Montepaschi-Maccabi 76-72
Parziali
(17-12, 16-14, 21-23, 22-23)
Progressione
(17-12, 33-26, 54-49)
Starting five
MONTEPASCHI: McIntyre, Hawkins, Sato, Stonerook, Eze
MACCABI: Wisnievski, Anderson, Fischer, Pnini, Edison
Tabellini
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Arbitri: Arteaga, Herceg, Christodoulou
Siena.
Nove sconfitte consecutive possono bastare, al decimo tentativo la Montepaschi sconfigge i campioni d’Israele dopo una battaglia durata 40 minuti che si è conclusa in volata anche se, ad onor del vero, i senesi hanno comandato nel punteggio fin dall’inizio prendendo anche un vantaggio importante (12 punti) che però il Maccabi è stato capace di ricucire in almeno due occasioni. Una serata storta, ma storta davvero, del duo McIntyre-Sato ha messo in difficoltà i campioni d’Italia. I due mori hanno collezionato un “bel” 3/18 dal campo e il play statunitense, vero faro della squadra, ha addirittura marcato -3 di valutazione, cosa per lui più unica che rara!!!! Un apporto dalla panchina non ai soliti livelli e la mira sbilenca dall’arco, al contrario dei gialli d’Israele, ha costretto la Mens Sana a sudare le proverbiali sette camicie contro un’ avversaria che non si è mostrata straordinaria ma che ha svolto il compito in maniera corretta e ha reso la vita complicata ai senesi fino all’ultima sirena. In casa senese, detto del flop di McIntyre e Sato, ci sono da sottolineare la prova buonissima di Eze, troppo a lungo dimenticato in panchina, il solito lavoro oscuro e sporco di capitan Stonerook, impreziosito da ben 11 rimbalzi, la diligenza nel condurre la squadra di Zizis. Ma, su tutti, da segnalare la coppia di guardie Domercant-Hawkins: i due americani hanno fatto il bello e il cattivo tempo, hanno tenuto prima a distanza il Maccabi, con le giocate soprattutto dell’ex Roma e Milano, e poi hanno suonato la carica decisiva per merito delle triple di Domercant. In chiaroscuro l’apporto di Lavrinovic anche se i 7 falli subiti e la sua precisione dalla lunetta (8/9) sono stati determinanti nel finale per tenere a distanza gli ospiti.
Del Maccabi c’è da ricordare la straordinaria prova al tiro di Alan Anderson, l’ex Virtus Bologna è ben conosciuto come tiratore di striscia ed anche a Siena si è dimostrato tale. Dopo un inizio in sordina il moro ha sciorinato una prova dall’arco davvero notevole (5/8) con un paio di triple segnate in condizioni di equilibrio davvero precarie e con il difensore addosso, Mvp della gara con pieno merito. Accanto a lui un chirurgico Bluthental, anche se poco continuo, un buon Perkins, un Lasme assolutamente deficitario e poco più. Il Maccabi, ripetiamo, non è sembrato gran cosa ma la luna storta dei tiratori senesi ha dato pathos ad una gara che, probabilmente, con un po’ più di mira dalla distanza sarebbe girata a favore di Siena molto prima della fine.
La cronaca parla di un sostanziale equilibrio fin dall’inizio (7-6) e di una partita molto fisica senza esclusione di colpi, la bimane di Eze vale il +3 ma Siena non riesce a scappare e il primo quarto si conclude 17-12.
Nel secondo quarto la Mens Sana prova a scappare sul +11 e poi sul +12 grazie ad un’intensità difensiva notevole, è Anderson a riavvicinare i suoi e si va all’intervallo lungo sul 33-26.
Nel terzo quarto batti e ribatti per un vantaggio senese che non scema ma che non riesce a dilatarsi con il Maccabi che poi si avvicina, sempre grazie ad Anderson, fino a -3 (43-40). Sul 47-45 per la Montepaschi il Maccabi commette un pesantissimo doppio errore dalla lunetta e Siena piazza un 5-0 firmato da Hawkins e Domercant che permette ai padroni di casa di tornare a +7. +5 sulla sirena.
Apertura di ultimo quarto e 4-0 della Montepaschi che va sul +10 con una nuova tripla di Domercant. La Mens Sana continua a tenere a distanza gli avversari con un vantaggio che non va mai sotto i 6-7 punti ma un paio di scelte scellerate dei senesi, soprattutto di McIntyre rimesso sul parquet forse avventatamente (data la serata storta) da Pianigiani, permettono agli ospiti di portarsi sul -2 (72-70). Fallo sistematico negli ultimi 40 secondi, un errore, finalmente, di Anderson dalla distanza e Siena porta la partita a casa grazie alla precisione di Lavrinovic e Sato dalla lunetta.
GERSHON: Partita decisa dalle piccole cose, dai tiri liberi sbagliati, da qualche palla persa di troppo. Abbiamo permesso ai nostri avversari di segnare troppi canestri facili anche se ci eravamo preparati bene conoscendo il valore dei nostri avversari. Siamo andati male nel primo tempo e bene nella ripresa arrivando addirittura a giocarcela punto a punto. Difficile dire a questo punto chi passerà il turno, il girone è difficile ed equilibrato ed anche la differenza canestri avrà il suo peso. Siena è stata brava a superare la pressione della prima gara in casa.
PIANIGIANI: Bene, molto bene soprattutto perchè la tensione era tutta su di noi e affrontare il Maccabi subito all’esordio non è la miglior cosa. Siamo stati bravissimi in difesa e la chiave della nostra vittoria è tutta lì. Chiaramente siamo solo all’inizio e la strada è lunga ma siamo partiti bene. Il prossimo impegno è da far tremare le vene dei polsi, andiamo a Istanbul a giocare contro una squadra che ha impegnato il Real allo spasimo pur senza schierare stelle come Rakocevic e Nachbar. Andiamo là senza paura con la convinzione dei nostri mezzi.