Si riparte, stasera al Palamenssana alle 20,30 va in scena il secondo atto della finale Siena-Milano. Si riparte sull’1-0 per i padroni di casa e, soprattutto, si riparte dopo le numerose polemiche di gara 1 causate da un arbitraggio assolutamente insufficiente. Non è questo il luogo deputato alla misurazione dei pro e dei contro, di chi ci ha rimesso e di chi ci ha guadagnato, anche perchè ogni tifoso vede le cose sempre dalla propria visuale e mal si piega a vederle dalla visuale dell’avversario. Notiamo soltanto che i tre arbitri della prima partita hanno davvero scontentato tutti, non sono stati capaci di tenere un metro uniforme per tutti i 40 minuti ed hanno falcidiato di tecnici e antisportivi le due squadre, speriamo che stasera non sia così. Arbitreranno Facchini, Mattioli e Chiari, buona fortuna.
Dal punto di vista tecnico gara 1 ha detto che Siena è più forte, ma questo lo sapevamo già, ha detto anche che Milano può impensierirla a patto che alcuni uomini chiave non ripetano la prova incolore offerta due giorni fa. Mason Rocca, il gladiatore, il combattente, l’anima di questa Armani deve farsi sentire di più sotto le plance, Arnold non può limitarsi a mettere dentro il paniere avversario un solo pallone come ha fatto nel primo atto di questa finale e poi c’è Mike Hall, croce e delizia dei tifosi milanesi. Hall ha dimostrato in più occasioni che quando si accende tutto l’attacco di Milano ne risente in maniera più che positiva, anche lui però 48 ore fa è stato molto assente, molto più croce che delizia. La difesa di Siena ha fatto la differenza, come quasi sempre avviene, l’Armani non è neppure riuscita a sfruttare il mis match tra Mordente e McIntyre che per lunghi minuti si sono affrontati viso a viso, la difesa di Pianigiani ha previsto di portare Marco in post basso per poi raddoppiarlo costantemente e il vantaggio fisico indubbio a favore dell’italiano non è mai stato sfruttato. Bucchi ha avuto poche ore di tempo per fare gli aggiustamenti necessari, Milano ha profondità, talento, forza fisica per mettere in difficoltà Siena, l’Armani dei primi 20 minuti di gara 1, complice forse anche un approccio soft dei campioni d’Italia, è in grado di giocarsela fino alla fine purchè riesca a proiettare quell’impegno e quella qualità di gioco nell’arco dei 40 minuti. Gli uomini di Bucchi hanno dimostrato di saper vincere in trasferta, in questi play off lo hanno già fatto 3 volte, e anche se Siena non è Montegranaro o Caserta hanno il dovere e la possibilità concreta di provarci. E’ ovvio che quella di stasera è la partita che girerà la serie in un senso o nell’altro, andare a Milano sul 2-0 per la Montepaschi significherebbe mettere un’ipoteca grandissima sulla vittoria finale, pensare infatti di sconfiggere 4 volte di fila sulle restanti 5 partite una squadra come la Mens Sana che ha perso solo 2 volte in 8 mesi appare impresa ardua, ardua davvero. Se invece Milano facesse il colpaccio l’1-1 aprirebbe scenari del tutto diversi spostando il vantaggio del fattore campo in Lombardia.
La parola al campo, ai giocatori, ai tecnici. Speriamo di vedere un bello spettacolo.
Alessandro Lami.