[b]Montepaschi Siena-Sigma Coatings Montegranaro[/b]
Non si offendano a Montegranaro se scriviamo che questa, tra le 4 gare in programma nei quarti di finale, sia la gara che in senso più assoluto non dovrebbe aver storia, visto il grosso divario tra le due compagini.
La cannibale Siena vuole riconquistare quel Trofeo aggiudicatosi solo l’anno scorso per la prima volta in finale contro la Virtus Bologna, e non senza trascico di polemiche a contorno.
Nonostante il doppio impegno campionato-Eurolega stia generando più che di qualche acciacco nel roster (domenica nella vittoriosa ma difficile partita di Teramo, Siena senza McIntyre e Lavrinovic), questo è un obiettivo dichiarato dal Presidente Minucci che, probabilmente senza ammetterlo mai, sarebbe ben lieto di barattare la certezza della seconda vittoria in Coppa Italia e quarto scudetto consecutivo con un’onorevole sconfitta in Eurolega nel barrage dei playoffs.
Comunque anche i ricchi piangono e Siena in questa fase della stagione deve contare quanti dei suoi ragazzi siano più o meno accampati in infermeria e soprattutto centellinare l’energie in vista di un marzo a dir poco al calor bianco. Ma saremmo degli sciocchi se pensassimo che la Banda Painigiani abbia voglia di rifiatare tirandosi indietro dal combattimento, non fa proprio parte del DNA societario. E soprattutto adesso che Zizis e Domerçant, di recente un pò al di sotto del loro abituale rendimento, a Teramo abbiano fatto vedere che “crisi” sia un termine a loro sconosciuto.
Quindi Montegranaro come vittima sacrificale predestinata ?
La Sutor merita un applauso a prescincere perchè conferma la sua presenza a questo Evento annuale, la quarta consecutiva e forse quella più inaspettata.
Ma il solo fatto di esserci non è una plausibile scusa per arroccarsi su di una situazione di mera sudditanza e basta, i ragazzi guidati così bene da un bravo e serio professionista come Fabrizio Frates sogna di sgambettare la regina incontrastata di questo nostro basket d’inizio secolo, come ha fatto contro squadre che sulla carta avrebbero dovuto dargli una gran paga e via andare.
Ed invece la Sutor è ancora lì, ed è la Montegranaro dei Greg Brunner, ad oggi miglior marcatore della squadra avendo clamorosamente scavalcato in questa speciale classifica il brasiliano Marquinhos, a doverci credere; la Montegranaro dei “piccoli” Anthony Maestranzi, vera rivelazione della Lega in un ruolo sempre più complesso e difficilmente decifrabile nel basket odierno del playmaker, e Daniele Cavaliero, talento offensivo troppe volte frenato da strani complessi mentali d’inferiorità. Senza dimenticare il bulgaro Dejan Ivanov che assieme appunto al rocciosissimo Greg Brunner raccoglie più rimbalzi di tutti nella Lega e che da poco si è messo anche a segnare con regolarità.
Cosa dovrà organizzare coach Frates per avere la meglio sulla portaerei Siena ?
Forse saranno due cose banali ma se ben fatte potranno portare ottimi frutti finali: difesa e scelta corretta dei tiri in attacco.
In difesa la Sutor può reggere i chili sotto canestro di Eze, Marconato, Stonerook e se giocherà anche di Lavrinovic proprio con i sopracitati Brunner e Ivanov coadiuvati da Marquinhos e Daniele Antonutti cercando però possibilmente di non perdere d’occhio i tiri o le penetrazioni con scarico di Hawkins, Zizis e Domerçant. In attacco cercare di far lavorare a lungo la difesa senese senza sentire la fretta di dover risolvere le cose dalla lunga distanza e poggiarsi molto in post-basso su Brunner appunto e su Ivanov.
[b]Nostro pronostico[/b]
Saremmo degli sciocchi se non scrivessimo che Siena parte come favorita ma, ripetiamo, Montegranaro potrebbe colpire e stupire perchè, classicamente, non ha nulla da perdere e perchè in una gara secca le sorprese potrebbero celarsi sotto mentite spoglie di un canestro sputato dal ferro o da qualche tiro di troppo tirato che galvanizza il meno forte. Staremo a vedere.
[b]NGC Cantù-Angelico Biella[/b]
Reduci entrambe da sconfitte in campionato, l’umore delle antagoniste che chiuderà di fatto il tabellone iniziale dei quarti è diametralmente opposto.
In Brianza si guarda a queste [i]Final Eight[/i] con estrema serenità conscii di aver raccolto comunque un’importantissimo traguardo già nella singola partecipazione alla manifestazione, dettaglio non da poco andando a rileggere i pronostici d’inizio campionato che non prefigurava il roster allenato da Andrea Trinchieri tra le prime otto del Torneo al giro di boa.
Sarebbe sicuramente stato meglio non perdere a Montegranaro domenica ma l’ottima prova difensiva su Mazzarino e Leunen attuata dai padroni di casa, liberando di fatto il solo Markoishivili, ha guastato i piani perciò si va avanti nell’assoluta tranquillità di chi arriva al PalaDelMauro forte di quanto sa di poter fare, cosa da non prendere sottogamba.
A Biella invece c’è una pesante aria di crisi, inutile negarlo. Nel giro delle ultime quattro gare solo sconfitte, clamorosa nello scarto quella di domenica scorsa in casa contro la Cimberio Varese, non propriamente un’ammazzasette ed ecco che come d’incanto le certezze sulle quali si era edificata la stagione della consacrazione dell’Angelico di Luca Bechi come la forza emergente della solita provincia sana del nostro basket sono venute meno.
Aggiungete poi l’eliminazione per la prima volta dall’Europa ed il quadro è decisamente deficitario.
Non conta neanche più improvvisamente avere tra le proprie fila il nuovo interessantissimo prospetto tricolore Piero Aradori se non si vincono più le partite e di fatto tutto quanto s’ingigantisce, purtroppo in negativo.
L’arrivo di Guillermo Diaz, al posto del malandato ma bravo ex-NBA (sino a quando il fisico ha retto), Fred Jones, al momento non ha invertito la tendenza di una squadra che oggi difende poco e male non riuscendo, come si suole dire, a piegare sufficientemente le gambe in difesa concendendo sempre troppo spazio in area e quindi punti e rimbalzi aggiuntivi agli avversari.
La chiave della gara sarà quindi nella capacità/possibilità da parte di Biella di mettere sabbia negli ingranaggi di Cantù, così come avvenne all’andata al Pala Pianella dove i piemontesi compirono una partita ai confini della perfezione, con uno straordinario Massimo Chessa al tiro da 3 che spense tutte le velleità dei canturini, storditi e sconfitti. Avendo quindi Cantù un impianto di gioco solido nella sua semplicità ma efficace nelle sue strutture, e puntando molto sulla verve dell’austriaco Ortner nell’uno contro uno negli spazi aperti dai compagni per lui, Biella dovrà limitare anche la vena realizzativa della batteria dei tiratori biancoazzurri se vorrà venirne a capo.
Andrea Trinchieri invece dovrà lavorare molto sulla capacità di concentrazione dei suoi. Cantù in ogni gara attraversa quei 4-5 minuti di gioco nei quali fatica seriamente a tenere stabilmente il passo dell’avversario in attacco e magari dopo averlo tramortito con un parziale record, questo è il punto focale della sfida: diminuire da una parte e dall’altra la discontinuità in attacco, cosa che preoccupa meno Biella forte dei suoi realizzatori Aradori, Smith ed ultimamente Diaz.
[b]Nostro pronostico[/b]
Noi diciamo Biella perchè nella sfida secca il potenziale offensivo dei piemontesi può essere decisivo contro una Cantù che alterna fasi scintillanti a fasi di black-out offensivo. Inoltre crediamo che sostanzialmente Biella abbia più carte da giocarsi a differenza di una Cantù più arrembante a volte ma anche troppo vincolata al tiro dalla lunga gittata.
Fabrizio Noto/FRED