Annunciato il ritorno di Bobby Dixon, e in attesa di saper se Bjelica andrà a rinfoltire il reparto lunghi fin dai prossimi giorni, arriva la news della sospensione per motivi disciplinari di Gary Neal.
In questo marasma, è ancor più chiaro che centrare i playoff è diventato lobiettivo (non più minimo) della Benetton in questo campionato. Si può ancora fare, ma a questo punto, con appena 7 partite da giocare, non sarà facile. In ogni caso, centrare questo traguardo potrà veramente bastare a salvare la stagione? Certamente no; per ammissione nemmeno tanto implicita dello stesso coach. Salvo una clamorosa (e stiamo sconfinando nella fantascienza) inversione di tendenza, il campionato di Treviso sarà ricordato come uno dei più deludenti. E, soprattutto, la sensazione è che lanno venturo partirà non tanto da quanto costruito in questo (il progetto Linea Verde è stato un bluff colossale), ma piuttosto dalle sue ceneri.
Potrei perdermi nella semplice analisi dei difetti (solari) di questa squadra, ma eviterò. E soprattutto eviterò di seguire la strada del lamento che tanti hanno imboccato (la società in primis, e con che risultati?), disperandosi perché Hackett e Kus in due non fanno un play, perché Martin era svogliato, perché manca il lungo intimidatore, perché Vitucci non aveva la personalità per allenare ad alto livello Tutto vero. Ma è per la povertà e per il malassortimento dellorganico che la Benetton ha perso 6 partite contro squadre che le stanno alle spalle in classifica?
Si potrebbe chiedere ai coach di Varese e Cremona (squadre che hanno maltrattato Treviso: bilancio 0-4): Vi farebbe schifo allenare il roster biancoverde? Difficilmente direbbero Grazie, ma sto bene dove sto. Oppure, si proponga a Frates e Sacripanti: Se vi prendete Hackett, vi diamo anche tutto il resto. Non credo che, sia pur dallalto della classifica, risponderebbero Grazie, ma preferiamo continuare a cavalcare londa della versione italiana di Stockton e Nash (Cavaliero e Di Bella. Con tutto il rispetto).
La verità? Sarà banale, ma, quanto meno guardando alle corazzate che sono avanti in classifica, questo gruppo sta rendendo al di sotto delle proprie possibilità. Punto. La colpa? Dei giocatori (comè possibile che gli Europei di settembre abbiano trasformato Nicevic in un giocatore da ospizio?) in primis. Nessuno infatti (escludendo magari il solo neo-sospeso Neal) sta rendendo come potrebbe. Ma come non puntare il dito anche su chi ha fatto le scelte (era così difficile vedere che Hackett non è un playmaker?), cioè la società. Ancora una volta la società.
Personalmente però credo che le maggiori colpe della dirigenza non stiano tanto nelle scelte sbagliate, nelle correzioni (altrettanto errate) in corsa, quanto in una generale condotta autolesionistica. Il cambio di coach ne è solo lesempio più lampante: lepilogo di un periodo fatto di acquisti fatti, acquisti solo promessi, voci di esonero del coach, ed infine esonero vero e proprio. Con che risultato? Trasformare in un piccolo grande dramma una situazione che al più (e col senno di poi) era difficile. Repesa (che magari non avrà colpe, ma di fatto con lui tutto è peggiorato) da tempo lamenta il fatto che cè bisogno di ritrovare sicurezza, perché la squadra manca di fiducia. Bene, chi (e intendo la società) è causa dei propri mali