Dopo aver giocato nella Benetton fin da ragazzino ed aver sviluppato tutta la parte iniziale della carriera, dal 1999 al 2005, in maglia Benetton (con cui esordì in serie A giovanissimo, già nel 1995, quando era nel settore giovanile), e dopo il breve ritorno per la parte finale della stagione nel 2009, Massimo Bulleri torna “a casa” e vestirà per le prossime due stagioni almeno la maglia n° 9 della Benetton Basket, e lo farà da capitano della squadra, investitura concordata con il neo GM Claudio Coldebella, suo ex compagno prima e assistant coach poi nella recente esperienza milanese.
Sarà il decimo capitano della storia biancoverde dopo Zin, Ferracini, Vazzoler, Iacopini, Gracis, Pittis, Marconato, Soragna e Nicevic.
Bulleri con la Benetton Basket ha vinto 2 scudetti, 4 coppe italia, 2 supercoppe italiane, 1 saporta cup, vissuto una finale e una semifinale di Eurolega, e vinto anche per due volte il titolo di MVP del campionato (2003 e 2005) e una volta MVP delle Final 8 di Coppa Italia (2005). Nel 2006 è stato anche MVP dell’All Star Game.
Dal 2005 a questa stagione, a parte due parentesi in prestito a Bologna e appunto a Treviso, ha giocato per l’Armani Jeans Milano, con la quale quest’anno ha giocato la finale scudetto 2010. Le sue cifre nel 2009/2010 parlano di 7.8 punti a gara in 21 minuti di utilizzo medio, il 45.2% da due e il 31.6% da tre, 85% ai liberi e 2 assist a gara, con un high di 20 punti contro la Scavospar il 29 marzo (mentre l’high di carriera sono 33 punti contro Livorno nel 2006).
Nella sua ultima apparizione in biancoverde “Max” Bulleri, play-guardia di 32 anni (è nato a Cecina, in provincia di Livorno, il 10 settembre 1977), nel 2008/2009 gioco’ una regular season da 11 punti a gara e ottimi play off con 10.5 punti, con il 64% da due e il 44% da tre punti, e 2.4 assist di media a partita in poco meno di 22’ sul parquet. Nella storia per Bulleri 1913 punti totali (12° assoluto) e 264 presenze (7° assoluto) con maglia Benetton Basket.
Con la nazionale è stato protagonista del bronzo europeo del 2003 in Svezia e dello storico argento olimpico di Atene 2004.
Ecco le sue dichiarazioni dopo le visite mediche e la firma del contratto ieri pomeriggio a La Ghirada, prima della partenza per le vacanze:
Bentornato “Bullo”, era scritto nel destino che la tua carriera avrebbe visto ancora il colore biancoverde, quello che ha caratterizzato i tuoi momenti migliori “Si, torno con grande entusiasmo in un posto dove sono sempre stato bene e dove ho scritto le pagine più belle della mia carriera. Questo è un posto speciale, non solo per me, e qui spesso la stagione l’ho finita con la gioia e con il sorriso, quindi non è stato difficile per me scegliere di tornare in quella che considero la mia “casa” da quando sono un giocatore di basket.” E’ una città che ti ha sempre voluto bene, dimostrandotelo visceralmente anche quando partisti: “E’ bello giocare dove la gente ti stima e ti vuole bene, fa un effetto particolare. Qui la città e il pubblico mi hanno visto crescere passo passo come giocatore, dalle giovanili fino a diventare protagonista, penso che proprio per questo la gente si sia legata a me e mi abbia sempre fatto sentire bene. Sarà bello tornare al Palaverde.” Quindi è un “ritorno al futuro” per Massimo Bulleri a Treviso! “In effetti il passato e le vittorie raggiunte qui qualche anno fa sono ricordi, adesso bisogna pensare al futuro e voglio essere una parte importante del futuro di questa società. Non voglio essere presuntuoso né fare promesse, ma mi impegnero’ assieme alla squadra e allo staff per invertire la rotta e riportare la Benetton Basket dove le compete in campionato e in coppa.” E con un ruolo importante, di responsabilità, quello di capitano della squadra “Ormai gli anni passano e sono arrivato al punto in cui sono meno gli anni di parquet che ho davanti rispetto a quelli che ho alle spalle, quindi cambia anche il mio ruolo all’interno della squadra. Mi è stato proposto da Claudio Coldebella questo ruolo ed ho accettato con entusiasmo, per me un ruolo nuovo e una responsabilità in più che sono convinto di poter svolgere bene grazie alle esperienze avute nella mia carriera e soprattutto con il supporto dell’allenatore e della società.” A questo proposito, cosa ne pensi del nuovo staff? “Claudio Coldebella, che è stato mio compagno di squadra e mio assistente allenatore a Milano, è una persona speciale, a lui in tempi non sospetti avevo preconizzato un grande avvenire come dirigente per le sue caratteristiche tecniche e morali e per la sua preparazione. Ci lega una grande stima reciproca, così come stimo molto, avendolo spesso affrontato da avversario, coach Repesa, che ritengo un allenatore di grande spessore tecnico e umano, l’ideale per fare crescere una squadra giovane come sarà la nostra. Penso che il mix di esperienza di coach Repesa e di voglia di fare bene di Claudio, che ha dimostrato anche a Caserta nel suo esordio dietro la scrivania le sue doti, possa essere veramente quel qualcosa in più che potrà portare in alto la Benetton.” Sempre con l’obiettivo di andare a “prendere” Siena, eternamente in fuga rispetto al gruppone? “L’obiettivo non deve essere Siena, dobbiamo essere noi stessi e la nostra crescita di squadra e di gruppo. Non possiamo fare paragoni, noi saremo una squadra nuova sia come giocatori che come staff tecnico e dirigenziale, quindi dovremo crescere di giorno in giorno lavorando ed impegnandoci senza fare proclami o dichiarare obiettivi. Comunque anche a Siena cambierà qualcosa e anche loro avranno meno certezze rispetto alle ultime stagioni trionfali, se qualcuno sarà bravo potrà approfittarne, ma è ancora presto per fare questo tipo di valutazioni.”
Uff.stampa Benetton Treviso