La prima uscita della Bennet Cantù, partita amichevole con il Lugano senza il supporto del punteggio ufficiale, ha richiamato al Pianella più di mille tifosi ad ingresso gratuito. Tre sono stati i momenti in cui il pubblico si è particolarmente entusiasmato: la presentazione durante l’ intervallo di Jonathan Tabu; i canestri dei giovani Maspero (cresciuto nel vivaio, al primo contratto da professionista), e del talentuoso Diviach classe 1988 proveniente dalla A dilettanti di Ozzano; il battibecco intercorso tra la platea ed il giocatore dei ticinesi campioni di Svizzera 2009-2010, Efevbehra durante gli ultimi minuti del match per una presunta scorrettezza subita sotto canestro, che ne hanno sconsigliato l’utilizzo dello stesso dopo l’accaduto. Tabu, ex Charleroi nazionale belga, fresco di qualificazione agli europei, sarà il vice di Mike Green altra new-entry del team di patron Cremascoli, giocatore anch’esso proveniente dal campionato belga con notevoli trascorsi in NCAA (circuito universitario americano, anticamera della NBA). Tabu ha giocato contro la Georgia di Markoishivili anche lui al rientro nella stessa serata e da oggi a disposizione del riconfermatissimo coach Trinchieri, battendola sempre nelle qualificazioni agli europei.
Passando alla cronaca della partita occorre premettere che si azzeri il punteggio dopo ogni quarto che vede la Bennet Cantù aggiudicarsene due su quattro e finendo sotto di quattro punti nel conteggio finale. A fine gara coach Trinchieri è visibilmente soddisfatto dalla prestazione dei suoi dichiarando che con due settimane scarse di allenamento la squadra non poteva fare meglio in quanto, ovviamente, appesantita dai carichi di lavoro.
Il tecnico canturino ha ruotato con frequenza i giocatori a sua disposizione , iniziando da subito con i cambi (Mian per Micov dopo poco più di due minuti) ed alternando varie soluzioni. In assenza degli indisponibili Tabu e Markoishivili è toccato a Micov fungere da cambio al play titolare Mike Green il quale, al debutto al Pianella, ha mostrato tutte le sue qualità nella spinta in transizione garzie a gambe già apparse fresche. Il nuovo play della Bennet ha confermato una buona precisione al tiro.
In campo si è rivisto il vero asso nella manica ed anche migliore” acquisto ” della Bennet Cantù il riconfermato Usa, Marteen Leunen, che non ha ceduto alle sirene di mercato pur di riconfermarsi (con dispendio molto economico per la dirigenza di casa), come il beniamino del Pala Pianella 2010-2011.
Oltre a Green un altra novità in casa Bennet è rappresentata dall’ ex Siena nonchè nazionale italiano, Denis Marconato, apparso un pò più imballato degli altri vista la sua notevole stazza e la non più verde età, che dovrà non far rimpiangere il partente colosso lituano Tautvydas Lydeka (altri giocatori in uscita J. Green controverso quanto determinante play dello scorso anno, ed Anthony Giovacchini, riserva tuttofare dalla professionalità indiscutibile). Note positive sono arrivate dal rientro di Ben Ortner dopo l’ infortunio che gli ha tolto la disputa dei play-off, dal sempre verde Michele Mian, autore nei 20 minuti iniziali, di eccellenti giocate e dalla rinnovata voglia di capitan Mazzarino, apparso comunque in evidente ritardo di preparazione. Buono il rientro del giovane “veterano” Urbutis, sempre esplosivo nelle sue giocate. Negli ospiti da segnalare la prova dell’ elettrico Efevbehra, decisamente il migliore dei suoi insieme a Mhoamed Abukar ritrovato un po’ ingrossato ma dalle buone mani.
Serafino Pascuzzi