2002 a Forlì, finale di coppa Italia Siena-Bologna, 2009 a Bologna, finale di coppa Italia Siena-Bologna, 2010 ad Avellino, finale di coppa Italia Siena-Bologna. Quella tra la Mens Sana e la Virtus sta diventando una specie di storia infinita: i senesi ed i felsinei hanno incrociato le armi per due volte nelle finali di coppa Italia ed una nella finale scudetto di tre anni fa. Il bilancio parla di un solo trionfo bolognese, quello di Forlì del 2002 quando la Virtus stellare di Ginobili, Jaric, Abbio, Rigadeau e compagnia ebbe la meglio dopo un tempo supplementare sulla Montepaschi che non era, all’epoca, neppure lontanamente parente della schiacciasassi attuale. Negli altri due casi è stata la Mens Sana a portare a casa il trofeo in palio: la coppa Italia l’anno scorso, non senza polemiche, e lo scudetto tre anni fa. A questa finale 2010 arrivano le due squadre che più delle altre lo hanno meritato, i bolognesi hanno praticamente disputato due partite in trasferta dovendosi misurare con Caserta prima e con Avellino poi. Di fronte ad un Pala Del Mauro colmo di tifosi casertani ed avellinesi la Virtus ha condotto alla grande le due partite dimostrando una superiorità indiscussa. Siena ha vinto…………………..da Siena, stritolando gli avversari, concedendo qualcosa nel primo quarto ma venendo prepotentemente fuori alla distanza. Battuta nettamente Montegranaro e travolta letteralmente Biella i senesi si presentano alla finale con l’ovvio ruolo di favoriti. Ormai è un refrain conosciuto: qualsiasi avversaria italiana si trovi di fronte, la Montepaschi è condannata a vincere. I senesi non si tireranno di certo indietro neppure stavolta anche se di fronte avranno una grande squadra, motivata, forte, ben allenata e dovranno scontare l’assenza pesantissima di Lavrinovic.
Della gara di ieri sera non c’è moltissimo da dire, Biella è stata in campo soltanto un quarto, il primo, durante il quale la fisicità di Pasco, autore di un duello ad alta quota con Eze, e l’intraprendenza di Aradori hanno addirittura dato un effimero vantaggio (9-7) ai piemontesi che, però, si sono dovuti arrendere ad una Montepaschi letteralmente devastante. Già nel secondo quarto i senesi sono fuggiti per merito di un McIntyre tornato ai “suoi” livelli e il secondo tempo è risultato essere un lungo garbage time durante il quale Siena ha messo trenta punti tra sè e gli avversari. Sugli scudi Tomas Ress che è stato in campo soltanto per 20 minuti che gli sono stati però sufficienti per segnare 20 punti col 100% dal campo e dalla lunetta, e i soliti McIntyre, Sato e Stonerook che costituiscono l’ossatura di questa straordinaria squadra. Pianigiani ha potuto svuotare la propria panchina mettendo in campo tutti gli effettivi e risparmiando i suoi senatori. Biella ci ha provato, ha avuto dei buoni momenti nel corso del primo quarto ma, onestamente, non ha assolutamente messo in luce un roster in grado di impensierire una corazzata come la Montepaschi. Vedremo se ci riuscirà Bologna. L’attesissimo Aradori si è limitato al compitino e il solo Garri, 18 di valutazione per lui, ha cercato di contrapporsi allo strapotere dei campioni d’Italia; buone cose a sprazzi le ha fatte vedere Pasco ma la sua imprecisione dalla lunetta ha pesato moltissimo nel corso del primo quarto durante il quale c’è stata un po’ di partita vera. Lo stesso Bechi ha fatto moltissimi sinceri complimenti alla Mens Sana dicendo di aver visto una “Siena con la S maiuscola” e questo la dice lunga sulla diversità di valori vista in campo ad Avellino.
STARTING FIVE:
Montepaschi: McIntyre, Sato, Stonerook, Hawkins, Eze.
Angelico: Garri, Smith, Aradori, Diaz, Pasco.
ARBITRI:
Cicoria, Taurino, Sabetta.
TABELLINI:
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