Archiviata ieri, con la pronosticata vittoria della MPS, la Coppa Italia, la Sigma riprende il lavoro in palestra in preparazione della trasferta di Varese, appuntamento molto piu’ alla portata della truppa di Frates di quanto fosse il quarto di finale contro la Mens Sana.
Tornando per l’appunto a quell’incontro sono emersi, nonostante la sconfitta, segni tangibili di miglioramento.
Certo sembra proprio strano parlare di miglioramenti commentando una sconfitta di 16 punti, ma la Sutor si e’ trovata al cospetto della migliore formazione italiana e per larghissimi tratti le ha tenuto testa nonostante una inferiorita’ tecnica e fisica piuttosto marcata.
La Sutor, a tutto cio’, ha saputo opporre quelle che sono divenute le sue armi elettive, l’abnegazione, lo spirito di sacrificio, la voglia di non mollare mai e durante lo svolgimento del match ha dovuto confrontarsi con difficolta’ sempre crescenti, non ultima un arbitraggio che ha permesso poco alla difesa gialloblu’ , o meglio, non tanto quanto e’ stato permesso alla difesa senese.
Questa differente interpretazione del gioco a seconda del colore della maglia ha caricato di falli 2 giocatori fondamentali per lo scacchiere di coach Frates, come Maestranzi e Marquinho che hanno sostato molto a lungo in panchina ed il break decisivo, portato dai biancoverdi tra il II ed il III quarto si e’ verificato proprio con i due seduti accanto al coach, quando la squadra in quel frangente ha racimolato un misero 1/12 da 3 punti che ha permesso la fuga biancoverde.
Che la Sutor dipenda molto dalla percentuale dall’arco e’ cosa risaputa e se anche qualche volta le e’ riuscito di vincere tirando male, quando si e’ al cospetto dei migliori certi errori costano la partita e cosi’ e’ stato Venerdi’ scorso.
Nonostante cio’, si diceva, si intravedono ulteriori passi avanti perche’ molti dei tiri sbagliati erano comunque ben costruiti, frutto di una migliorata circolazione di palla e di una esecuzione dei giochi piu’ precisa, mentre in difesa, specie contro un reparto esterni dalla fisicita’ straripante (Sato-Hawkins-McIntyre-Domercant)i gialloblu’ hanno tenuto il campo con grande piglio senza arretrare mai di un centimetro e tenendo molto bene gli 1 vs 1 dei biancoverdi pur vestendo 2 o 3 taglie meno degli avversari.
La strada intrapresa e’ quella giusta e la sconfitta con Siena non fa che confermare quanto fatto nell’ultimo mese e mezzo, qualche dubbio puo’ sfiorare gli animi dei supporters gialloblu’ analizzando le ultime prestazioni di Marquinho che per un verso o per l’altro nelle ultime uscite non ha fornito il contributo che ci si aspetta da un giocatore con il suo potenziale, ma si tratta sicuramente di un passaggio a vuoto temporaneo, fisiologico all’interno del processo di maturazione che il giocatore sta percorrendo .
Restano 2 gare da vincere, cosi’ recita coach Frates, l’auspicio e’ che si faccia presto e ci si volti in fretta per ingaggiare un nuovo, affascinante e piu’ difficile bersaglio.
Francesco Andrenacci