“Sono molto contento di essere qui in queste vesti. E’ una nuova avventura per me. Sono stato piacevolmente colpito sin dal primo incontro con Cecco dal programma che mi è stato proposto. La società si sta trasformando e servirà ancora un pò di pazienza. A me non interessava sapere quanti soldi ci sarebbero stati a disposizione, ma che ci fosse un programma e un progetto. Qui c’è la volontà, non tanto di aprire un nuovo ciclo perchè sarebbe ingeneroso verso chi mi ha preceduto. Non si riparte da zero, ma è sicuro che siamo di fronte ad un nuovo futuro con delle prospettive a breve termine che ci permetteranno di affrontare il domani. Ho la gratificazione di essere stato scelto per questo progetto che non deve esaurirsi nel breve, ma deve riportare Varese, per la sua storia e per la passione dei sui tifosi, dove le spetta. Nell’immediato dobbiamo cercare di costruire una squadra competitiva. Ci aspetta un grande lavoro.
Ho trovato un Cecco nuovo, inserito nel ruolo di GM con competenza. In questo momento la pressione è tutta su di lui, poi magari arriverà a me. Sta lavorando sodo per garantire un futuro alla società. Abbiamo bisogno di fare i passi giusti. Non voglio parlare di giocatori, è troppo presto. Stiamo parlando e valutando. Posso solo dire che i giocatori saranno complementari tra loro, non solo per ruolo o caratteristiche tecniche e fisiche, ma soprattutto per passaporto visti i nuovi regolamenti. Non voglio diventare schiavo di un’etichetta. Non mi piacciono i discorsi tipo “squadra giovane”, “squadra esperta”, “squadra divertente” perchè finiscono per condizionarti il mercato. Vogliamo ottimizzare al 110% le risorse che avremo a disposizione cercando di costruire una squadra concreta che ci porti ai risultati.
Servirà unita tra di noi. Per “noi” non intendo solo giocatori, staff o dirigenti, ma anche voi giornalisti e i tifosi. Dobbiamo cercare di percorrere i prossimi 2 anni tutti assieme. Ognuno deve fare la propria parte.
Corbani? L’ho incontrato negli scorsi giorni perchè lo conoscevo come allenatore, ma non personalmente. E’ uno dei candidati a ricoprire il ruolo di vice, ma è ancora presto per le decisioni finali. Allo stato attuale le certezze sono che inizieremo la preparazione il 1 settembre. I giocatori arriveranno una settimana prima per ambinetarsi e per alcuni test atletici. Il preparatore sarà Marco Armenise di cui mi avevano parlato bene in passato e che incontrandolo ha confermato le impressioni positive. Può essere che ci avvarremo anche della consulenza di Gigi Sepulcri che sarebbe un valore aggiunto per Marco e per tutta la squadra.
Mi chiedete “chi me lo ha fatto fare”? E’ una valutazione che ho fatto da tempo. Ogni volta che venivo a Varese mi chiedevo come avrei reagito ad un’eventuale ritorno se mai ci fosse stata questa possibilità. Mi piace rimettermi in gioco tanto più che la situazione attuale è diversa dalla prima esperienza. Qui non si tratta di rifare i Roosters. E’ un nuovo progetto, non dobbiamo fare paragoni con il passato. Sono orgoglioso della mia esperienza e dei miei 65 anni. Ho fatto un percorso lungo nella mia carriera, ma io mi sento ancora allenatore e ho entusiasmo e motivazioni. Se sono diventato un allenatore di successo lo devo proprio a Varese.
L’unica alternativa sarebbe stata Barcellona? Prima di tutto ringrazio i dirigenti siciliani per aver creduto in me. Sarei stato onorato di allenare Barcellona così come non avrei avuto problemi ad allenare in B1. Io mi sento un allenatore. Come tutti ho ambizioni, ma non mi sono mai posto il problema della piazza dove andare ad allenare. Ad oggi, poi, vedo che ci sono tanti allenatori a spasso, molti con una carriera prestigiosa alle spalle. Fa parte del nostro lavoro. Se uno vuole fare l’allenatore lo deve fare a prescindere. E’ logico che la chiamata di Varese mi gratifica e mi vede contento”.