[b]Lottomatica Virtus Roma – Cimberio Varese 64-71[/b]
ROMA – Una Lottomatica Virtus Roma da lettino psichiatrico.
Dopo aver penato per ben due lunghi mesi prima di rivedere una vittoria in trasferta, avvenuta a Teramo sei giorni fa tra gli “evviva” ed i “peana” di tutto l’ambiente, questa sera nellinconsueto anticipo serale di sabato per la piazza capitolina ed atta a facilitare ai tifosi romani la visione dell’atteso derby calcistico Lazio-Roma, perde e nettamente in casa contro Varese contro ogni pronostico, infrangendo contemporaneamente limbattibilità casalinga della gestione Boniciolli, e getta letteralmente allortiche il vantaggio in classifica che la Lega, annullando tutte le gare di Napoli-Rieti, le aveva di fatto regalato avendo la Virtus giocato solo una gara con la sciagurata truppa del Presidente Papalia a dispetto ad esempio di Avellino, Cantù ed altre che ne avevano già disputate due.
Un passo falso molto pesante per le aspirazioni di una squadra che stenta sempre a spiccare il volo decisivo verso i lidi caldi delle posizioni di alta classifica.
Una sconfitta che mostra la solita faccia peggiore dei romani che annaspano sin dalle prime battute, vanno molli in campo come un pomodoro fradicio, falliscono tiri aperti, facili e ben costruiti dalla distanza per tutta la gara e non riescono a cavare fuori il fatidico ragno dal più fatidico dei buchi contro una Varese esperta, decisa, attenta a non mollare un attimo e brava a capire che il colpaccio si poteva e si doveva fare contro questa Virtus, distratta e sciatta.
Male, sottotono troppi ragazzi in casacca giallorossa questa sera.
Giachetti (13 punti ma molte strane incertezze stasera, incredibili i due liberi decisivi nei secondi finali mandati alle ortiche da parte di uno che ha il 90% a stagione in corso), e Vitali (non pervenuto alla casella punti all’attivo!), non hanno trovato i nervi ed il cuore per portare la nave al sicuro dalle ondate varesine dell’intramontabile Jack Galanda (monumentale, straordinario per intensità e cattiveria).
Jaaber si è acceso troppo tardi, Gigli a tratti, malissimo da fuori Dragicevic e Datome con uno “zero” spaccato al tiro pesante, troppo inconstante Crosariol. L’unico a salvarsi Kennedy Winston, 18 punti e 23 di valutazione con un bel 5/6 da due ma con un orribile 1/5 da 3.
Ma al tirar delle somme, se proprio Roma tira da 3 con un orripilante 2/20 c’è poco da dire, tutti i discorsi sono forse sterili. Ed è perciò corretto sottolineare come Stefano Pillastrini abbia interpretato al meglio la sfida cangiando difese spesso, mettendo pressione invitando, sfidando quasi al tiro da fuori e la Virtus c’è cascata in pieno. Solo nell’ultimo quarto, tardivamente la Capitale andava con maggiore frequenza sotto canestro mettendo il naso avanti dopo un lungo inseguimento ma in quel mentre veniva fuori la classe e l’esperienza di Randy Childress, sagace nel condurre i suoi compagni ad una vittoria fondamentale per il campionato dei lombardi.
Ma non bisogna dimenticare l’applicazione di Gergati, messo subito in [i]startint’ five[/i] a dirigere le operazioni con Childress; la durezza e la consistenza di un ottimo Marco Tusek e di Ron Slay, la praticità di un chirurgico Michel Morandais ma, ripetiamo, [i]standing ovation[/i] per Giacomo Galanda: roccioso, fermo, “cattivo” e con una mano da docile pianista nei momenti topici, il migliore dei suoi assieme a Jobey Thomas, decisivo nell’ultimo quarto con i canestri decisivi dalla lunetta e da fuori.
Grandi complimenti perciò ai lombardi, capaci d’inceppare una squadra che con Boniciolli aveva messo sotto al Palalottomatica tutti, Siena compresa, e che tre giorni fa aveva rifilato ben 125 punti all’Efes Pilsen in amichevole.
Ecco, probabilmente la Virtus non riesce a gestire mentalmente lo sforzo che la vede così altalenante emotivamente nei momenti topici della stagione, con davanti squadre potenzialmente inferiori sulla carta ed a nulla vale l’assenza di Hutson, la si sapeva, od il totale non utilizzo di De La Fuente in post-basso, questa squadra non può tirare così male dal campo, diciamolo senza incertezza.
L’unica nota lieta la buona difesa ma non basta a placare la rabbia dei suoi tifosi, accorsi speranzosi al Palalottomatica ed andati via stizziti più che mai mentre Varese festeggiava e con pieno merito.
Sempre avanti nel punteggio, sempre in controllo della gara, sempre concentrata nel cercare la palla giusta al momento e nelle mani giuste per il tiro giusto.
Rarissimi i passaggi a vuoto, un’intensità mai fortissima ma costante nell’arco dei 40 minuti, sufficiente a mandare fuori giri la Virtus.
Cronaca.
Senza Hutson come da previsione in abiti civili in panca, Roma sceglie Giachetti e Jaaber assieme a Crosariol, Dragicevic e Datome, a sorpresa Gergati affianca Childress in regia sponda Varese.
Roma parte in modo abbastanza agghiacciante, 0/3 da 3 (due errori di Datome ed uno di Jaaber), e due palle perse nei primi 6 possessi mentre Varese ne perde appena una e capitalizza con lex-Tusek e Morandais. Varese è più in partita, è più viva che mai perché sa che tanto ha poco o nulla da perdere secondo pronostico e va 2-7 al 4° minuto grazie a Slay che ribadisce a rimbalzo.
LUrbe non difende male, il piano è sfiancare Professor Childress con Giachetti che lo bracca asfissiandolo, ma quel che cerca di costruire in difesa Roma lo disfa in attacco.
La Cimberio mostra i gomiti, fa il 4^ fallo di squadra al 6° sul 7-9, e passa a zona inducendo Crosariol allerrore da sotto collassandogli con Galanda e Tusek e non si ferma.
Roma sbaglia troppo dal campo grossolanamente e per i ragazzi di Pillastrini è una manna, non si fanno pregare, break di 0-9 in tre minuti e Varese conduce di 9 punti allottavo sul 7-16.
Male Roma, entra Vitali per Giachetti ma al tiro si fa molta fatica, poca convinzione e precisione: un dato da far riflettere e che su azione, all8°, Roma ha segnato una sola volta e perlopiù in contropiede!
Per fortuna di Roma però Varese è molto fallosa e grazie alla lunetta lUrbe resta in partita ma la Cimberio ha in attacco uno strepitoso Jack Galanda che come Re Mida tramuta in punti ogni tiro: 2/2 da 3 ed un canestro in fade away, Varese scappa ancora ma Roma rintuzza con Winston e Dragicevic, si chiude sul 15-21 per gli ospiti.
Secondo quarto, Roma parte più aggressiva con il primo fallo di Vitali dopo appena 6 secondi di gioco. Prima tripla di Winston dopo 6 tentativi al 11°, 18-23, e sale di colpi in difesa cercando di stringere su Slay che appare il più ispirato assieme a Galanda.
Boniciolli cerca di confondere le carte, Winston porta palla mentre Pillastrini alterna difesa ad uomo con una due-tre molto stretta sfidando da fuori gli avversari. Crosariol in attacco fa pochino ma mette la terza stoppata della serata (saranno ben 5 alla fine), contro Slay a caccia di guai nel cuore della vernice ma colleziona uninguardabile 0/3 da sotto.
E Varese gioca con la bava alla bocca, lotta e corra, spinge e picchia mentre la Virtus pensa ancora forse ai 125 punti rifilati allEFES nellamichevole in settimana.
Errori al tiro, ferro varesini sverniciati e Varese ritorna al +9 al 16°, 20-29 su bel canestro di Thomas e vola al massimo vantaggio sempre con Thomas che capitalizza una palla recuperata da Galanda su Jaaber impallinato grazie allaiuto di Childress: 20-32, +12 al 17°.
Time-out di Boniciolli, è una Virtus decisamente brutta, subisce la difesa biancorossa e non reagisce con lucidità alle trappole che Pillastrini ed i suoi piazzano su per il campo. Giachetti vaga per il campo ma senza molto costrutto e Varese vola a +13 con Martinoni, 22-35. Pillastrini insiste a mettere in difficoltà lattacco romano, ora zone-press per rallentare lefficacia della manovra capitolina. E la serata sembra anche stregata se Giachetti da 3 viene subito punita da Gergati con altrettanta tripla.
Varese domina anche se non appare impenetrabile, è Roma che tira come peggio non potrebbe. Ed a testimoneare quanto, Jaaber siscrive a referto solo al 19° su imbeccata di Winston che mostra segni di reattività in difesa strappando la palla a Martinoni. Così Roma tampona, 29-38 al 19° eppoi Giachetti dalla lunetta, 31-38 allintervallo lungo.
Terzo quarto e Roma attacca male come allinizio dei due quarti precedenti: Crosariol tira male, ma così male che il pubblico sinfuria e Winston, che recupera palla, non saccorge che ha solo 4 secondi per tirare e sparacchia: Gergati ringrazia e punisce in contropiede, 31-40 al 21°.
Il lungo milanese si rifà poco dopo ma Roma continua a sparare a salve con spazio da 3 mentre Varese perde due palle nei primi due attacchi.
Gigli riporta sotto lUrbe, -5 al 23°, 35-40. Adesso Crosariol sembra rinfrancato, due schiacciate che rispondono alla tripla di Tusek, 37-45 al 24°. Jaaber però non brilla, e senza Hutson e di fatto senza lui Roma in attacco perde parecchio. Transizione di Winston dopo secondo errore di Gergati, 41-45. La difesa di Roma continua a fare un discreto lavoro, è Varese che però mitraglia anche con Childress da distanza siderale, 41-48 al 25°.
Jaaber sbaglia ancora da dentro la vernice contro la zona, lennesima di Pillastrini, e Varese punisce fredda ed implacabile con Thomas da sotto, di nuovo a +9 al 27°, 41-50. Boniciolli chiama tempo, Winston aveva da poco sparacchiato da 3 ricolpendo il ferro esterno del canestro varesino. Male in attacco Roma, troppa improvvisazione mentre Varese sale a +10 con Slay dalla linea della carità. Pari sorte per Dragicevic, 43-51 al 28° e subito dopo per Crosariol, asfaltato da Galanda nel tentativo di bloccarlo, bissa, 45-51.
La zona di Roma sembra creare disagi a Varese, due tiri sbagliati ma extra-possessi per i biancorossi. Ringhia però Vitali che recupera bene su Galanda in crisi sul palleggio, time-out per Pillastrini, Varese teme londata. Altro errore da 3 di Datome, imitato poi da Thomas, Jaaber ringrazia e schiaccia per il 47-51 al 30°, procurandosi poi due liberi che portano Roma al -2, 49-51, contro parziale di 7-0.
No, Varese è in confusione adesso quando attacca, Cotani non tocca nemmeno il ferro tirando sulla pressione di Datome ma Vitali spreca sullultima palla, Roma suda e recupera, si chiude sul 49-51.
Rientra Giachetti che perde subito la palla alla prima azione dellultimo quarto. Ma Jaaber ha rotto gli indugi segna con un coast-to-coast pareggiando. Galanda riporta avanti i suoi, ad uomo Roma ha perso lattimo ed il Grande Jack la punisce subito. Zona di Varese, Giachetti però ripareggia, 53-53 al 33°.
Ora si viaggia sul filo dellequilibrio, palloni sporcati, tuffi alla Dibiasi sul legno, ogni contatto una scintilla ! E Jaaber finalmente sigla il sorpasso, 55-53 ma Morandais va di tripla e riporta su Varese.
E chiaro che i lombardi non si avvicinano nemmeno al pitturato, è la buonissima vena da 3 che li tiene ancora vivi e vegeti. Roma pasticcia, come sempre, ma è ora più lucida, cerca le penetrazioni e si vedono le crepe della difesa varesina. Winston, dalla lunetta, Roma di nuovo avanti 57-56 al 35° ma di nuovo da 3 viene punita da Tusek. La tensione adesso è alta, Childress riprova da 3 ma a salve come fa Jaaber, stavolta colpevolmente, con parecchio spazio. Galanda no, non fallisce con spazio da 3, Varese a +5 al 36°. Varese ritorna a uomo, mentre Roma torna a zona e disinnesca la solita tripla di Morandais che va fuori.
Roma aumenta la pressione e Jaaber strappa la palla e porta Roma a -2, al 38°, 60-62. Thomas segna e Gigli risponde, 62-64 al 39° mentre Morandais fa il quinto fallo in attacco, Pillastrini chiama time-out prima di un possesso importantissimo per lUrbe ad 136 dalla fine. Giachetti si procura letteralmente due liberi su uningenuità di Galanda, sbaglia tutti e due, tensione in casa romana alle stelle!
Possesso cardine a Varese, 108 alla fine: Thomas si procura due liberi con Gigli che commette il quarto fallo che invece segna, 62-66 per i biancorossi. Giachetti si rimette in proprio, altri due liberi a 5088, due liberi a segno adesso, 64-66 ma Thomas penetra abilmente sulla linea di fondo e regala ancora 4 punti di vantaggio. Gigli sbaglia incredibilmente da sotto e Varese vola felice a casa, 64-71 dopo i liberi di Childress e Gergati.
[b]Sala Stampa[/b]
[b]Pillastrini[/b]
Una vittoria insperata, abbiamo faticato ma siamo contentissimi, abbiamo sempre messo grossa difficoltà a Roma, siamo stati aggressivi al punto giusto. Oggi siamo stati bravi invece che nel recente passato a far girare bene la palla ed a cercare bene un tiro piazzato da 3 e le percentuali ne han beneficiato. Sono contento per la prova di Jobey Thomas che ci ha levato le castagne dal fuoco alla fine della gara come anche Cotani e Gergati che si son sacrificati in difesa. La vittoria arride spesso anche a chi gioca meno sotto la luce dei riflettori, un applauso va anche e soprattutto a loro questa sera. Roma è vero che ha sbagliato molto da 3 ma erano con spazio e spesso in ritmo, non avevamo mica pensato di farli tirare Noi così da fuori.
Certo se fosse entrata qualche bomba in più sarebbe stata più difficile. Siamo sempre pronti a lottare per la salvezza e credo che ancora non sia ancora finita, dobbiamo lottare per salvarci e dobbiamo crederci come oggi, abbiamo avuto però oggettivamente molte difficoltà, la schiena di Slay, i due punti di penalizzazione ma questo è il passato, oggi sono anche contento per come abbiamo lottato. Devo imparare a gestire laggressività dei miei ragazzi in settimana, perché a volte ci sono stati problemi fisici con relativi scompensi durante la partita.
Un applauso a tutti i Ragazzi, barvi !!
[b]Boniciolli[/b]
Ero convinto che la sconfitta in casa prima o poi sarebbe arrivata e mi dispiace il come, lo dicevo ai miei assistenti a fine gara. Però Vi dico che solo a fine stagione tireremo una riga e mi auguro che questa partita sia uno spartiacque posiitvo. Contro lEFES in settimana abbiamo tirato col 53%, con Siena con il 72%, è un problema di testa se questa sera abbiamo fallito così da fuori.
Varese ci ha facilitato facendoci tirare bene da fuori ma noi abbiamo tirato male, anche dalla linea dei liberi con Iacopo che di solito non sbaglia mai i liberi. Ma preferisco perderla questa gara e non rubacchiarla perché dobbiamo capire ancora che le gare vanno affrontate con determinazione.
Ed aldilà della rabbia che nutro adesso, sentivo che forse qualcuno dei miei stasera pensarva che avremmo vinto comunque, e non si può essere così presupponenti ed approssimativi. Noi oggi siamo stati presupponenti ed approssimativi. Contro di loro, maturi e con grande esperienza, siamo mancati, siamo caduti in modo pesante e mi auguro che questa sconfitta faccia riflettere i ragazzi su come si approcciano al loro lavoro. Ieri abbiamo fatto un allenamento incredibile per positività, mi fa rabbia ma non mi preoccupa questo sì, e mi aspettavo più determinazione e cattiveria.
In difesa abbiamo retto molto bene, loro vincono quando segnano 90 punti in trasferta, noi li abbiamo costretti a soli 71 punti.
La mente non va lasciata sfiatare, questi ragazzi sono professionisti, devono sempre essere al meglio della loro possibilità fisiche e mentali, quasi come i TOP GUN.
Mi fa arrabbiare anche perché sappiamo cosa fare e non lo facciamo, viviamo di sistema e difesa, difesa e sistema. Siamo partiti male, il primo quarto siamo stati molli, era il quarto più importante oggi invece che lultimo come spesso capita ed invece non lo abbiamo messo in pratica, così abbiamo perso convinzione e fiducia.
Ma ripeto, spero, ed è un auspicio, che dopo questa sconfitta se ne faccia tesoro e capire perché abbiamo perso oggi e ribadisco che questa gara deve essere propedeutica alla crescita del gruppo. Stare sempre sul pezzo, essere presenti a noi stessi, ed il pubblico oggi è stato splendido.
Vedete, fare sport a questi livelli è un massacro mentale incredibile e lo si costruisce giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, anno dopo anno e non è facile. Stiamo cercando di farlo ma ci vuole tempo. Non abbiamo leadership ed è il gruppo che deve essere leader, lo deve essere il sistema. Paradossalmente è proprio Hutson che in certe situazioni, con Gigli, può farlo ma ripeto è il nostro sistema che deve farci uscire dalle secche.
Dopo i due punti presi con Siena avevo detto che lo avremmo visto alla fine il valore di quella vittoria, lo confermo e vedremo anche questa sconfitta quanto sarà servita alla fine. E non è un caso che facciamo grandi cose quando partiamo da sfavoriti come contro lEFES e Siena . E Ritengo che siamo all70% del nostro cammino dopo il duro lavoro che abbiamo fatto. E penso che possiamo anche vincere lo scudetto, perché quando capiremo cosa siamo e come dobbiamo farlo possiamo fare grandi cose.
Capisco ma non giustifico quanto accaduto questa sera. Noi dobbiamo sempre dare il massimo, ogni minuto, ogni gara, ogni attimo che viviamo. Ed applaudo il Presidente che ha scelto la strada più difficile per costruire qualcosa. Il Presidente è stato molto carino, è venuto a confortarmi a fine gara e la cosa non può che farmi piacere
[b]Lottomatica Roma – Cimberio Varese 64-71[/b]
[b]Parziali[/b]
(15-21; 31-38; 49-51; 64-71)
[b]Progressione[/b]
(15-21; 16-17; 18-13; 15-20)
[url=http://195.56.77.210/game/64085.html]Tabellini[/url]
[b]MVP Roma[/b]
Ken Winston fa pentole e coperchi questa sera. Difende anche bene, segna ma sbaglia troppo anche a lui da 3 e compartecipando quindi alla prima sconfitta casalinga della gestione Boniciolli.
[b]MVP Varese[/b]
Jack Galanda. Compare sul tabellino un 17 di valutazione, 18 per un ottimo Marco Tusek che segna 12 punti invece dei 15 dell’ex Capitano Azzurro ma la classe, il comandare i suoi assieme ad un altro ottimo Childress lo fa preferire anche ad un positivo e preciso Jobey Thomas.
[b]WVP Roma[/b]
Ancora Datome. Sbaglia tutto da 3, segna un solo canestro in penetrazione e con una facilità quasi irrisoria e fa rabbia pensare che lo potrebbe fare molto più spesso e non accontentarsi sempre dal tiro che quando non va, non va.
[b]WVP Varese[/b]
Nessuno in particolare, la squadra di Pillastrini ha giocato da par suo molto ma molto bene.
Fabrizio Noto/FRED