Armani Jeans Milano – Lottomatica Roma 64-66 (21-8, 12-27, 15-18, 16-13)
Quintetti:
Lottomatica: Vitali, Jaaber, Winston, Gigli, Crosariol.
Armani Jeans: Becirovic, Mordente, Maciulis, Hall, Rocca.
Vitali consuma la vendetta dellex in una partita che priva di Hutson e Petravicius offre amplissimi sprazzi di squadre senza un lungo vero in campo. La Lottomatica vince pur con un impalpabile Jaaber una partita che evidenzia ancora una volta il debito, fisico e di rotazioni di una Milano troppo immobile a livello di mercato e decisamente poco coesa a livello di giocatori.
Roma cerca ossesivamente il post basso con Crosariol, ma snatura il suo gioco, forzando e perdendo molti palloni. Milano ringrazia con tanti canestri in campo aperto ed un parziale che dice 9-5 al primo timeout di Boniciolli, che sta quasi stretto. Il trend partita non cambia, Roma continua a coinvolgere Crosariol anche dal pick and roll centrale e Milano continua ad andare in campo aperto e salire di colpi. Questo ritmo guadagnato permette ai biancorossi di attaccare sagacemente sia la zone-press che la 1-3-1 con ben 5 punti consecutivi. Il primo quarto si chiude sul 21-8 con un eloquente 36-2 di valutazione e 15-4 a rimbalzo per Milano.
Alla ripresa si annota il ritorno di Morris Finley dopo tre mesi e mezzo. Subito 5-0 per Milano con Mancinelli e Viggiano, ma in quel momento qualcosa si inceppa, Bucchi passa inspiegabilmente a zona e viene punito da 6 punti consecutivi di Dragicevic. Roma comincia a difendere fisico e a bloccare ogni uscita dei tiratori milanesi, ma soprattutto attacca in modo decisamente più intelligente e congeniale a lei con Giachetti a tirare le fila.
Verso la fine del tempo gli arbitri perdono completamente il polso del match, bucando almeno quattro fischi palesi che fanno innervosire Bucchi ed il pubblico.
Il coach milanese si fa assestare un tecnico, arrivano due fischi compensativi, ma la squadra più lucida nello sfruttare il momento è Roma che chiude il tempo addirittura avanti con un gran canestro di Giachetti. La valutazione del secondo quarto è 37-2 a favore di Roma, che si giova delle ben 8 palle perse biancorosse e dei 14 tiri liberi tentati.
Milano dovrebbe uscire con il sangue agli occhi per la rimonta subita, ma nei primi tre possessi non tira nemmeno, subisce la difesa romana e Bucchi dopo due minuti è costretto a chiamare timeout. Roma ne approfitta relativamente, Rocca si iscrive al match con tre canestri consecutivi, intervallati da una tripla di Datome. Vitali in cabina di regia è deleterio per Roma, ma quando deve tirare piazzato è una sentenza e ne mette sei in fila. Mordente suona la carica con un recupero ed un canestro, ma la tripla di Dragicevic restituisce ossigeno a Roma, prima che Hall indovini una fortunosa tripla di tabella per chiudere il quarto.
Nel quarto periodo non si segna praticamente mai, lo spettacolo è al limite dellindecoroso e solo Datome con una bomba sblocca il risultato, ma il 6-2 pro Lottomatica dopo sei minuti parla da solo. Si arriva nei minuti finali con Roma avanti di 9 lunghezze, ma in bonus presto. Mordente con quattro liberi e il canestro di Rocca in contropiede ridanno il -5 a Milano, che accorcia ulteriormente a -3, obbligando Vitali a segnare un gran canestro dellex in isolamento contro Mordente. Becirovic fa 2-2 dalla lunetta, Winston sulla rimessa perde incredibilmente palla (forzata da un probabile fallo di Mordente) e lo stesso teramano segna il canestro del -1. Winston fa 2-2 e restituisce il + 3 a Roma, lo stesso fa Becirovic, mentre De la Fuente fa 1-2 dando lultima chance a Milano. Mordente si fa tutto il campo, non ha il tiro, quindi prova lo scarico ma Gigli defletta da buon cornerback e Roma se ne va dal Forum con una grande vittoria, soprattutto alla luce del pessimo inizio di partita.
Play of the game: la reazione di Roma, in trasferta dopo un disastroso inizio è la nota più positiva della partita… e abbiamo detto tutto …
Quotes:
Boniciolli: in queste situazioni si dice che è stata una partita da playoffs, ma io non sono daccordo, è stata una partita brutta per tanti motivi. Milano è menomata fortemente nel roster, noi abbiamo appreso poco prima del match che Hutson si è di nuovo sentito male e non poteva essere della partita. Senza la dimensione interna di Hutson anche la nostra perimetralità ne risente. Abbiamo iniziato contratti, faticando molto nel prenderci le nostre responsabilità, cosa che manca a questa squadra. Nella cultura italiana la sconfitta è la peggior nemica e la vittoria è il togliersi un peso, questa è la concezione italiana che non condivido, a differenza di quelle di altri che gioiscono per la vittoria, non vivendola come un obbligo o liberazione.
Abbiamo iniziato la partita molto scarichi ma sono contento che in una situazione cosi difficile siamo riusciti a rimetterci in carreggiata con le nostre cose come difesa, contropiede e aggressività. Oggi le difficoltà struttrali di Milano ci hanno aiutato perchè loro erano a corto a livello fisico per le scarse rotazioni, ma la vittoria di oggi ha un duplice significato importante: il prestigio di una vittoria contro Milano a casa loro e il passo decisivo verso i playoffs che nel momento in cui mi sono insediato in questa squadra mi erano stati chiesti come obiettivo minimo per mantenere la licenza di eurolega. Nonostante ciò non dobbiamo accontentarci di essere arrivati qui. Senza assolutamente mancare di rispetto a nessuno, noi vogliamo vincere il titolo, quello deve essere il nostro fine e se ci riusciremo saremo bravi, altrimenti rivedremo qualche cosa a partire dalla stessa carica di capo allenatore.
Bucchi: per tre mesi abbiamo fatto fatica a giocare con Mike e Mancio insieme. Nelle ultime tre partite con il rientro di Marius avevamo potuto evitarlo, ma oggi la loro coesistenza sul campo è stata difficile, non per demeriti loro ma per la differenza di equilibrio che la presenza di Marius ci fornisce.
Quando è uscito Mason nel primo tempo abbiamo perso ritmo, ci siamo innervositi con gli arbitri ed alla fine abbiamo offerto una seconda parte di partita non buona.
Molti di noi oggi non hanno fatto canestro dal perimetro, succede, ma questo deriva dalla mancanza di un secondo lungo darea, per il quale ci siamo già attivati sul mercato.
La pista Santiago non è percorribile perchè il giocatore ha un contratto che lo lega ad una squadra portoricana, ora vediamo se il campionato greco o turco ci può fornire qualcosa con il termine della stagione.
Oggi abbiamo perso ritmo, non siamo stati abbastanza lucidi ed oltre a tutti i problemi abbiamo reintegrato anche Morris nella rotazione. Questanno abbiamo cambiato faccia spessissimo, forse i ragazzi vivono queste continue metamorfosi mettendosi molta pressione addosso, ma è chiaro che non sia un caso la buona partita di Cremona. Con Marius ritornato ad allenarsi con continuità con noi, Mike e Mancio ad alternarsi nel ruolo di quattro e una buona qualità offensiva, abbiamo fatto una delle migliori partite. Paradossalmente sarebbe più importante recuperare Marius che Morris per i nostri equilibri.
Simone Mazzola