Se 6 o 7 anni fa ci avessero detto che avremmo intervistato l’allenatore vittorioso di 3 scudetti e in piena corsa per il quarto, due coppe Italia, capace di partecipare anche ad una Final Four di Eurolega avremmo pensato di dover discorrere di questi argomenti con Ettore Messina, forse Sergio Scariolo, ma mai avremmo pensato che l’eterno aiuto-coach della Mens Sana sarebbe diventato in pochi anni uno degli allenatori più vincenti della storia del basket italiano e, contemporaneamente, il CT della Nazionale. Ed invece eccoci qua con Simone Pianigiani che, dopo aver vinto tutto quello che era possibile vincere a livello giovanile, e dopo tanti anni di gavetta all’ombra dei migliori allenatori italiani, è diventato uno dei principali coach a livello europeo.
Abbiamo chiesto al “profeta in patria” a quale dei grandi allenatori coi quali ha lavorato (Dal Monte, Ataman, Recalcati, Bianchini, Frates, Rinaldi e chi più ne ha più ne metta) ritiene di assomigliare di più, Simone ci ha risposto così:
“Il nostro è un lavoro che per definizione prevede il furto di idee un po da tutti e non solo dagli allenatori con cui hai lavorato. Però ognuno poi in questo mestiere non può che essere soltanto se stesso ed avere una sola via, perché nel chiuso di uno spogliatoio e nella proposta ai giocatori o allambiente non si può copiare qualcun altro o bluffare.”
Hai qualche rimpianto per un’Eurolega che è finita un po’ troppo presto per la Montepaschi?
“Nessun rimpianto, perché la nostra Eurolega è stata solida ed importante al pari degli altri anni, ed anzi, già il fatto di aver vinto molte partite con assenze ed infortuni importanti ed essere stati avanti sette quarti su otto con il Real o a lungo contro il Maccabi testimonia la bontà di ciò che è stato fatto. Non abbiamo mai perso in casa e quei dettagli che dici, a volte possono girare a favore e a volte no, ma questa è una squadra che ancora una volta ha dato tutto e ha messo in campo tutte le sue possibilità e lEuropa questo lo riconosce in pieno.”
Hai dei timori nell’affrontare il delicatissimo doppio incarico? In Nazionale quanto speri di poter contare sui 3 NBA?
“E normale che serva energia mentale e ne sono perfettamente consapevole, ma questo è possibile perché posso contare su due staff di assoluto valore come è giusto che sia a questo livello, perchè ormai il mestiere dellallenatore è sempre più un lavoro di squadra.
Sui tre giocatori doltre oceano ne sapremo qualcosa in più soltanto quando sarà finita la stagione Nba.”
Quale credi che sarà la squadra che più di altre potrà contrastare la Mens Sana per la vittoria del suo quinto scudetto della storia? Credi che sarà utile un po’ di turn-over tanto di moda nel calcio?
“Il nostro è un campionato equilibrato e non ho idea di chi sarà lavversaria più dura nei playoff. Per me sicuramente sarà sempre quella che dovremo affrontare. Nessuna scoria dopo la sconfitta di Roma, perché la squadra è consapevole e lo è sempre stata, che si può perdere anche ben più di una partita, conoscendo perfettamente il valore degli avversari.
La risposta sullutilizzo dei giocatori da ora in avanti, è già nella domanda, perché se uno è infortunato riposa sicuramente, se non lo è giocherà come ha sempre fatto.”
Permettici una provocazione: non sarebbe stato meglio risparmiare alcuni senatori in partite stravinte per trovarli poi più freschi nel momento topico soprattutto dell’Eurolega?
“Questultima considerazione, perdonami, ma mi sembra una cagata pazzesca visto il minutaggio dei giocatori (leggere i minuti di Mc Intyre nel suo primo anno a Siena e quelli di questanno), anzi i giocatori hanno dovuto fare uno sforzo importante nel perdere talvolta il ritmo partita a favore di una grande distribuzione del minutaggio. Sono gli infortuni di giocatori chiave a pesare e quelli non sono preventivabili.”
Un’anticipazione sul tuo futuro? Come ti vedi dopo la fine del rapporto, che prima o poi avverrà, con Siena?
“Il mio contratto con Siena è diciamo così open. Sarò sicuramente qui per linizio del nuovo ciclo, tutto il resto lo valuteremo, in un futuro che non sarà domani, insieme al Presidente come sempre è stato.”
Ringraziamo Simone per la sua disponibilità e franchezza e gli auguriamo il meglio del meglio in Italia e in Europa.