Umberto Vezzosi, responsabile del settore giovanile della Virtus Siena, cosa pensa della tanto vociferata norma, già approvata dal Consiglio Federale della Fip, che a quanto pare bloccherà il trasferimento di atleti fuori regione fino alla categoria Under 15 compresa?
«Penso che sia stata una decisione troppo affrettata e che non fa il bene di nessuno. Spero proprio che la Fip riprenda in mano questo provvedimento perché così facendo si tarpa le ali a tanti giocatori. Non è un problema solo delle società che reclutano, ad esempio da noi alla Virtus ogni anno si propongo società che ci chiedono di poter prendere dei loro giocatori per dargli uno sviluppo fisico e tecnico che nelle proprie società non potrebbero avere. Credo che se il problema sia quello che i Comitati Regionali vogliono poter andare al Trofeo delle Regioni con una squadra forte si possa vagliare altre soluzioni, come anticipare di un anno la manifestazioni oppure far partecipare i ragazzi nelle regioni di nascita a prescindere da dove giochino. Ma resta il fatto che qui mi sembra si stia facendo della politica e non della pallacanestro. Se un giocatore siciliano brilla con la maglia della Lombardia per la pallacanestro non è un male, limportante è che i giocatori si sviluppino al loro massimo e abbiano le migliori opportunità per farlo».
Questo provvedimento sembra andare ad intaccare il lavoro proprio di società abili a scoprire e sviluppare i migliori talenti proprio in età piccole
«Noi come Virtus non possiamo andare a reclutare dei giocatori Under 17 di un certo livello perché a quelletà il loro costo è già alto, non abbiamo budget che ci permette certe spese. Il nostro reclutamento a questo punto si dovrà unicamente orientare sul riscoprire giocatori che hanno avuto uno sviluppo tardivo, ma è chiaro che il bacino da cui attingere è decisamente più scarno. Mi auguro e spero che venga rivalutato davvero il tutto, anche perché tanti giocatori non sarebbero venuti fuori. Noi come Virtus saremo completamente tagliati fuori, i vari Rullo, Cutolo, Giuri, Alessandri, Imbrò, Bianconi, Rovere, Oliva non avrebbero potuto avere un tipo di esperienza che penso sia stata utile per la loro carriera. Quello che so è che tanti club sono rimasti davvero sconcertati da questa modifica del regolamento. Così facendo è chiaro che si avvantaggia solo i grandi club che possono spendere soldi per reclutare i migliori nellannata cadetti, ma a farne le spese saranno tutti gli altri ragazzi che purtroppo non potranno avere a diposizione alternative fuori regione e che probabilmente rischieranno di non essere mai scoperti e valorizzati. Inoltre la tempistica è terribile perché questa norma impedirà, ad esempio, lanno prossimo ai 1996 di cambiare regione. E le società che hanno già speso parole e accordi con genitori, ragazzi e società come saranno rimborsati di questa perdita? Come sarà giustificata questa proibizione?».
Ufficio Stampa Virtus Siena