le palle, abbiamo tutti più fiducia, e riprendiamo a lavorare, ci sono ancora 17 partite, noi non molliamo”.
[b][/b]VITUCCI[b][/b]
Parla poco e troppo piano, quasi sussurra, il tecnico ospite: “Vista la situazione della Carife avevamo tutto da perdere abbiamo meritato di perdere, concedendo troppa confidenza a una squadra molto motivata”.
[i][/i]Riccardo Comastri[i][/i]