Parziali
(24-20, 29-12, 25-18, 22-25)
Progressione
(24-20, 53-32, 78-50, 100-75)
Starting five
MPS: McIntyre, Sato, Hawkins, Stonerook, Eze
PEPSI: Di Bella, Bowers, Marquis, Ere, Jones
Tabellini
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Arbitri
Cerebuch, Pozzana, Weidmann
In sede di pronostico ci eravamo chiesti se la Pepsi sarebbe stata in grado, come seconda forza del campionato, di impensierire una squadra, Siena, che sembra davvero non avere nessun avversario in grado di metterla minimamente in difficoltà. La risposta sta tutta nel risultato finale e nel film di una partita che è durata, davvero, solo per il primo quarto nel corso del quale i campani sono riusciti ad irretire relativamente i toscani grazie ad una difesa arcigna ed asfissiante e ad una precisione nel tiro, soprattutto da parte di Di Bella e Jones che si sono sobbarcati particamente da soli tutto il peso offensivo di Caserta. Finita la verve agonistica di Jones, però, il solo Di Bella, pur disputando una gara molto molto positiva, non ha potuto ovviamente contrastare la corazzata biancoverde che ha dominato ben più di quanto dica il +25 finale. Detto di Di Bella, il migliore di gran lunga dei suoi, c’è da segnalare l’ottima prova di Koszarek (MVP di Caserta) che ha segnato 13 punti con il 100% dal campo. Jumeine Jones, attesissimo, ha sparacchiato con poco costrutto, dopo un inizio incoraggiante infatti lo statunitense ha collezionato un 7/19 al tiro che non ha certamente pagato dividendi interessanti per la Pepsi. Poco da dire sul trio Bowers-Marquis-Ere che non ha inciso più di tanto, a corrente alternata Michelori. Foltissima e rumorosissima la rappresentanza di tifosi campani, valutabile in 3/400 presenze, che hanno applaudito a lungo i propri beniamini nonostante la sconfitta.
In casa senese ci sono da segnalare le solite prove di Lavrinovic, MVP della gara, di Stonerook, che ha montato una guardia asfissiante su Jones e si è esibito nella più bella giocata della gara con una schiacciata siderale, di McIntyre, lucido come sempre, di Hawkins, una certezza ormai nello scacchiere di Pianigiani. Da ricordare un paio di buone giocate di Domercant, non molto incisivo, e una serata abbastanza anonima di Zizis. Dalla panchina si sono alzati, col solito costrutto di sempre, Ress e Carraretto autori, soprattutto il secondo, di una prova positiva. L’unico che non ha calpestato il parquet è stato Denis Marconato.
La partita inizia in equilibrio e tale equilibrio dura fino a metà quarto (6-6 prima e 10-10 poi) quando la Montepaschi costruisce un break di 8-0 che porta i senesi in vantaggio 24-15. E’ Michelori a spezzare l’egemonia senese ed è poi Jumaine Jones a segnare, sulla sirena, una tripla da più di 8 metri per il 24-20 che manda le squadre al primo riposo.
Il relativo equilibrio permane fino al 28-24 poi sono Lavrinovic e Carraretto, dall’arco, ad allungare sul +11. Stonerook ed Eze, supportati da Domercant, fanno volare la Montepaschi sul +20 ed è il lituano a segnare, da 8 metri, il +21 di metà gara.
Ad inizio terzo quarto Stonerook allunga ulteriormente con 5 punti in fila e la partita sembra aver preso definitivamente la strada della Mens Sana. E’ gioco facile, per i padroni di casa, allungare fino al +30. La partita diventa più scorrevole grazie alle maglie difensive che inevitabilmente si allargano da una parte e dall’altra e il vantaggio interno non scema. L’ultima sirena suona sul 78-50 per Siena.
L’ultimo quarto ha poco da dare e da raccontare, la Mens Sana non molla la presa e la Pepsi non riesce a rimontare se non in maniera parziale chiudendo sul 100-75.
SACRIPANTI:
Giocare qui è difficilissimo e lo sapevamo, siamo riusciti a stare in partita per un quarto ma poi non siamo più stati bravi a restare attaccati a loro. La loro fisicità, la loro intensità, il loro gioco, sono eccezionali e noi da una sconfitta così dobbiamo imparare tante cose. La mia squadra è stata assemblata quest’anno, ha molti giovani e non era pensabile di essere al livello di Siena che gioca insieme ormai da anni.
PIANIGIANI:
Tutto molto bene, sono contento di quello che i ragazzi hanno fatto. In fondo abbiamo un po’ mollato ma, data la situazione, ci stava. Non sono sopreso delle nostre prestazioni perchè io vedo questi ragazzi in settimana e so che possono fare queste cose. Sono dei professionisti eccezionali che cercano sempre di migliorare e migliorarsi e di imparare dagli errori commessi. Adesso andiamo a Barcellona, in casa della squadra al momento più forte in Europa, e cercheremo anche lì di fare le nostre cose. Trarremo insegnamenti dal giocare contro una grandissima squadra e devo dire che il risultato mi interessa relativamente dato che non è così sicuro che arrivare primi nel girone, peraltro cosa difficilissima, sia poi un vantaggio nel prosieguo dell’Eurolega.