FERRARA Per la Carife la salvezza non è più un miraggio ma un traguardo che può raggiungere continuando a fare vittime sul campo amico e, perché no, cercando di cogliere almeno un successo esterno che varrebbe doppio. Al palasegest, dopo Avellino si arrende anche Varese cui la Carife rifila un 77-60 che la mette al riparo, non si sa mai, in caso di arrivo a pari punti (allandata i lombardi vinsero di 7). E con la gita a punti di Napoli fanno tre vittorie consecutive per Farabello e soci, con il sorpasso, seppur momentaneo, su Pesaro e laggancio a Cremona. Tutto virtuale, si dirà, ma vederlo scritto fa un belleffetto.
Tra Ferrara e Varese non mancavano certo le motivazioni: vittoria indispensabile per i padroni di casa anche se privi del cecchino Grundy – e obiettivo di ribaltare la differenza canestri; per gli ospiti un successo avrebbe significato praticamente salvezza anticipata. E limportanza della posta in palio si è materializzata con tanta tensione sul parquet e percentuali tipiche di squadre nervose. Se la Carife ha tirato male da sotto (16/36, scabroso per coach Valli) Varese ha fatto peggio (14/37) sparacchiando a salve dallarco e prendendo una larga sufficienza solo dalla lunetta. Ma non è bastato.
Partita caratterizzata dai parziali, con la Carife brava a controllare nel momento topico della contesa, ribadendo la bontà della sua difesa – concessi solo 41 punti dal campo, il resto dalla lunetta -, difesa che la Cimberio ha sofferto oltre il lecito, costretta a preferire il perimetro perché là sotto la vita era durissima (ben 7 le stoppate di Ford!).
I parziali, si diceva. Dopo i normali errori dinizio gara, Varese va sull8 a 4, Ferrara mette la freccia e con un eloquente 17 a 0 fa capire che vuole vincere. Pillastrini cerca di rimettere ordine e la sua squadra si regala un brodino, 21-12 al primo mini intervallo e parziale aperto che diventerà poi di 9 a 0. Quindi 23-17, Jackson si scatena e Ferrara rifila un altro cazzotto allo stomaco degli avversari (35-22) per poi subirne uno altrettanto forte (ancora 0-9), così al riposo il 35-31 ci sta proprio tutto.
Ripresa. Si inizia un botta e risposta, quindi doppio tecnico a Schultze e Thomas che hanno qualcosa di serio da dirsi, il tedesco mette una tripla delle sue, poi sale in cattedra Sharrod Ford e la Carife fa registrare un 13 a 0, così il tabellone al 24 segna 50-35. Pillastrini non ci sta, richiama i suoi, cambia le pedine e passa a zona, cala lintensità, Valli prova con successo linedito tandem Farabello-Spinelli, e sul 56 a 47 si può rifiatare un po.
La Carife ha nel mirino anche il -7 da ribaltare, e sembra proprio avere la determinazione per riuscirci: 5 a 0, poi Varese ha unultima, timida reazione, sotto di 11 va in pressing ma le energie cominciano a mancare, Valli manda addirittura Ford su Thomas mentre Sacchetti è dappertutto e recupera palloni doro. Gli ultimi minuti sono un monologo bianconero, finisce con Spinelli che rinuncia a giocare gli ultimi 20 secondi, larbitro Sabetta giustamente rifiuta lomaggio del pallone mentre il pubblico è in delirio.
Vittoria meritata della Carife dove tutti, ma proprio tutti, hanno dato un contributo importante: i tabellini parlano chiaro, ma vanno letti in tutte le voci, cui aggiungiamo la difesa di Sangarè e il ritmo dato da Spinelli con la sua migliore gara della stagione.
Grande sportività sugli spalti: i tifosi ferraresi hanno esibito linsolito striscione benvenuti fratelli varesini che a loro volta hanno replicato srotolando un enorme telo con su scritto la gente come noi non molla mai, forza Ferrara resteremo in serie A. Di ottimo auspicio.
Sala stampa
Giorgio Valli: Sono molto soddisfatto perché abbiamo regalato al pubblico una vittoria di squadra, di quelle che piacciono tanto a noi allenatori. Dovevamo fare 6 punti in 3 partite e ci siamo riusciti, ma non abbiamo ancora fatto proprio niente. I miei giocatori tengono a questa maglia e vogliono salvarsi, lhanno dimostrando battendosi con forza, subendo anche qualche contatto di troppo, ma è stata una lezione utile perché sappiamo che sarà così fino alla fine, e per altre sette giornate dovremo convivere con lansia.
Stefano Pillastrini: Complimenti alla Carife, ha fatto la partita che avevo previsto, di gran livello, con unintensità maggiore della nostra. Siamo stati bravi a ricucire qualche strappo, poi alla fine qualcuno non al top è calato. Per salvarci dovremo ancora soffrire e giocare partite di livello ben superiore a quello di stasera, altrimenti tutto sarà più difficile.
Riccardo Comastri
tabellini
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