BancaTercas Teramo – Sigma Coatings Montegranaro 61-63
[b]Parziali[/b]: 14-14 19-16 15-14 13-19
[b]Progressione[/b]: 14-14 30-33 48-44 61-63
[b]Starting Five[/b]
[i]Teramo[/i]: Poeta, Diener, Jones, Amoroso, Stanescu
[i]Montegranaro[/i]: Maestranzi, Cavaliero, Ongenaet, Marquinhos, Brunner
[b]Tabellini[/b]: [url=http://195.56.77.210/game/63993.html]http://195.56.77.210/game/63993.html[/url]
Teramo – E’ la giusta punizione quella che si è abbattuta questa sera al Palascarpiano. Teramo è fuori dalle Final Eight di Coppa Italia dopo una partita giocata più con i nervi che con la testa. Blocchi portati male, rimbalzisti totalmente assenti per buona parte del primo tempo. E Capobianco che non sta assolutamente confermando quanto di buono ci aveva fatto vedere l’anno passato. Purtroppo lo dobbiamo affermare senza neanche un pelo sulla lingua: Stanescu utilizzato a malapena per 6 minuti, diminuendo le rotazioni; Cerella dimenticato in panchina dopo aver fatto girare la partita a favore della propria squadra. Bobby Jones in fase totalmente calante dovrebbe essere ormai oggetto di taglio visto che non garantisce quello che avrebbe dovuto garantire all’inizio. Certo, la settimana è stata decisamente sfortunata, con i giocatori recuperati in extremis come Peppe Poeta. La partita non ha avuto padrone fino alla fine quando il tap-in di Brunner consegnava ai sutorini il vantaggio di 1 punto a 1,3 secondi dalla fine. C’è poco altro da aggiungere, se non la bella prova di Hoover, migliore dei suoi. E se lo è un ragazzo di 36 anni il migliore dei suoi ci poniamo legittimamente più di una domanda sul come è stata costruita questa squadra e quando intenderà valorizzare i promettenti ragazzi che possiede: Polonara, Marino ma soprattutto Bruno Cerella che è stato umiliato oltre il lecito da coach Capobianco che lo ha tirato fuori dalla partita dopo aver dato ben più degli altri suoi compagni in qui pochi minuti di utilizzo. Fossimo nel Presidente Antonetti, artefice principe delle fortune del Teramo in serie A cominceremmo a dare una bella ripulita a dirigenti, procuratori e consiglieri saccenti che gravitano intorno all’orbita Teramo Basket.
Dal lato Teramo c’è ben poco da salvare: la prova di Cerella nei pochi minuti utilizzati con 9 di valutazione in 9 minuti e soprattutto tre rimbalzi presi nel dominio sutorino. Non male neanche Jessie Young, altro ragazzo dimenticato senza motivo in campo per l’ultimo fondamentale minuto. Di Hoover ne abbiamo già parlato: 18p. 4r. 4a. mentre Diener lavora, difende, passa la palla, ma sarebbe una guardia e dovrebbe segnare ben più dei miseri otto punti segnati stasera. Una nota a parte per Poeta (5a.) e Amoroso che rientravano dall’influenza. Negativo, nonostante il buon impatto iniziale Bobby Jones. La Sutor invece ha mostrato buona personalità, ha sempre saputo ricucire gli strappi con interpreti onesti e gladiatori: bene Marquinhos che ha la mano calda da tre, benissmo Brunner che fa pentole e coperchi sotto i tabelloni con ben 13 rimbalzi, micidiale Cavaliero con le sue triple e sapiente anche la conduzione di Andrea Cinciarini e Maestranzi.
Insomma Teramo ha sognato fino alla fine, ma alla fine il sogno è diventato incubo: il mancato accesso alla Final Eight di Coppa Italia è il fallimento di uno degli obiettivi dichiarati di questa stagione. Forse quest’anno ci sarà solo da pensare ad una tranquilla salvezza e nulla più, a partire già da domenica prossima quando al Palascapriano arriverà Ferrara che pure aveva fatto il favore di vincere contro Biella rendendo agevole la conquista non solo dell’ottavo posto ma anche del settimo, che avrebbe potuto mettere a riparo da eventuali decisioni senza senso della Lega. Bene, con questa vittoria, lo scontro di domenica prosimma è, senza se e senza ma e senza voli pindarici un vero e proprio scontro salvezza da vincere cercando anche di ribaltare la differenza canestri di sette punti con cui è malauguratamente inziato il girone di andata.
[b]MVP[/b]: Greg Bunner, onnipresente a rimbalzo e Ryan Hoover che ha lasciato il sogno intatto per una manciata di secondi
[b]WVP[/b]: Senza dubbio Capobianco che ancora una volta dimentica gente importante in panchina e dimostra di non saper ancora gestire una rotazione più ampia rispetto all’anno scorso.
[b]Sala Stampa[/b]
[b]Capobianco[/b]: [i]Siamo molto dispiaciuti per non aver raggiunto le Final Eight. Abbiamo combattuto con tutte le nostre forze, facendo certamente molti errori, in particolare a rimbalzo, ed è un problema che ha riguardato tutta la squadra. Il primo tempo è stato davvero negativo per questo aspetto, aver concesso 30 punti e 15 rimbalzi offensivi significa aver difeso benissimo. Ma la difesa finisce quando la palla è nelle nostre mani, non prima. In attacco abbiamo sbagliato qualcosa nei momenti delicati, ma di certo la fortuna non ci ha aiutato. Ora c’è da lottare, la stagione non finisce qui. Ci rimboccheremo le maniche e torneremo al lavoro, perché vogliamo dare delle soddisfazioni a questa società e a questo pubblico, anche oggi meraviglioso[/i]
[b]Frates[/b]: [i]Siamo molto contenti, questa partita ci dà 2 punti impotantissimi per il nostro obiettivo, che resta la salvezza. Chiudere il girone di andata 16 punti va al di là di ogni più ottimistica aspettativa. Partecipare alle Final Eight è una grande soddisfazione, è una bellissima vetrina che questi ragazzi si sono meritati, lavorando dal 20 agosto ad oggi con un atteggiamento splendido. Abbiamo sbagliato tanti tiri costruiti bene, come quello della vittoria, ma in quell’occasione come in altre abbiamo avuto una seconda possibilità grazie ai rimbalzi offensivi, cioè il motivo principale per cui siamo rimasti in partita[/i]
Mirko Pierpaolo Papirii