CANTU’ – Al cospetto della solita e calorosa cornice di pubblico si gioca l’anticipo ante meridiano della serie A, valevole per la ottava giornata di ritorno,dinanzi la NGC Cantù e la Lottomatica Roma.
Un paio di penetrazioni finalizzate a canestro ad inizio gara sorprendono una Lottomatica forse ancora in dormiveglia che sembra non aver metabolizzato al meglio il ripristino dell’ ora legale.
Un paio di tentativi dalla lunga distanza di Datome, peraltro non forzati, fanno imbestialire oltre il dovuto il coach Boniciolli, che lo richiama frettolosamente in panchina, reo di non aver rispettato probabilmente qualche dettame tattico d’inizio gara.
L’effetto è controproducente, Roma subito smarrita e frastornata per un mini break di 6-0 per i padroni di casa.
Difesa asfissiante con l’inossidabile Mian su tutti, Leunen e Micov precisi nei tiri dal campo solcano sin dal primo quarto un margine di vantaggio di 8 punti a favore dei padroni di casa (20-12).
Cantù inizia il secondo quarto con la stessa grinta e determinazione con cui ha chiuso il primo periodo.
Roma appare ancora velleitaria in ogni trama di gioco e lacunosa in ogni elemento e forse risente dei cervellotici e convulsi cambi del proprio coach volti alla presunta, ricerca disperata
di un proprio assetto di gara che comunque non arriverà mai durante l’intero incontro.
Esercizio dal tiro da tre per Cantù, che durante questo periodo raggranella 18 punti grazie a 5 “bombe”e tre tiri liberi.
Mazzarino in versione spacca partita, come lo definirà coach Trinchieri nel dopo gara, mette a segno due triple importanti nel periodo, tenendo a bada la “bella addormentata” Lottomatica.
Il primo tempo si chiude con Cantù sopra di ben 14 punti (38-24).
Il terzo quarto è quello che finisce in parità 21-21 nel parziale, che comunque sancisce l’inattaccabilità del margine di vantaggio accumulato dai padroni di casa nei primi due periodi.
Sorretti da un ottimo collettivo denotatosi negli ottimi schemi d’attacco finalizzati con maestria da Lydeka autore di ben 9 pt.nel quarto e da una difesa sempre attenta e solida con Giovacchini, Leunen e Ortner che offrono un valido supporto alla sicurezza della gestione del match, i canturini restano i padroni del match.
Roma dà segni di “risveglio”con Vitali meno evanescente del solito nel periodo e con l’innesto di De la Fuente a dare un pò di dignità alla prova scialba dei giallorossi virtussini.
L’ultimo periodo vedeva Roma impegnata nella scelta del tiro da tre in più svariate occasioni per cercare di ricucire lo strappo netto dei primi tre quarti.
La scelta non veniva premiata perche’ il fragoroso tifo di casa riusciva a stregare ogni tentativo di realizzazione che infatti restavano tali nel computo finale della disastrosa percentuale dei tiri dal campo per i giallorossi.
Il quinto fallo di Jaaber con relativo fallo tecnico ed i contopiedi dei vari Mazzarino, Green e Lydeka sancivano la parola fine ad una partita dominata da Cantù nell’ intero arco dei 40 mn.
[b]Progressione[/b]
(20-12, 38-24, 59-45, 79-61)
[b]Parziali[/b]
(20-12, 18-12, 21-21, 20-16)
[b]Startin’ five[/b]
[b]NGC CANTU’:[/b]Green, Leunen, Mian, Lydeka, Micov
[b]LOTTOMATICA ROMA:[/b] Giacchetti, Jaaber, Tonolli, Hutson, Datome.
[b]ARBITRI:[/b] Facchini, Duranti, Filippini.
[url=http://195.56.77.210/game/64056.html]Tabellini[/url]
[b]NOTE[/b]
Spettatori: 2.741
Incasso: 29.464 euro.
Serafino Pascuzzi.[url=][/url]