La riedizione dell’ultima finale mondiale non delude le aspettative: Spagna e Grecia giocano a viso aperto e mettono in piedi una bella partita che alla fine premia gli spagnoli e il loro ottimo gioco di squadra.
Sono anni ormai che sentiamo la Spagna stabilmente ad alto livello e con, tendenzialmente, sempre gli stessi nomi, eppure è un gruppo molto giovane che introduce continuamente nuovi talenti ad una formazione rodata e ben consolidata: complimenti al progetto intrapreso dalla nazionale iberica che sta portando i giusti risultati. Basti pensare che in questi mondiali sono assenti due giocatori come Pau Gasol e Calderon: per certi versi possono essere paragonati ai nostri Bargnani e Belinelli (visto che la guardia bolognese spesso e volentieri comincia lui stesso le azioni azzurre), ma sicuramente senza le nostre due stelle l’Italia non potrebbe mai competere con una tale solidità a questi livelli.
La Spagna gioca davvero bene e mette in mostra certe azioni corali da manuale del basket, in cui la palla gira alla perfezione non solo per linee esterne ma facendo uso anche dei propri lunghi: esemplare l’azione che dopo 3 minuti del terzo quarto porta la palla a centro area, da lì viene subito scaricata fuori e fatta circolare esternamente per l’entrata a canestro del famoso arcobaleno di Navarro.
La nomina di MVP va sicuramente a Juan Carlos Navarro e alla sua partita quasi perfetta con 22 punti a referto (6/6 ai liberi, 5/5 da 2 e 2/4 da 3), ma notevoli anche tutte le altre individualità, con un Marc Gasol che regala lampi di puro talento con giocate da ballerino nonostante il corpaccione che si porta dietro (fantastica la giocata a metà terzo quarto in cui riceve una palla in corsa, in mezzo a due difensori riesce a non commettere né passi né sfondamento e in più regala un delizioso assist per Rudy Fernandez che può andare indisturbato a schiacciare).
La Grecia lotta sempre ma insiste un po’ troppo nella ricerca del pick’n’roll centrale che risulta efficace a intermittenza e paga le rotazioni troppo corte: a 4 minuti e 20 secondi dalla fine della partita appare una grafica impietosa relativa ai punti delle panchine… 25 a 2 per la Spagna!
Spagna che avanza meritatamente e che affronterà la Serbia nei quarti con i favori del pronostico; onore comunque alla Grecia che si dimostra sempre squadra da non sottovalutare nonostante probabilmente abbia ormai bisogno di forze fresche per competere contro certe corazzate.
Maurizio Musolino