FERRARA – E’ il campionato più strano e breve della storia cestistica quello che inizia domenica 14 marzo per la Carife: solo dieci partite, cinque in casa e cinque fuori, con l’obiettivo di vincerne almeno sei, meglio sette. No, il freddo di questi giorni non ci ha appannato il cervello, stiamo dicendo cose vere. Per la squadra di Giorgio Valli tutto quanto è successo fino ad oggi non conta, bisogna solo guardare avanti, al traguardo della salvezza, fissato probabilmente a quota 22 punti, ma più sicuro un gradino più su.
Prima partita da vincere quella contro l’Air Avellino. Non ha alternative la Carife, con soli 10 punti in tasca, veramente pochi per una squadra attrezzata la scorsa estate con obiettivi ben più ambiziosi della semplice salvezza. L’ospite è di riguardo, al sesto posto in classifica, forte dei suoi 24 punti e con lo stimolo di conquistarne ancora in chiave playoff. Partita fortissimo, la squadra affidata a Pancotto, bravo nell’amalgamare giocatori che non si conoscevano, ha tenuto il passo di Siena per sei giornate ma, cosa più importante, ha praticamente archiviato subito la pratica salvezza, dedicandosi a sogni più ambiziosi.
Il leader del lupi irpini è Dee Brown, un vero folletto del parquet che fa impazzire tutte le difese; sotto canestro c’è l’ottimo Troutman, tra i migliori rimbalzisti della serie A, e sul perimetro è tornato, dopo un infortunio, il turco Akyol, uno dal tiro facile. Il terzo Usa è il giovanre Nelson, guardia forse incostante ma pericolosa. L’italo-argentino Porta è il secondo play, dalla panchina escono ottimi lavoratori dai nomi impronunciabili, i polacchi Dylewicz e Szewczyk, oltre al tiratore Lauwers. Ce n’è abbastanza per impensierire qualsiasi squadra, anche se il rendimento esterno dell’Air non è proprio sufficiente.
Ma cosa importa alla Carife del roster avversario e della voglia di fare punti playoff? Nulla, proprio nulla, non per mancanza di rispetto ma solo perchè, in un campionato… che dura solo dieci partite, quelle in casa bisogna vincerle e basta. La rincorsa a Cremona e Pesaro (Varese sembra più tranquilla) inizia proprio contro la squadra irpina: a seguire, la trasferta di Napoli e lo scontro diretto in casa con Varese potrebbero far mettere in tasca 6 punti d’oro, e comunque indispensabili.
Sia chiaro, se la Carife non vince con l’Air può con anticipo salutare la serie A: ci sembra una motivazione sufficiente per dare il 101% e tenere così vivo il furore agonistico, indispensabile per riuscire in certe imprese.
Sta bene la squadra di Valli, contro Siena ha lottato fino alla fine, giocando un buon basket e, cosa più importante, ritrovando importanti assetti difensivi.
L’innesto di Ford e Schultze, dopo quello di Spinelli, hanno cambiato il volto alla squadra ed ora esistono i presupposti tecnici per ottenere il massimo dalle prossime dieci partite.
Come è stato detto nel corso della cena sociale di martedì scorso, è il momento della verità, della forza di gruppo che deve esplodere, non ci sono più alibi, il palasegest ferrarese deve diventare una fortezza inespugnabile, e la squadra deve trovare la forza, come l’anno scorso, di conquistare almeno due punti in trasferta che potrebbero significare salvezza. Tra Cantù, Treviso e Biella l’impresa sembra possibile.
[i]Riccardo Comastri[i]
[b]Carife Ferrara – Air Avellino[/b]
Domenica 14 marzo 2010, Palasegest di Ferrara, ore 18.55
diretta Sky sport 2, telecronisti: Flavio Tranquillo, Franco Casalini, Claudia Angiolini
Arbitri: Lamonica. Giansanti, Quacci
[b]i precedenti:[/b]
stagione 2008/2009
Air – Carife 66-70
Carife-Air 94-77
stagione 2009/2010
Air – Carife 88-78 dts