[b]Scavolini Spar Pesaro Armani Jeans Milano 83-77[/b]
Pesaro Saranno state le due vittorie infrasettimanali di Eurochallenge con conseguente raggiungimento delle Final Four, sarà stato il ricordo di antiche e nobili sfide contro lOlimpia Milano, ma la Scavolini Spar di stasera ha finalmente fatto ricorso ad una grinta e ad una intensità raramente viste in stagione, portando a casa una vittoria ampiamente meritata e gratificante.
Non che Milano abbia brillato particolarmente ma si tratta di un avversario assai ostico e con la sua difesa aggressiva aveva tutte le carte in regola per fare andare fuori giri una squadra in crisi di leadership e di fiducia; così non è stato ed ancora una volta la Pesaro cestistica si trova a domandare se questa possa essere la partita della tanto agognata svolta o lennesimo fuoco di paglia di una sfortunata stagione.
LArmani Jeans si presenta senza Mancinelli, colpito da un attacco febbrile, e così il suo posto viene preso in quintetto da Viggiano anziché da Maciulis, per preservare il lituano da eventuali falli precoci; in panchina anche Petravicius, appena rientrato, ed il deludente Acker.
Per la Scavolini Spar consueto quintetto base ma da segnalare è il rientro alle gare di Cvetkovic, la cui concretezza ed utilità si riveleranno forse decisive per lesito del match.
Il primo quarto è allinsegna dellequilibrio. I padroni di casa sono lucidi e reattivi e, soprattutto, ben guidati da un Green finalmente ispirato anche in fase realizzativa; tuttavia i biancorossi sprecano un po troppo con un Williams ben contenuto dalla difesa milanese e stranamente impreciso al tiro ed ai liberi.
Milano è solida ed attenta con Viggiano e Becirovic sugli scudi, così un paio di tentativi di allungo dei pesaresi vengono vanificati ed in chiusura di frazione il parziale sorride agli ospiti (20-21).
Sembra il preannuncio di un match equilibrato ed invece sarà lultimo vantaggio esterno. Al rientro in campo, confidando nella contemporanea assenza di Green e Williams, Milano alza nettamente il livello di aggressività della difesa, già fin lì piuttosto fallosa; tuttavia la mossa, invece che dare gli effetti sperati, frutta ai milanesi 4 falli commessi con raggiungimento del bonus, due time out chiamati ed un parziale di 0-7, il tutto in soli due minuti.
Il secondo timeout chiamato da Bucchi ferma il digiuno milanese ma non riesce a bloccare linerzia positiva di una Scavolini Spar che forse disputa il quarto più bello di tutta la stagione.
Sotto le staffilate rifilate in difesa dai milanesi (ben 10 falli commessi in un quarto e 17 nel computo complessivo del primo tempo) la squadra di Dal Monte non si disunisce ma anzi ribatte colpo su colpo con una precisione rara sia nelle letture tattiche che nelle scelte di tiro.
Sfruttando laccentramento della difesa avversaria allinterno del perimetro, la Scavolini Spar attacca ripetutamente il ferro senza indugiare troppo nel tiro da fuori e finalmente si esalta anche Cinciarini con le sue insistite penetrazioni.
La guardia di casa si erge ad inaspettato protagonista con 9 punti in un quarto, ben coadiuvato dai soliti Green ed Hicks, e propizia il primo vero allungo dei padroni di casa sul 38-30 a poco più di tre minuti alla fine; nei restanti minuti, nonostante le buone iniziative di Bulleri e Mordente, unici realizzatori per Milano nel secondo quarto, Pesaro consolida il suo primato arrivando al massimo vantaggio sul 45-36 (ancora con una tripla di Cinciarini) e poi fermandosi sul risultato parziale di 47-39.
Da segnalare che, nonostante Williams sia praticamente assente dalle statistiche della partita con 0/3 al tiro e 0/4 ai liberi, la Scavolini Spar ha tirato con lirreale 71% da due (12/17) e con il 60% complessivo (15/25).
Il secondo tempo perde di spettacolarità ma non muta nella sostanza: Pesaro respinge più o meno agevolmente gli assalti dellArmani Jeans e riesce a mantenere inalterato il proprio vantaggio, se non addirittura ad aumentarlo.
La squadra di Bucchi continua imperterrita nella sua difesa iperfallosa che in effetti, complice la stanchezza, annebbia le idee della Scavolini; Milano in ogni caso non ne approfitta, sia perché in attacco non ha nulla dagli americani e dagli interni sia perché Pesaro, pur abusando un po troppo nella facile soluzione del tiro da tre, mantiene alta la guardia.
A Mordente e Bulleri succede Becirovic ma tra i pesaresi sono ancora Green e Cinciarini a scaldare il pubblico ed a propiziare un nuovo allungo: prima cinque punti in fila del pesarese purosangue portano la Scavolini Spar sul 58-47 a 3 minuti dalla fine poi, dopo un infortunio che purtroppo estrometterà lo stesso Cinciarini dalla partita, è Green con una tripla da 8 metri a dare il 63-49 a due minuti dalla fine.
Bucchi e costretto a chiamare ancora time out ed biancorossi di casa ritornano in panchina tra gli applausi scroscianti del pubblico.
Lultimo quarto riparte dal 63-50 e con la consapevolezza che, con la Scavolini Spar di questanno, è ancora tutto da giocare; in solo 1 minuto e mezzo gli ospiti segnano 6 punti con Petravicius e Bulleri, così i soliti fantasmi cominciano a volteggiare sotto le volte dellAdriatic Arena.
Tuttavia la Scavolini Spar di oggi non ha proprio intenzione di perdere e trova finalmente in Cvetkovic un giocatore dalla solidità e dallesperienza tale da poter affidare a lui le sorti dellincontro.
La guardia ala serba, con lausilio di Sakota, si procura con sagacia i falli necessari per portare punti sicuri e preziosi ai suoi, laddove Milano invece trova continuità solo da Bulleri.
Il margine di vantaggio quindi torna a dilatarsi e tocca nuovamente il massimo vantaggio sul 77-63 a 2:20 minuti dalla fine con il primo e sospirato canestro di Williams, giunto da una schiacciata liberatoria.
La partita praticamente finisce qui: Milano non si arrende fino agli ultimi secondi ed in effetti riesce a rosicchiare lo svantaggio con qualche prodezza di Bulleri, ma il tempo è troppo poco e così la partita finisce sull83-77.
Mentre Milano sprofonda in maniera preoccupante al quinto posto, Pesaro ritrova ossigeno: la classifica dice parità con Ferrara e Cremona, con i due scontri diretti in terra straniera nelle prossime due settimane ma con il jolly di Napoli ancora da giocare.
Parziali (20-21; 27-18; 16-11; 20-22)
Progressione 20-21; 47-39; 63-50
[b]Starting Five:[/b]
Scavolini Spar: Green, Sakota, Van Rossom, Hicks, Williams
Armani Jeans: Hall, Mordente, Rocca, Viggiano, Becirovic
Tabellini
[url=http://195.56.77.210/game/64054.html]http://195.56.77.210/game/64054.html[/url]
Arbitri
Taurino Pozzana, Caiazza
[b]Spogliatoi[/b]
[b]Dal Monte:[/b] [i]difficile non essere banali in occasioni come queste ma per sintetizzare al meglio il mio pensiero direi che oggi abbiamo avuto la faccia giusta per affrontare la partita: la faccia di chi ha la consapevolezza di potere uscire dalla situazione in cui ci siamo cacciati e la volontà di farlo tutti insieme. Cè stato un grande altruismo in tutti i giocatori e questo è testimoniato dai cinque giocatori in doppia cifra di cui due, dato secondo me importante, provenienti dalla panchina. Siamo stati pronti anche in difesa, riuscendo a tenere Milano ad un punteggio piuttosto basso, al di là dei minuti finali che contano relativamente; per riuscirci il nostro piano partita era difendere forte con la nostra guardia su Becirovic per togliergli il gioco spalle a canestro ed i suoi pick & roll con Rocca.direi che ci siamo riusciti. Adesso abbiamo di nuovo la consapevolezza di potere fare bene nelle prossima gare ma anche che ci aspettano due match decisamente pesanti.[/i]
[b]Bucchi:[/b] [i]sapevamo che era una gara dura contro una squadra affamata di punti; noi ci abbiamo provato fino in fondo ma è stato evidente che qualche giocatore non è mai entrato in partita. Qualcuno è stato encomiabile ma altri hanno fatto troppa fatica e questo alla lunga si paga. Noi per cercare di togliere qualcosa a Williams abbiamo lasciato spazio sul perimetro ma loro, attuando unottima circolazione di palla, ci hanno puntualmente punito. Pesaro comunque è una buona squadra che non merita la posizione che ha e con tre americani di grande qualità e sui quali è molto difficile difendere; noi forse anche per questo siamo mancati in difesa ed abbiamo ecceduto con qualche fallo di troppo. Invece in questo momento per noi gli americani sono perché non sono giocatori decisivi. Ci stiamo guardando attorno da un po di tempo per un nuovo ingaggio, solo che fino ad adesso le nostre proposte sono state rifiutate.[/i]
Giulio Pasolini