Virtus Canadian Solar Bologna vs NGC Cantù: 95-79
Parziali
(25-16; 25-18; 17-21; 28-24)
Progressione
(25-16; 50-34; 67-55; 95-79)
Startin five
Virtus Canadian Solar Bologna: Jackson, Collins, Moss, Sanikidze, Fajardo
NGC Cantù: Green, Markoishvili, Micov, Leunen, Lydeka
Arbitri: Taurino, Mattioli, Sardella
Casalecchio di Reno.
Partenza in controtendenza per gara4: infatti è la Virtus a partire col turbo sfruttando la coppia Jackson/Collins.
La Canadian Solar nel primo quarto tira col 67% da tre, l’ 83% da 2 e travolge una NGC non pronta ad un impatto così choccante. Collins, dopo gara3, pare essersi sbloccato, e, liberato dai compiti di regia, colpisce puntualmente dall’ arco. Cantù pare stanca ed in ritardo di un passo su ogni chiusura difensiva e deve ringraziare Markoishvili se il divario a fine parziale è sotto le due cifre. Unica nota stonata per i virtussini sono i 2 falli, precoci ed ingenui, di Moss e di Kangur.
Nuovo quarto, ed altri 25 punti messi in carniere dalla Virtus, con Jackson che detta un ritmo hip hop alla gara, mentre i brianzoli ballano un malinconico fado portoghese. La storia dice che le partite di play-off sono normalmente gare più lente e con percentuali più basse, ebbene questa gara4 è proprio andata in controtendenza, Bologna non ha mai giocato così in velocità, se poi si considera che ambedue le squadre tirano sopra il 50% si capisce che non sia un match normale. A metà gara i bianconeri di coach Lardo hanno un irreale 65% al tiro totale, mentre la valutazione recita 62 a 33 per la Canadian Solar.
Dopo il riposo lungo Bologna arriva al suo massimo vantaggio, sul +18, con un canestro di Fajardo. L’ NGC, però, non molla, coach Trincheri prova a dare una scossa ai suoi prendendo anche un fallo tecnico, e piano piano Cantù, guidata dal solito Markoishvili, prova a riavvicinarsi, chiudendo a -12 il terzo quarto.
Partenza dell’ ultimo quarto in equilibrio, con gli uomini di Lardo che non riescono a staccare i brianzoli e Jerry Green che comincia a trovare buone soluzioni vicino a canestro. L’ NGC comincia a mettere qualche granello di sabbia nel meccanismo offensivo bianconero e, con Moss autoesclusosi dalla gara con falli sciocchi, manca una terza punta. Leunen porta a -6 l’ NGC e mentre un brivido corre lungo le schiene dei bianconeri, Jackson prima, e una bomba ignorantissima di Prato riallontanano definitivamente i brianzoli.
PLAY OF THE GAME: un’ azione vera e propria non c’è, ma una Virtus più libera di correre è sicuramente la chiave di questa vittoria.
MVP: E’ la coppia Jackson/Collins la chiave di questa partita. Segnano 53 punti e 63 di valutazione in 2, dettano il ritmo della gara e restano un rebus insolubile per la difesa canturina.
WVP: David Moss, in una partita così importante non può autoescludersi con falli tanto stupidi quanto evidenti.
Le cose da salvare:
Virtus Canadian Solar Bologna: quando si tira col 50% da tre si perdono poche partite. Un ritmo inaspettatamente alto ha contribuito a mettere in difficoltà gli avversari.
NGC Cantù: ottima prova di un Markoishvili che a Casalecchio si trova indubbiamente bene. Molto buono il carattere di una squadra che nonostante il pesante passivo rimediato all’ intervallo non molla mai e va ad un tiro dal riaprire una partita compromessa.
Le cose da perdere:
Virtus Canadian Solar Bologna: Detto di Moss, continua la cronica incapacità di chiudere definitivamente le partite. Kangur vista l’ indisponibilità di Maggioli, deve imparare a gestire i falli.
NGC Cantù: Green non può entrare in partita nell’ ultimo quarto, a buoi ormai scappati. Se l’ apporto di Mazzarino è questo, per Cantù è difficile trovare spazi. Gli uomini di Trincheri sono parsi, in alcuni frangenti, un po’ sulle gambe.
Sala stampa:
Trincheri: faccio i doverosi complimenti alla Virtus che ha fatto una gara importante con due giocatori che insieme hanno segnato più di 50 punti.
Dopo il brutto inizio siamo arrivati a -6, con la faccia giusta, dopodiché abbiamo perso un pallone sanguinoso, preso contropiede e lì è finita la partita.
Siamo 2 a 2, però ci siamo meritati in campionato di giocarci gara 5 a Cantù, e se Sabatini vorrà onorare la sua promessa per Siena, venerdì dovrà venire a vincere in casa nostra.Non parlo dei singoli, io voglio bene ai miei ragazzi, anche quando giocano male. L’ aver visto un pubblico come quello della Virtus così carico contro di noi è per me e per i miei ragazzi un motivo di orgoglio.
Penso di aver capito cosa non ha funzionato questa sera e spero che le contromosse che ho già in mente siano efficaci venerdì.
Lardo: 95 punti non sono il nostro bottino abituale, ma il rientro di Collins ha aperto più spazi a tutti e tutti tirano con più convinzione. A Jackson ho chiesto di spingere molto, anche rischiando, perché volevo giocare il meno possibile contro la loro difesa schierata. Dopo gara 2, con le spalle al muro, siamo riusciti a tirare fuori il nostro carattere e soprattutto la nostra aggressività difensiva, impedendogli di fare i loro giochi puliti, aggredendoli da subito.
Noi oggi siamo diversi dalle gare di Cantù, sappiamo che il Pianella è un campo difficile, però, pur con tutti i nostri problemi, nelle prime due gare siamo stati sconfitti, ma non travolti. La pressione sarà sulle spalle di tutte e due, è una gara 5, e in campo si gioca 5 vs 5. Io ho grande fiducia in questo gruppo, soprattutto pensando al nostro campionato, che nonostante tutto è stato un buon campionato.
In difesa dobbiamo sistemare alcune cose, ma mi affiderò soprattutto all’ aggressività e alla voglia di non farci battere 1 vs 1, tatticamente, visti i nuovi innesti, non potrò lavorare molto.
Cantù non mi pare stanca, penso abbia subito il nostro ritorno dopo che in gara 3 eravamo ad un passo dal baratro, una squadra stanca non rimonta da -18 a -6.
Gara 2 di Green è stata un po’ sopra i suoi standard, ma ora che ho rotazioni più lunghe posso provare a cambiare spesso la marcatura su di lui, aggredendolo fin dalla rimessa o mettendogli un uomo fisicamente prestante come Jackson o come il Prato, tenuto in campo nel finale proprio per mettergli grossa pressione.