Prima causano un incidente stradale e poi aggrediscono i carabinieri che erano intervenuti sul posto. È accaduto a Bacoli, centro balneare in provincia di Napoli, dove sono stati arrestati due giocatori professionisti di basket dellAvellino: Dee Brown, 25 anni e Chevon Troutman, 28 anni, entrambi americani ma domiciliati in Italia sono stati arrestati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. I due cestisti erano in transito su via Cuma a bordo di una Mercedes classe E quando hanno invaso la corsia dellopposto senso di marcia scontrandosi frontalmente con una Fiat Punto guidata da un cinquantenne di Bacoli e occupata dal figlio diciottenne. Dopo il violento impatto i due sono stati soccorsi e trasportati presso lospedale di Pozzuoli dove sono stati diagnosticati diversi traumi e escoriazioni giudicate guaribili in 20 giorni. Nelle fasi di rilevazioni del sinistro i due americani, alla richiesta di esibire i documenti, si sono scagliati contro i militari dellArma con calci e spintoni. Dopo una breve colluttazione durante la quale un appuntato ha riportato escoriazioni ad una gamba, sono stati fermati. In seguito è stato appurato che il conducente della Mercedes al momento dellincidente aveva un tasso alcolemico notevolmente superiore ai limiti consentiti dalla legge e per questo motivo è stato denunciato anche per guida in stato di ebrezza. I due arrestati sono stati portati dinanzi al Tribunale di Napoli per la celebrazione del processo con rito direttissimo.
IL COMUNICATO DEL CLUB
In merito alle vicende occorse la scorsa notte agli atleti Chevon Troutman e Dee Brown, la società, pur stigmatizzando il comportamento tenuto da entrambi i propri tesserati e riservandosi la possibilità di prendere provvedimenti sanzionatori nei loro confronti, intende esprimere una posizione di attesa in relazione alle eventuali conseguenze giudiziarie cui gli atleti potranno incorrere. Tutto ciò tenuto conto che, nella odierna udienza tenuta presso il Tribunale di Napoli, il giudice competente, in virtù della non chiarezza dei fatti accaduti, nessuna sentenza ha emesso, rimandando il procedimento in altra data in attesa di acclarare con certezza lo svolgersi dei fatti.