Siena – La Montepaschi non fa sconti e replica il trentello di gara 1 andando sul 2-0 e mettendo una seria ipoteca sulla finale scudetto.
I senesi hanno giocato un secondo tempo travolgente dopo che Cantù, nei primi 20 minuti di gioco, era riuscita a reggere botta contro i campioni d’Italia arrivando addirittura alla parità sul 38-38 prima di subire un parziale di 18-6 che mandava le due squadre al riposo con 12 lunghezze di differenza.
Una partita molto diversa da gara 1, così come era lecito attendersi. Se nel primo match Siena era scappata immediatamente senza poter essere più raggiunta dagli ospiti, in questa seconda puntata della saga la NGC ha fatto tesoro degli errori commessi 48 ore prima ed è rimasta attaccata al match più di quanto il -30 finale potrebbe far supporre. Una media stratosferica al tiro dall’arco ha permesso ai brianzoli di non lascarsi travolgere da una Montepaschi capace di mettere a segno ben 34 punti nei primi 10 minuti di gioco, i ragazzi di Trinchieri non si sono disuniti e grazie alla precisione di Leunen e Markoishvili sono rimasti a contatto dei biancoverdi per tutti i primi dieci minuti di gioco.
E’ ovvio che una prova balistica di quel livello non poteva essere replicata per 40 minuti e difatti all’inizio del secondo quarto Siena ha fatto la prova generale della fuga per la vittoria, non è però bastato perchè un momento di rallentamento da parte senese è coinciso con 3 bombe consecutive di cantù che hanno permesso il riaggancio sul 38 pari a dimostrazione di una vitalità dei canturini davvero ammirevole. Ci permettiamo di notare che i tifosi biancoblu, comunque vada a finire questa serie, non possono essere che orgogliosi di questo gruppo che ha disputato una Regular Season fantastica e che ha impegnato allo stremo, soprattutto ieri sera, i favoritissimi per il titolo. Bravi davvero i ragazzi di Trinchieri che, seppur privi ancora di Ortner, non si sono dati per vinti neppure quando, su quel 38 pari del quale dicevamo prima, hanno visto Siena scappare di nuovo con un parziale di 11-0 che è diventato 18-6 al suono della sirena dell’intervallo.
Al rientro dagli spogliatoi 7-0 di parziale per la Montepaschi, Trinchieri costretto a chiedere time-out immediatamente ma in tutti c’era la percezione che quella, stavolta, sarebbe stata davvero la fuga per la vittoria. E fuga per la vittoria è stata con le triple di Stonerook, McIntyre e Carraretto che hanno scavato un solco incolmabile per i pur valorosissimi avversari. La Mens Sana ha veleggiato sui 20, 25, 30 punti di vantaggio disponendo di un avversario chiaramente alle corde, a corto di fiato, con le rotazioni ridotte al minimo e che, spiace dirlo, è stato ancora una volta tradito da un paio di giocatori che hanno dato davevro poco alla causa di coach Trinchieri. Se infatti è necessario lodare Micov, Leunen, Markoisvili e Green altrettanto non si può dire di un Mian, che ad onor del vero è rimasto sul parquet solo 10 minuti, e di un Mazzarino che ancora una volta si è acceso solo quando la partita aveva abbondantemente visto scorrere i titoli di coda.
In casa mensanina 5 giocatori in doppia cifra, 138-66 di valutazione, il 91,4% dalla lunetta, 31 rimbalzi contro 22 degli avversari……………..Cos’altro dire?
Le cifre parlano chiaro. Debordanti fisicamente. Pianigiani ha preparato alla perfezione la partita non permettendo a Green di andare in post basso per sfruttare il mis match con McIntyre, su di lui si sono alternati Sato e Hawkins con eccellenti risultati.
TRINCHIERI:
Quando si perde di trenta punti l’ultima cosa che si può fare è lamentarsi di qualcosa, loro sono più forti inutile discutere, siamo stati bravi a stare attaccati alla partita nel primo quarto quando loro sono stati fantastici, poi sul 38-38 c’è stata una colluttazione davanti alla nostra panchina, abbiamo subito un contropiede e ci siamo disuniti, lì secondo me è finita la nostra gara. Se la Montepaschi tira 35 liberi col 91% è ovvio che non puoi mai vincere. Ortner non rientrerà per questa serie, credo proprio che lo rivedrò il 23 agosto all’inizio della preparazione. Ho provato in fondo un po’ di zona, che tra l’altro non ha prodotto neppure grandi risultati, solo per preservare dai falli i miei giocatori, non intendevo gettare infatti nella mischia dei bambini perchè non mi pareva giusto. La Montepaschi d’altra parte ha perso 2 partite di play off in 4 anni, tutti ci provano a batterla ma nessuno ci riesce, noi a Cantù ci proveremo, ho visto i miei ragazzi gettarsi su ogni pallone anche sul -25 e voglio vedere questa volontà anche in gara 3, non so se basterà per vincere ma ci proveremo.
PIANIGIANI:
Molto bene, attenzione perchè loro non sono affatto morti e lo hanno confermato stasera. A Cantù sarà battaglia. Stasera eravamo preparati al fatto che avrebbero fatto portare palla a qualcuno diverso da Green per portarlo in post basso e sfruttare il suo mis match con McIntyre. Ottimi in difesa e in attacco, il dato statistico delle mie 150 vittorie in Italia mi interessa davvero poco, siamo concentrati sulla prossima partita. Magari tra qualche anno ci ricorderemo di questa eccezionale striscia vincente.
MONTEPASCHI-NGC 104-74
PARZIALI:
(34-27, 22-17, 26-18, 22-12)
PROGRESSIONE:
(34-27, 56-44, 82-62, 104-74)
STARTING FIVE:
MPS: McIntyre, Hawkins, Eze, Sato, Stonerook.
NGC: Green, Markoishvili, Leunen, Urbutis, Micov
TABELLINI: http://195.56.77.208/game/?id=64140
ARBITRI: Paternicò, D’Este, Giansanti
MVP MONTEPASCHI:
1/2 da due, 3/7 da tre, 11/11 dalla lunetta, 8 falli subiti, 5 assist, 22 punti in 23 minuti per Terrel McIntyre. Serve altro?
MVP NGC CANTU’
Leunen, l’uomo che ci ha provato per tutta la partita. Non MVP per cifre ma sicuramente per atteggiamento, volontà, determinazione, canestri pesanti nel momento del riaggancio di Cantù.
WVP MONTEPASCHI:
Un Domercant più abulico di quello, pimpante, che avevamo ammirato negli ultimi tempi. Probabilmente solo una battuta a vuoto superabile.
WVP NGC CANTU’:
Le cifre ci smentirebbero ma i canestri del Cardinale sono arrivati a gara ampiamente compromessa, secondo noi Trinchieri si aspetta ben altro da un grandissimo professionista ed idolo incontrastato della tifoseria.
Alessandro Lami