Siena – Come l’anno scorso saranno ancora la Montepaschi Mens Sana Siena e l’Olimpia Armani Jeans Milano a contendersi lo scudetto del basket.
25 scudetti, 3 volte campione d’Europa, 1 coppa Intercontinentale, 3 coppe delle coppe, 2 coppe Korac, 4 coppe Italia e 19 scudetti giovanili: questa è l’Olimpia Milano, da lì sono passati veri e propri miti del basket mondiale da Bradley a Kenney, da Meneghin a Bariviera, da Riminucci a Masini da D’Antoni a McAdoo per arrivare all’enfant prodige Gallinari, su quella panchina si sono seduti Gamba e Cesare Rubini…..A tutto questo si oppone la Montepaschi che, se per palmares e storia non può minimamente paragonarsi al gigante lombardo, rappresenta però la schiacciasassi degli ultimi 4 anni del basket nostrano. Non è un caso che la finale dello scorso anno si sia conclusa con un netto 4-0 e con un vero e proprio massacro (sportivo ovviamente) in gara 4.
Anche stavolta il pronostico pende tutto dalla parte toscana con una Montepaschi netta dominatrice della Regular Season ed ancora con la casella delle sconfitte immacolata per ciò che riguarda i play off. L’Armani viene da una serie durissima, contro Caserta, terminata 3-2 con i milanesi che sono stati in grado di violare 2 volte il Palamaggiò. Sarà importante verificare quante scorie e quante tossine questa serie lunghissima ed impegnativa abbia lasciato nelle gambe e nelle teste dei giocatori di Bucchi, Siena viene invece da un lungo periodo di riposo dopo essersi sbarazzata di Cantù con un netto 3-0 pur patendo più di quanto il cappotto finale potrebbe lasciar intendere.
Le armi delle due squadre, a questo punto della stagione, le conosciamo a menadito, Siena fa la propria forza della compattezza, del talento infinito dei suoi uomini, di una panchina lunghissima, di una mentalità vincente come forse nessuno in Italia, di una consapevolezza della propria forza che le deriva dalle innumerevoli vittorie. Milano viceversa sfrutterà, o cercherà di farlo, l’entusiasmo di una finale raggiunta magari contro pronostico, il genio e la sregolatezza di Mike Hall, l’orgoglio e la classe dei sempiterni Bulleri e Mordente, la freschezza dei due nuovi innesti Monroe e Arnold, la coriacità di Rocca. Siena appare meglio attrezzata in ogni lato del campo e sembra più completa, più lunga, più forte fisicamente, ha indiscutibilmente il peso del pronostico tutto dalla propria parte. Vedremo se questo peso frenerà i senesi o se, come accade da 4 anni a questa parte, gli uomini di Simone Pianigiani sapranno confermarsi nel ruolo di più forti che tutti gli osservatori riconoscono loro.
Di duelli chiave ce ne saranno molti: la Montepaschi dovrà frenare l’estro di Hall, dovrà guardarsi dal gioco in post basso di Arnold, dovrà limitare il tiro da 3 di Monroe e controbattere la gagliardia di Rocca. Bucchi dovrà preoccuparsi del talento infinito di McIntyre, della straripante fisicità di Sato, della poliedricità di Lavrinovic, della impressionante batteria di tiratori in maglia biancoverde.
Vincerà la squadra migliore, al termine di 7 partite non può essere che così, speriamo che si veda un bel basket e che si parli solo di tattica, di belle giocate, di grandi giocatori e non di arbitri. Ce lo auguriamo e lo auguriamo davvero a tutti i protagonisti in campo e non.
Alessandro Lami