[b]Cimberio Varese Banca Tercas Teramo 83-80[/b]
[b]Quintetti iniziali:[/b]
Reynolds – Thomas – Morandais – Martinoni – Galanda
Poeta – Diener – Jones – Amoroso – Young
Varese.
Al PalaWhirlpool di Masnago va in scena una partita non propriamente memorabile tra Varese e Teramo; i padroni di casa conducono abbastanza tranquillamente per tutto larco della gara, salvo poi rischiare di farsi fregare in vista del traguardo.
Varese si presenta al via dellanticipo televisivo con una gran voglia di riscatto dopo la beffa nel derby con Milano, ma a pesare sul roster biancorosso ci sono i problemi in zona inguinale di Childress e Cotani, due uomini fondamentali nel piano di gioco di Stefano Pillastrini, che infatti si vede costretto a partire con Reynolds e Martinoni in quintetto base.
Il quintetto della Cimberio lavora bene in difesa sui lunghi teramani e lascia agli ospiti solo lopzione del tiro da 3 punti, soluzione che gli uomini di Andrea Capobianco sfruttano a pieno con un 4/8 che li tiene attaccati nel punteggio fino alla prima sirena (22 pari).
In avvio di secondo periodo Varese piazza un mortifero 11-0 per mano di Galanda e Mc Grath, costringendo Capobianco ad alzare la voce durante un vivace timeout.
Teramo non recepisce la strigliata del proprio coach e sul campo la situazione non migliora granché; in fase difensiva gli ospiti non riescono a contenere né il gioco interno, né il tiro dallarco dei varesini, peraltro ben innescati dallingresso di Childress (4 assist in meno di 5 minuti), ed anche in attacco hanno i loro bei problemi, dato che Poeta sembra voler giocare da solo, escludendo dai giochi i propri compagni (27% di squadra nel 2° quarto, contro il 69% dei prealpini).
Varese macina gioco e punti, chiudendo allintervallo con 14 rassicuranti punti di vantaggio (48-34) e buoni riscontri da tutti gli uomini mandati sul parquet; tutti e 9 i giocatori di Pillastrini sono iscritti positivamente a referto, mentre sul fronte teramano, tolti i 16 di Poeta e i 7 di Jones e Amoroso, resta ben poco di apprezzabile (Hoover, Diener e Jurak fatturano un misero 1/12 totale).
Al rientro dalla pausa lunga i ritmi paiono ulteriormente anestetizzati, rendendo la gara a tratti anche un po noiosa, con Varese che scappa a +15 (55-40 dopo circa 3 minuti dalla ripresa) sotto la spinta del duo Galanda-Tusek.
Sembra fattama arriva la più classica delle fregature; quando ormai tutto il pubblico (e probabilmente anche la squadra) pensava di avere tra le mani 2 punti facili, ecco arrivare la veemente reazione degli ospiti che, aiutati da un evidente calo di concentrazione della Cimberio, piazzano il 10-2 che riapre totalmente la gara, portando la Banca Tercas ad un -8 (63-55) che rimette tutto in discussione.
Nellultimo periodo la gara cambia faccia, la partita tranquilla e sonnolenta dei primi tre quarti lascia il posto ad una gara dura ed aggressiva, fatta di agonismo e difese al limite del lecito (ben 18 falli fischiati solo in questa frazione).
Una tripla di Diener e due palle perse di Mc Grath riavvicinano ulteriormente Teramo, costringendo Pillastrini a chiedere un ulteriore sforzo allacciaccato Childress; con in campo il regista di Washington Varese si rimette subito in carreggiata e con una tripla di Morandais può riprendere fiato.
La pressione a tutto campo chiesta da Capobianco comincia a creare qualche problema di falli al coach ospite, con Amoroso che lascia il campo per raggiunto limite di falli appena prima che uno stoico Cotani schiacci la palla del +12 varesino (75-63 a 3 dalla fine).
Col passare dei minuti il pressing forsennato di Teramo trasforma la gara in una vera e propria tonnara; anche gli arbitri perdono un po il filo del discorso e, tra un errore ed una compensazione, riescono a scontentare entrambe le contendenti (forse un paio di tecnici dati in precedenza avrebbero tenuto a freno i bollenti spiriti da entrambe le parti).
Negli ultimi minuti Varese realizza praticamente solo dalla lunetta, ma vede il suo vantaggio assottigliarsi man mano che si avvicina la sirena finale.
A 1 minuto dalla fine Young segna il -6, Morandais perde palla e Hoover fa tremare le gambe al pubblico con un paio di triple che fanno più male di un pugno in faccia (79-78 a 30 dal termine).
Ci pensano i fedelissimi di Pillastrini a portare a casa la gara, Thomas schiaccia in contropiede e Childress fa 2/2 dalla lunetta (83-78) rendendo ininfluente il canestro finale di Poeta, convalidato anche se palesemente scoccato oltre lo scadere del tempo.
Due punti importanti per Varese, che sul suo parquet di casa ha già lasciato troppi punti durante il girone di andata; il bilancio di 8-9 (pur con la tara del -2 di penalizzazione) può dirsi soddisfacente e lascia aperto ogni traguardo possibile da qui a fine stagione (-4 dai playoff e +6 sulla zona retrocessione).
Laugurio per la squadra di Pillastrini è sempre quellola salute.
Perché anche oggi il coach romagnolo ha dovuto fare i conti con nuovi infortuni, che vanno ad aggiungersi a quelli già presenti da tempo: si è rivisto Gergati dopo 1 mese di stop per una botta allalluce, Reynolds sembra finalmente in fase di vero recuperoma Thomas zoppica ancora per la fascite plantare ed in queste condizioni sono chiare le sue difficoltà nel passare sui blocchi e nel battere lavversario dal palleggio; in più lultima settimana ha portato anche i risentimenti inguinali che hanno limitato Cotani e Childress a soli 10 minuti di gioco.
Fantastici entrambi, autori di due prestazioni da applausi; litaliano mette insieme un 8+4 giocando su una gamba sola, mentre il professore smazza ben 7 assist e segna i liberi della vittoriasperiamo che questi minuti di utilizzo forzato non abbiano aggravato la situazione dei rispettivi infortuni.
Teramo ha invece ben poco di positivo da incamerare dopo questa gara; gli uomini di Capobianco hanno sbagliato lapproccio alla partita, sbagliando tante piccole cose che nei primi 30 minuti li hanno fatti naufragare.
Pregevole la reazione finale, ma è difficile stabilire se in quella fase siano stati più i meriti teramani o i demeriti varesini (con il mezzo disastro arbitrale che ha comunque il suo bel peso).
Si spera che la lezione possa almeno servire per sistemare un paio di cosette nel team abruzzese, che non può certo far strada con un Peppe Poeta che si mette a giocare da solo, ignorando i compagni per più di metà partita; già sottocanestro non hanno grande talento, se poi non tentano nemmeno di coinvolgerli nel gioco, diventa tutto più facile per le difese avversarie che posso chiudere meglio sugli esterni e togliere dalla gara Hoover e Diener, come infatti è successo a Masnago.
[b]Sala stampa[/b]
[url=http://www.varesefansbasket.it/vfb_video.html]I video della conferenza stampa, grazie a varesefansbasket.it[/url]
[b]Parziali:[/b]
22-22, 26-12, 15-21, 20-25
[b]Progressione:[/b]
10-13, 22-22, 35-26, 48-34, 57-43, 63-55, 72-63, 83-80
[url=http://195.56.77.210/game/64009.html]Il tabellino della gara.[/url]
[b]Arbitri:[/b]
Cerebuch – Chiari – Biggi
[b]Note:[/b]
3338 spettatori, 35120 euro di incasso
Stefano Pozzi