FERRARA Il match che vale mezza salvezza lo vince una quasi perfetta ScavoSpar che espugna con bella autorità il palasegest dove tutti si chiedono cosa ci stia a fare la squadra pesarese nei bassifondi della classifica. Già, perché la prestazione offerta dai giocatori di Dalmonte è di alto livello, con poche sbavature e un piglio autoritario proprio di una grande squadra. E non poteva certo essere una Carife dimessa e molle in difesa a fare suo un confronto di importanza vitale: quando viene a mancare lapporto di punti dei due esterni americani Jackson e Grundy, della coppia di lunghi comunitaria Nnamaka-Schultze e del play-guardia Sangarè, un oggetto misterioso che vaga per il campo, conquistare due punti diventa un puro miraggio. Nonostante un Sharrod Ford da 34 di valutazione.
Partita intensa, la palla scotta, la tensione è palese, Ferrara ha un buon impatto (7-3), ma Pesaro cè, eccome, al 4 mette il turbo e piazza un uppercut da 13 a 0 che fa tanto male: 10-21, ScavoSpar con percentuali da sballo e difesa ferrarese in vacanza anticipata, tanto da andare al primo mini riposo con un fardello impensabile in soli 10 minuti, 16-28.
Reagisce la Carife con Grundy che trascina i compagni, Pesaro molla per un po la preda che con un parziale di 13-2 si riporta a ridosso sul 36-38. Il palasegest si infiamma e ci crede, i giocatori di Valli no, e con un quintetto troppo basso (Nnamaka su Williams!) non riescono a contenere la reazione dei pesaresi che distribuiscono palloni e punti col bilancino del farmacista, così al riposo il tabellone segna 37-45.
Alla ripresa Ferrara rimette fuori la testa (anche se è ancora penosa dalla lunetta), 43-47, ma ci pensa un chirurgico Sakota a ricacciarle negli inferi, complice il fatto che nessuno, Jackson in primis, riesce a contenerlo nella sua specialità, il tiro dallarco.
Da tempo la Carife gioca a sprazzi, ma è una soluzione che può pagare con certi avversari, non certo con Pesaro che fa della concretezza e della determinazione difensiva il trampolino di lancio verso il successo.
Solo cinque punti dividono le squadre prima del rush finale, Spinelli (grande prestazione offensiva la sua, tutto cuore e intensità) e una tripla da 8 metri di Farabello riaccendono le speranze dei ferraresi (62-64), ma sarà lultimo sussulto, perché la ScavoSpar continua imperterrita a macinare il suo gioco ed approfitta di qualche scelta discutibile di coach Valli che abbassa ancora la squadra, ormai con la bandiera bianca alzata.
Sfumato il sorpasso su Pesaro, la matematica consente ancora a Ferrara di sperare, con cinque partite di cui tre fuori (Cantù, Treviso e Biella) e due in casa (Montegranaro e Caserta). Non è un gran calendario, cè chi sta peggio (Cremona), ma i due punti mancati contro Pesaro, e il modo con cui sono stati persi, indicano la Carife come candidata numero uno a far compagnia a Napoli in Lega2. E questa eventuale retrocessione coinciderebbe con la fine del basket professionistico a Ferrara, perché il presidente Mascellani da tempo dichiara che lui una Lega2 proprio non intende disputarla. Probabile quindi che venda i diritti e si rimetta in tasca una parte dei tanti soldi spesi nel disperato tentativo di rafforzare la squadra dopo un inizio di stagione disastroso.
Sala stampa
Giorgio Valli: Questa sconfitta è da attribuire a due motivi: la netta superiorità di Pesaro e la troppa tensione per noi che ha caratterizzato la vigilia di un confronto così importante. La mia squadra si è battuta, due volte ci siamo avvicinati, 21 palloni recuperati sono il segnale che si è lottato, ma quando si rincorre sempre il sorpasso diventa sempre più difficile. Però sia chiaro, questo non è un de profundis, ci sono ancora cinque partite che giocheremo con il massimo impegno, noi non molliamo, e vogliamo ripartire da cantù. Mi dispiace per dirigenza e pubblico, tutta la squadra, ed io per primo, ha responsabilità per questa grave battuta darresto.
Luca Dalmonte: I ragazzi di Pesaro, che non mi piace definire i miei giocatori, hanno disputato una gara difficile con la giusta concentrazione e con una presenza mentale importante in tutte le situazioni critiche, senza forzature, con buona scelta dei tiri e una grande difesa. Non era facile perché la partita aveva un valore particolare, ma abbiamo fatto le scelte giuste.
Durissime le parole del presidente ferrarese Roberto Mascellani: Visto che Valli non ha avuto il coraggio di farlo, chiedo io scusa al pubblico per la prova vergognosa della squadra e della sue gestione nel complesso. Lallenatore dice che si possono ancora vincere quattro partite su cinque? Bene, lo sfido a centrare questo obiettivo, il problema ora è tutto suo, vedremo se riuscirà a mantenere gli impegni presi.
Riccardo Comastri
tabellini
[url=http://195.56.77.210/game/64072.html]http://195.56.77.210/game/64072.html[/url]