Tutto in regola per le teste di serie del tabellone della Eastern Conference, che confermano in gara 2 l’importanza del fattore campo portandosi tutte sul 2-0.
Cleveland – Chicago 2-0
Meno facile del previsto la seconda gara della serie per i Cavs, sempre sul parquet amico della Quicken Loans Arena. Nonostante un mostruoso James (40 punti, 8 rimbalzi, 8 assist) Cleveland fatica fino all’ultimo quarto per aver ragione dei Bulls. Essenziale l’apporto della “Second unit” con Moon (12 punti), Varejao (7+5) e West (7 punti e 5 assist) per andare sul 2-0 e trasferirsi come da programma allo United Center per gara 3 e 4.
Chicago riduce la rotazione a 8 soli giocatori e fa tremare Cleveland grazie ai 25 punti+13 rimbalzi di un attivissimo – anche come dichiarazioni alla stampa – Joakim Noah e ai soliti Rose (23 e 8 assist) e Luol Deng, autore di 20 punti e una grande prova difensiva che deve far sperare i fans dei Bulls in vista dei match casalinghi.
Orlando – Charlotte 2-0
Bobcats mai in partita e anzi partiti col piede sbagliato in gara 2 (soli 3 punti a referto a 2 minuti dallo scadere del primo quarto) e troppe palle perse (21) per pensare di strappare una W in casa dei Magic.
Carter con 19 punti è il miglior marcatore di Orlando, guarda caso in una gara abbastanza scontata: saranno le prossime gare in trasferta a dare qualche risposta in più sull’effettiva consistenza nei playoffs dell’ex-Vincredible. Jameer Nelson non riesce a ripetere la prova di gara 1, ma alimenta comunque col suo ritmo l’attacco dei Magic, soprattutto in fase di transizione, dove la point-guard da St. Joseph’s sa pescare i compagni liberi, ovviamente sul perimetro.
Howard premiato a inizio serata col trofeo di “Difensore dell’Anno” riscatta gara 1 con 15 punti e 9 rimbalzi (ma anche 5/12 dalla lunetta). Coach Van Gundy lo tiene in campo per soli 28 minuti: a gara ormai decisa giusto farlo riposare per le trasferte in North Carolina, con gara 3 “schedulata” per Sabato pomeriggio.
Atlanta – Milwaukee 2-0
Anche Milwaukee ha bisogno della sua panchina, stavolta per cercare una vittoria esterna che possa girare a suo favore la serie. Ottime in quest’ottica le prestazioni di Ilyasova e Stackhouse (rispettivamente 13 e 15 punti), ma dello starting-five si salva solo Salmons (21 punti, ma 0/5 da 3). Con queste premesse, in una gara comunque più combattuta rispetto alla prima partita della serie, sono gli Hawks a prendere il sopravvento grazie a un ottimo Joe Johnson, autore di 27 punti, e alle prestazioni nel “pitturato” di Josh Smith e Horford.
Atlanta sembra avere in mano la serie. Ci si aspetta una prova d’orgoglio dei Bucks sul parquet di casa, sabato sera, ma se gli Hawks dovessero strappare una vittoria la pratica potrebbe considerarsi virtualmente in archivio.
Boston – Miami 2-0
Pronosticata anche su queste pagine come la serie più combattuta del primo turno ad Est, quella tra i Celtics e gli Heat potrebbe invece portare sorprese inaspettate. Tutto in mano a Miami che di certo non potrà permettersi di ri-giocare una partita come la seconda disputata al TD Garden, rischiando altrimenti di venir spazzata via da dei Celtics che pur privi di Garnett non perdono mai il controllo della gara.
A sostituire K.G. ci pensa “Big Baby” Davis (23 punti, 8 rimbalzi e il 50% dal campo) con Ray Allen (25 punti, 7/9 da 3) che nel 3° quarto infila una serie di triple mortifere per la difesa di Miami, dandole il colpo del K.O.
A Miami non può certo bastare il solito Wade (29 punti), per la verità un po’ in ombra nei momenti chiave di gara 2, ma sicuramente determinato a vendere cara la pelle domani sera, quando la serie si trasferirà in Florida per gara 3 e 4.
Andrea Pontremoli