[b]Cimberio Varese – Scavolini Pesaro 89-86[/b]
[b]Parziali dei 4 quarti:[/b]
19-25, 22-14, 24-30, 24-17
[b]Progressione:[/b]
10-13, 19-25, 32-27, 41-39, 47-51, 65-69, 74-77, 89-86
[url=http://195.56.77.210/game/63997.html]Il tabellino della gara.[/url]
[b]Quintetti iniziali:[/b]
Mc Grath – Thomas – Morandais – Cotani – Galanda
Green – Cvektovic – Hicks – Sakota – Williams
[b]Arbitri:[/b]
DEste – Giansanti Begnis
[b]Note:[/b]
3704 spettatori, 37354 euro di incasso
Varese.
Al PalaWhirlpool di Masnago, dopo gli eterni rivali canturini, arriva unaltra storica avversaria, quella Scavolini Pesaro contro cui 20 anni fa ci si giocava lo scudetto.
Purtroppo per le rispettive tifoserie, quelle due splendide squadre sono ormai un ricordo del passato ed infatti oggi ci si sfida per arrivare a quota 12 ed abbandonare il terzultimo posto in graduatoria.
Pesaro si presenta sotto le prealpi forte di una buona striscia di vittorie consecutive e con il roster in buone condizioni di salute; Shaw ha recuperato dal recente infortunio ed alla formazione di Dalmonte si è aggiunto anche Joksimovic, arrivato in sostituzione di Van Rossom.
Varese recupera Tusek e per qualche minuto può schierare anche JR Reynolds, fermo da tempo per un problema ad un tallone, mentre Gergati va a referto solo per questioni regolamentari, dato che il dolore alluce del piede destro non gli da ancora tregua.
Dalmonte parte col quintetto dordinanza, mentre a sorpresa Pillastrini decide di iniziare il match con Donnie Mc Grath in regia e Cotani in ala forte.
Un pimpante Marques Green marchia in primi momenti di gara, smazzando assist in favore di Hicks e rubando palla ben 2 volte col pressing su Mc Grath, Varese tiene nei primi minuti grazie a Cotani e Galanda, ma nel finale di primo periodo comincia a faticare sui lunghi pesaresi.
Williams si fa largo prendendo posizione sotto le plance e, in collaborazione con un Micheal Hicks da 11 punti col 100% tiro, porta i marchigiani sul più 6 di fine periodo; Varese, tenuta in gara dalle triple di Thomas e Childress, in 10 minuti colleziona ben 9 palle perse…nei restanti 30 minuti ne perderà soltanto altre 8.
Primi cambi e primi problemi per coach Dalmonte, con Green e Hicks a riposo Varese ci mette un attimo a ricucire lo strappo e ad impattare sul 25 pari con le realizzazioni di Tusek e Martinoni; proprio il lungo sloveno, ben spalleggiato da Childress, firma il sorpasso e successivamente lallungo varesino.
I padroni di casa arrivano anche a +8 (37-29), graziati più volte dallimprecisione di Branko Cvektovic che, come bonariamente mi faceva notare un amico pesarese, è forse lunico serbo che risulta più utile in difesa anziché in attacco.
Pesaro è comunque brava a non smarrirsi, continuando ad eseguire bene i giochi offensivi con Williams, e prima della sirena di metà gara rientra pienamente nel punteggio (41-39), con un paio di rubate che macchiano la prestazione varesina (32 di valutazione nei secondi 10 minuti, con ottime percentuali al tiro).
Nel terzo periodo Pesaro sembra prendere in mano le sorti dellincontro, rispondendo colpo su colpo agli assalti varesini e mantenendo sempre qualche punticino di vantaggio.
Da un lato si accende Morandais con 11 punti (1/2 3/3) e dallaltro Sakota con 14 (4/4 2/3), ma fanno paniere anche Martinoni (5 punti) ed Hicks (6), in una frazione che vede un 60% globale al tiro e valutazioni altissime (27 Varese e 39 Pesaro).
Probabile che nel terzo quarto entrambe le squadre abbiano rischiato poco in fase difensiva per evitare problemi di falli, ma già dallinizio della quarta frazione la musica cambia ed il tasso di agonismo in campo sale alle stelle, [u]pressapoco alla stessa altezza a cui arriva Galanda per inchiodare 3 stoppate[/u] sul ben più grosso (e giovane) Williams.
Galvanizzata dal lavoro difensivo Varese non si scompone davanti alle oggettive difficoltà in fase offensiva e si mantiene a due possessi da Pesaro grazie al tiro da 3 dei suoi esterni.
Due giocate ravvicinate di Williams portano gli ospiti sul +6 (76-82) a circa 3 minuti dal termine, ma le triple di Tusek e Childress firmano il pareggio ed accendono la miccia di un finale esplosivo ed emozionante; Williams segna dopo una raffica di tap-in sbagliati (da qui il suo falso dato di 8 rimbalzi offensivi), ma Childress firma un 2+1 in penetrazione, seguito da una tripla a 36 secondi dal termine, dopo la sfortunata conclusione di Cvektovic (palla che gira, balla sul ferro ed esce tra le imprecazioni di Dalmonte e del suo staff).
Al rientro dallultimo timeout Galanda è superbo nel contenere Williams e catturare il rimbalzo più importante della partita; sul capovolgimento di fronte viene mandato in lunetta Childress, ma il play varesino sbaglia uno dei due tentativi e lascia a Pesaro il pallone del pareggio con 12 secondi sul cronometro.
A Varese basterebbe fare fallo per negare la tripla agli ospiti, eppure non riesce a commetterlo e Hicks ha ben due occasioni dallangolo per mandare la gara allovertime, ma Morandais gli sta attaccato ed il pubblico di casa può festeggiare una sofferta ma meritata vittoria.
Dopo 40 minuti la sfida tra le due [i]ex-grandi[/i] del basket italiano vede quindi prevalere Varese, con Pillastrini che si porta sul 6-1 nei confronti del collega Dalmonte.
Buono lapporto di tutti gli uomini in maglia Cimberio: Childress e Galanda hanno stravinto il match tra assi play-pivot in maniera schiacciante (30ello con 7 assist per Randy, 7 punti, 7 rimbalzi e 3 stoppate per Gek, cifre che valgono doppio se ottenute contro Williams), Tusek ha colpito con precisione chirurgica nei momenti più caldi della gara, Martinoni si è confermato su quelli che dovrebbero essere i suoi livelli standard, Morandais è stato ancora una volta fondamentale nellarco della gara, così come lacciaccato Reynolds ed il trio Thomas, Cotani , Mc Grath, tutti e quattro poco appariscenti in attacco, ma utili in difesa ed nel cosiddetto lavoro sporco.
La bontà della prestazione di squadra dei varesini è evidente anche dal fatto che il quintetto base ha messo a segno 41 punti e la panchina ben 48.
Cifre totalmente differenti da quelle dei marchigiani, dove il quintetto ha segnato 78 punti e la panchina ha fatturato la miseria di 8 punti e 4 rimbalzi.
Se per Joksimovic e Shaw ci sono delle valide scusanti, lo stesso non si può certo dire del deludente Cinciarini e di [u]Simone Flamini, a mio avviso inspiegabilmente lasciato in campo per tutto il quarto periodo, mentre in panchina faceva la muffa un Dusan Sakota da 18 punti[/u] (6/8 2/5), rimesso sul parquet a meno di 30 dalla fine, quando ormai i buoi erano scappati dalla stalla.
[b]Sala stampa[/b]
[url=http://www.varesefansbasket.it/vfb_video.html]I video della conferenza stampa, grazie a varesefansbasket.it[/url]
[b]Stefano Pillastrini:[/b]
Sono curioso di riguardare la partita, perchè ho la sensazione che abbiamo proprio giocato bene, abbiamo fatto una delle nostre migliori partite, però a pochi minuti dalla fine eravamo sotto di sei punti, quindi giocando bene anche individualmente, non solo di squadra, abbiamo avuto una bella carica di energia da tutti, una gran voglia di fare…ed eravamo sotto di sei punti a tre minuti dalla fine, quindi questo chiarisce quanto questo campionato sia duro, difficile e quanto sia importante prendere i punti ovunque, in ogni momento, cercando di sfruttare tutte le occasioni, anche la prossima a Milano che sembra chiusa dal pronostico.
Brava e lucida la squadra nel finale, anche se nellultima azione hanno avuto tre tiri quando noi dovevamo fare fallo e non siamo riusciti a farlo…è andata bene e credo che la squadra si sia meritata questa vittoria.
Due precisazioni, Childress lo alleno da anni e sono sempre contento di averlo in campo nei finali di partita, poi capita che possa sbagliare come successo a Cremona, ma oggi è stato super e ci ha fatto vincere tante partite.
Abbiamo scelto di non avere un pivot di ruolo come impostazione tattica e mi sembra che lanno scorso sia andata bene, anche questanno i nostri lunghi atipici ci hanno fatto vincere delle partite.
Settimana scorsa è stata la prima volta che abbiamo subito un pivot grosso come Cusin, oggi la situazione si è riproposta con Williams, ma io guardo positivamente ai 10 tiri che gli abbiamo fatto sbagliare e penso che contro le altre squadre non ha fatto 8/18 e molte lo hanno subito. Penso anche alla bomba di Tusek su cui Williams non è uscito a difendere e allora, in estate abbiamo fatto delle scelte precise sotto questo punto di vista, meglio avere un 4 forte che un 5 scarso.
[b]Luca Dalmonte:[/b]
Parlando della partita, alla vigilia, era chiaro che la gara si giocava soprattutto mettendo a confronto due situazioni tatticamente completamente opposte per quanto riguarda il reparto lunghi.
Assolutamente perimetrale in tutti i suoi giocatori Varese, estremamente interno in un giocatore il nostro, chiunque sia, alternandosi nel ruolo di centro.
Credo che noi, a livello difensivo, siamo riusciti a contenere quello che poteva essere uno svantaggio, se si toglie la prima bomba di Galanda alla prima azione, poi Martinoni e Tusek hanno fatto due canestri dietro la linea dei tre punti; tutto sommato abbiamo tenuto tatticamente questo aspetto.
Quello che sapevamo potesse essere letale era che, contenendo tatticamente questo aspetto, dovevamo pressare ogni esterno con la palla, per costringerli a mettere la palla a terra e non tirare comodi, e per passare sopra i pick&roll annullando i vantaggi di Varese.
Fate la somma delle statistiche di Mc Grath, Childress, Reynolds, Thomas, Morandais e vi renderete conto di quello che abbiamo subito dagli esterni, tutti specialisti; abbiamo subito troppo sotto questo aspetto e sicuramente è pesato molto nelleconomia della partita.
Non siamo riusciti a sfruttare il nostro vantaggio, abbiamo sprecato tanti…troppi tiri da sotto, siamo andati a tirare dove volevamo andare, ma dovevamo avere la forza di chiudere le situazioni create.
Stefano Pozzi