ROMA – Forse questa gara tra la Lottomatica Virtus Roma e la Carife Ferrara potrà delineare, positivamente o negativamente, il proseguio delle rispettive stagioni.
Scopriamone i perchè.
[b]Lottomatica Virtus Roma[/b]
A Viale Tiziano si aspetta questa partita con la voglia di chi vuole spaccare il mondo dopo aver assistito con occhio tristemente svogliato, dal quadrangolare vittorioso di S. Martino di Lupari, alla [i]kermesse[/i] in terra irpina senza esserne protagonista.
Per questo motivo, ora che ricomincia la battaglia per un posto al sole, un sole chiamato [i]playoffs[/i], bando alle distrazioni, alle cadute di concentrazione, agli interrogativi amletici che finora hanno penalizzato e parecchio il lavoro in palestra e, soprattutto, in classifica.
Ed è inutile rimarcare che dalla posizione non scomoda ma scomodissima che oggi occupa la Virtus Roma in graduatoria (l’ottavo posto significherebbe finire letteralmente tra le fauci senesi, ndr), bisogna uscirne ad ogni costo, pena dover annoverare la peggior stagione in assoluto della gestione Toti alla guida del sodalizio giallorosso.
Anche coach Boniciolli ostenta sicurezza ma non ammetterà mai che questo roster, pantagruelico per il solo campionato italiano con la bellezza di 13-giocatori-13 potenzialmente a referto ogni domenica, non lo aiuta a fissare obiettivi di graduatorie su chi deve fare cosa per primo.
Intendiamoci, non che al corpulento coach triestino manchi il carattere per imporre il proprio volere in seno allo spogliatoio, semmai la fortissima tentazione raffigurata nella figura di un nuovo playmaker chiamato Dixon (ex-Benetton l’anno scorso ed oggi in forza al Villeurbanne), non rappresenta certamente un bel fare per una dirigenza capitolina in piena confusione:
è quantomeno bizzarro accorgersi a fine febbraio che manca un playmaker per completare il roster.
Qualcuno dirà “meglio tardi che mai!” e siamo daccordo ma allora, cosa ne è della Svolta Italica annunciata a settembre ? Giachetti e Vitali in playmakin’ assieme a Jaaber in cabina di regia non assicurano più un potenziale soddisfacente ?
E cosa dire della voce che vorrebbe Kennedy Winston, uno dei più positivi di questa finora balorda stagione, sbarcare in altri lidi ?
Ecco perchè la gara di domenica al Palalottomatica assume un sapore particolarmente avvincente, molte domande in attesa di risposte certe, nella speranza di poter riprendere a vincere.
[b]Carife Ferrara[/b]
In casa estense invece regna convinzione e determinazione.
Dopo la bella impresa di Cremona che ha rilanciato corposamente le speranze di poter, per la seconda volta di fila, restare nel [i]Gotha[/i] del nostro basket, la trasferta di Roma viene affrontata nè più nè meno con la stesse leggerezza con cui si affrontò quella dell’anno scorso: la corazzata Virtus Roma contro la bella debuttante che puntava solo al risultato di prestigio.
E fu vittoria bella, lucida, convincente, tra gli applausi finali sportivi anche del pubblico romani che tributò a coach Valli onore e gloria.
La bilancia del pronostico perciò pende in favore dei bianconeri ferraresi perchè in gare come queste la serenità conta e parecchio ed anche perchè Ferrara ha mollato i dubbi e le incertezze e si presenta oggi con un roster ben delineato nelle sue gerarchie e nelle proprie alchimie di gioco.
Spinelli in regia (un uomo che l’anno scorso con Biella ha lasciato il segno alla Virtus Roma), Grundy braccio armato con licenza di uccidere, Ford e Schultze per prendere rimbalzi, punti e dare botte sotto le plancie, Jackson e Nnmaka a guastare dalla linea dei 6,25 cercando di aprire la scatola difensiva romana che, come ben tutti sanno, funziona a corrente alternata.
La forza della tranqullità, ripetiamo, potrebbe giocare un brutto scherzo ad una Virtus Roma che lotta ancora contro fantasmi, progetti mai realizziti e dubbi irrisolti.
[b]Si gioca al:[/b] Palalottomatica, domenica 28 febbraio 2010, ore 18.15
[b]Arbitri:[/b] Paternicò-Duranti-Biggi
[b]Precedenti:[/b] una sola partita in campionato, quella dell’anno scorso, e vittoria degli estensi.
Fabrizio Noto/FRED