Roma – E ci risiamo, altra gara della vita per due compagini, Virtus Roma e Scavolini Pesaro, che annaspano altalenanti tra discrete, vittoriose prestazioni e puntuali sconfitte che piombano sulla testa dei propri tifosi come autentiche docci scozzesi, e sempre quando tutto sembrerebbe volgere al “bel sereno”.
Ma mentre tutto sommato in riva all’Adriatico qualcosa di simile potevasi ipotizzare dopo il bruttissimo avvio, a Roma si vive oramai come si stesse sull’Otto Volante: una vittoria in casa, una sconfitta fuori casa e via così.
Analizziamo i momenti delle due squadre alla vigilia della gara di domani.
[b]Lottomatica Virtus Roma[/b]
Cominciamo dalla fine, e cioè dalla notizia arrivata come un fulmine a ciel sereno ieri pomeriggio in redazione, e cioè della rescissione contrattuale con Ricky Minard che s’accasa al Khimki di Sergio Scariolo.
Dunque il talentuoso ma discontinuo Ricky, ex-idolo di Montegranaro, lascia l’Urbe per un’altra capitale, portandosi dietro delle cifre non straordinarie in questa sua non esaltante stagione romana (8,6 punti in media a partita con il 41,2% da 3 ed il 43,5% da 2, con un 8,7 di valutazione globale a partita), ma non si può certo dire che sia colpa sua questa anonima, diciamo pure brutta stagione capitolina.
Ma aldilà di questa decisione che però stupisce un pò tutto l’ambiente virtussino (coach Boniciolli, ad esempio, ha sempre ritenuto Minard molto importante per la grinta e l’energia in ogni singola azione del ragazzo di Mansfield), e che comunque dovrebbe portare in giallorosso l’ex-Benetton Bobby Dixon direttamente dal Villerbauenne, la certezza è che questa squadra abbia sicuramente trovato una certa identità tra le mura amiche ma che faccia maledettamente fatica allorquando si tratta di far visita agli avversari. E questo “difetto” di carattere e personalità potrebbe costare molto caro in chiave playoffs.
Intanto arriva una Scavolini assetata di punti, che deve mettere quel fieno in cascina per non rischiare i rigurgiti di Cremona e Ferrara in chiave retrocessione.
Chi partirà domani in quintetto ? Iacopo Giachetti, morfologicamente e fisicamente più adatto a contenere le accellerazioni di Marques Green o Luca Vitali ? E chi saranno le ali titolari, Datome e Winston o De La Fuente e Dragicevic che dovrebbe, quest’ultimo, inserirsi assieme a Gigli nel contenere Eric Williams ?
Una cosa è certa, se Roma non spezzerà subito il ritmo a Pesaro potrebbe passare una brutta serata anche perchè dovrà assolutamente disinnescare il tiro da fuori di Sakota, Cvetokvic, Hicks e Joksimovic, senza dimenticare l’ex-Cianciarini e Flamini, ed ultimamente la Virtus non riesce molto bene in questo fondamentale difensivo.
E Roma dovrà anche cercare di fiaccare subito le speranze biancorosse cercando di staccare nel punteggio prima possibile i ragazzi di Dalmonte, altra cosa che poco si è vista nelle recenti prestazioni casalinghe.
[b]Scavolini Pesaro[/b]
Bisogna crederci, questo è il motto di coach Dalmonte e non solo perchè Pesaro è nella più classica delle situazioni in cui ha poco da perdere se venisse sconfitta domani al Palalottomatica.
Bisogna crederci perchè forse Roma ha paura, è insicura, vede dall’ultimo posto disponibile dei playoffs lo spauracchio Montepaschi che significherebbe eliminazione certa, e bisogna anche crederci perchè adesso Dalmonte ha in roster gente di striscia, gente capace d’accendersi in poche azioni e veramente mettere fifa nera addosso ai più titolati avversari.
Sarà determinante anche la vena di Marques Green ma pure quanta qualità riuscirà a dare Van Rossom quando il play-bonsai dovrà giocoforza accomodarsi e rifiatare in panchina.
Gara quindi nient’affatto chiusa nel pronostico e Pesaro lo sa, in fin dei conti non ha nulla da perdere…
[b]Si gioca al:[/b] Palalottomatica, domenica 14 marzo ore 18.15
[b]Precedenti:[/b] delle 32 gare giocate a Roma 21 sono le vittorie dei padroni di casa.
[b]Arbitri:[/b] Cerebuch, Lo Guzzo, Gori
Fabrizio Noto/FRED