Air Avellino – Armani Jeans Milano 59-55 (17-12, 28-26, 44-42, 59-55)
Quintetti:
Air: Brown, Nelson, Akyol, Szewczyk, Troutman.
Armani Jeans: Bulleri, Mordente, Maciulis, Mancinelli, Rocca.
I padroni di casa accedono meritatamente alla semifinale di coppa Italia eliminando un’Armani Jeans in periodo di confusione totale.
La partita inizia con Avellino molto contratta che fatica a macinare gioco in attacco, mentre Milano con la pazienza dettata dall’esperienza, trova buone soluzioni con 6 punti di Rocca e l11-4 firmato da due liberi di Maciulis. Da questo momento la partita viene presa di peso da Szewczyk che domina i 28 metri andando ad inchiodare tre schiacciate (due in contropiede) e segnando praticamente tutti i punti dellAIR del primo quarto. Milano segna la miseria di un canestro dal campo in 6′ a cavallo tra i due quarti e così la partita è ribaltata. Rocca spende presto il suo secondo fallo e Szewczyk viene molto cercato dentro l’area contro la leggera coppia Mancinelli-Hall. Anche Dylewicz fornisce il suo apporto sotto le plance, ma Avellino perde loccasione di scappare via e chiude il primo tempo con sole due lunghezze di vantaggio.
Col rientro in campo di Becirovic ed Acker l’Armani trova buone soluzioni offensive soprattutto con lex Piston, ma la partita offre uno spettacolo decisamente scarso sia dal punto di vista tecnico che balistico (9-48 in totale da 3 punti e 34 perse per le due squadre). Quando Troutman commette prematuramente il suo quarto fallo, cambia la musica perchè il punto forte dellAir sino a quel momento, ovvero il gioco vicino a canestro, diventa un handicap. Le rotazioni di Pancotto sono forzate e nessuno può marcare Maciulis che mette sei punti in fila. A metà quarto periodo con Becirovic in campo Milano scappa sul +7 proprio con tre giocate dal post basso dello stesso sloveno, ma inspiegabilmente con la partita ormai in pugno, Bucchi decide di toglierlo rimettendo la squadra nelle schizofreniche mani di Bulleri. Il risultato è: palle perse, tiri che non vedono nemmeno il ferro e due triple di talento di Akyol che ricuciono completamente lo strappo in nemmeno un minuto di gioco. Con Avellino a +2 grazie ai liberi di Brown, Bulleri ha ancora la palla in mano per vincere. Ennesima circumnavigazione in palleggio, tripla aperta dal pick and roll con Rocca ed ennesimo errore. Ancora Brown chiude dalla lunetta i conti e manda Milano a riflettere sui mille problemi che attanagliano la squadra in questo momento.
Sabato gli irpini giocheranno contro la Canadian Solar Bologna che ha eliminato la lanciatissima Pepsi Caserta.
Play of the game: Da -7 a -1 in due azioni. Cenk Akyol mette le triple che sono il preludio alla vittoria biancoverde. Con il talento di cui dispone è un peccato non abbia una testa da grande campione.
MVP Avellino: Szewczyk perchè quando nè Brown, nè Nelson avevano sguardi a canestro, con la sua intensità ha tenuto in partita lAIR.
MVP Milano: Maciulis. Il lituano ha giocato una partita molto solida alternando gioco interno ed esterno. Questo è il giocatore che faceva onde in eurolega con lo Zalgiris.
WVP Avellino: Troutman. Sempre molto intenso e limitato da problemi fisici, ma il suo impatto è stato assai limitato e lo 0 di valutazione nè è la prova.
WVP Milano: Bulleri. Gestione al limite della pazzia, compagni mai in ritmo e palle perse nei momenti peggiori del match. Siamo ancora convinti che possa gestire per 30 minuti un attacco da playmaker?
Simone Mazzola