Prima dellinizio dellEuolega 2009-2010 probabilmente nemmeno il più sfegatato tra i 20.000 sfegatati abituè della Pionir Arena avrebbe scommesso un dinaro sulla conquista delle Final Four di Parigi da parte del Partizan. Eppure
Eppure i ragazzi di Vujosevic ce lhanno fatta, scrivendo probabilmente la pagina più importante della storia di questo glorioso club, successiva allultima Coppa dei Campioni sollevata da Djordjevic e Danilovic (1992). Ai nastri di partenza, il Partizan, reduce da una brillante Eurolega 08/09, presentava magari una squadra più esperta rispetto ai roster da asilo (in perfetta tradizione slava) delle stagioni precedenti, ma, ovvio, non si candidava certo per uno dei primi 4 posti. E lavvio della stagione continentale è stato assolutamente negativo: netta sconfitta in casa contro Malaga ed appena un successo (stentato, contro la derelitta Entente Orleanaise) nelle prime 4 partite. Da lì, il rendimento dei serbi è cresciuto e sono maturate 3 vittorie consecutive contro le squadre più rappresentative del girone (Olympiacos, Efes Pilsen e ancora Malaga). Il netto successo contro il Lietuvos Rytas ha infine regalato al Partizan la qualificazione alle Top Sixteeen.
Ed è qui che inizia la vera favola. I successi impronosticabili nelle prime due partite (contro Panathinaikos, addirittura ad Atene, e Barcellona) hanno di fatto proiettato i bianconeri a giocarsi la qualificazione, poi centrata anche grazie alle disavventure dei biancoverdi ateniesi.
Infine, il capolavoro. Nei playoff contro il Maccabi, i ragazzi di Vujosevic, elevando ulteriormente il proprio rendimento (8 punti in più di media segnati ed il 41% dallarco, tanto per dare qualche numero), hanno vinto la serie facendo il colpaccio in Israele in Gara 1. Poi, sullonda di tanto entusiasmo, chi avrebbe mai potuto espugnare la Pionir Arena?
Detto questo, okay, viste le atre due semifinaliste, lOlympiacos non potrà certo dirsi scontento di affrontare i belgradesi in semifinale il prossimo 7 maggio. Ma il Partizan, reduce da fondamentali vittorie esterne in questa stagione, non può essere sottovalutato. La stella della squadra è naturalmente [b] Aleks Maric[/b]: pivot, primo per valutazione (20.8) e per falli subiti in Eurolega, che viaggia a 14,4 punti e 8,6 rimbalzi. Il punto di riferimento degli esterni è invece [b] Bo McCalebb[/b]: terzo nei recuperi (1,9), segna 13.1 punti di media e distribuisce 3,3 assist. Da tenere docchio anche [b] Lawrence Roberts [/b] (8,9 punti e 7,4 rimbalzi), che forma con Maric la coppia di rimbalzisti migliori di Eurolega, [b], Dusan Kecman [/b] (9,3 punti, con il 43.1% dallarco) e [b] Vesely[/b] (8 punti di media in 23 ad appena ventanni).
Comunque vada, complimenti!