Masnago 21 settembre, torna il basket di Serie A sotto le volte del PalaWhirlpool; nella sesta edizione del Memorial Fermi (classica del nostro precampionato, nata per ricordare l’ex dirigente Cesare Fermi), si sono affrontate la Cimberio Varese di Carlo Recalcati e la neopromossa Dinamo Sassari di Romeo Sacchetti.
E più amichevole di così non si poteva sperare; da una parte il coach della Stella, tornato a Varese dopo l’esperienza in Nazionale, e dall’altra il “Meo”, che a quella stella ci aveva portati vicino vicino, quando indossava le maglie della Ranger o della DiVarese.
In aggiunta c’era anche la possibilità di rivedere in campo Randy Childress, leader biancorosso delle due ultime stagioni, ingaggiato da Sassari per tamponare l’assenza forzata di Travis Diener.
Eppure non c’era tanta gente…non più di 8-900 spettatori…ed onestamente fatico a farmene una ragione…mi aspettavo di trovare ben altro clima, viste le premesse sopracitate ed i 5 mesi di astinenza forzata.
Da segnalare, presenti tra il pubblico, l’abbronzatissimo Gianmarco Pozzecco, David Hawkins e coach Fabrizio Frates.
Varese si presenta sul parquet priva di Jobey Thomas, bloccato a letto da un attacco influenzale, Diego Fajardo, appena sbarcato dall’aereo, seduto in panchina e Dwayne Collins con solo 4 allenamenti “completi” nelle gambe; Sassari invece recupera Jiri Hubalek dall’infortunio di settimana scorsa ed inserisce nel gruppo Manuel Vanuzzo, anche lui ai primi giorni di lavoro insieme ai compagni.
Mancano ancora 26 giorni all’inizio del campionato e la preparazione dei giochi offensivi e difensivi è ancora da affinare, durante i primi due periodi di gioco si notano parecchi errori nelle esecuzioni in attacco e delle scelte di tiro azzardate o fuori tempo.
Varese imposta in alternanza con Goss e Rannikko, cercando insistentemente il penetra e scarica per servire i lunghi negli angoli o i tiratori sul lato debole; Sassari appoggia il gioco sull’asse Childress-Hunter, con duetti ben orchestrati, ma vanificati da errori grossolani a due passi dal canestro (1/10 al tiro per il fisicatissimo Othello nei primi 20 minuti), il team di Sacchetti rende molto meglio quando cerca la penetrazione o il tiro dalla media distanza dei suoi esterni.
Dopo 20 minuti (42-37)
Goss 13, Mian 0, Rannikko 5, Antonelli 1, Righetti 5, Galanda 3, Kangur 13, Cotani 2, Collins 0
White 9, Hunter 5, Devecchi 2, Cittadini 2, Sacchetti 2, Tsaldaris 2, Pinton 2, Childress 0, Hubalek 13
Nella seconda parte di gara si gioca decisamente meglio; entrambi i coach hanno evidentemente dato le giuste indicazioni ai propri uomini e sul campo i miglioramenti sono visibili.
Migliora la circolazione di palla per vie esterne e si passano palloni più giocabili per i movimenti interni dei lunghi.
Sul fronte varesino è sempre Goss a tenere in mano il pallino del gioco, andando costantemente a cercare la penetrazione e mettendo in mostra un arresto e tiro fulmineo e produttivo (70%).
Dei 49 punti totali dei biancorossi nel terzo e quarto periodo, ben 22 sono friulani, 6 di capitan Galanda e 16, applauditissimi, di un promettente Fabio Mian, che adesso deve solo trovare il modo di dare sbocco in campo alle sue indubbie capacità…deve sbloccarsi mentalmente.
Dalla parte ospite si sono messi in mostra soprattutto White e Hubalek, il primo ha dimostrato di saper essere pericoloso sia da fermo che in avvicinamento al canestro, oltre ad avere una buonissima capacità nel controllare il corpo e trovare il fallo da parte del diretto avversario.
Hubalek è stato semplicemente il migliore della serata, dinamico, preciso e capace di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto…una bella preda da fantabasket, se vi fidate.
Nel complesso è stata una buona partita per entrambe le formazioni, apparse all’incirca allo stesso livello di preparazione fisica e capaci di confezionare un match gradevole per livello qualitativo e agonistico.
E’ stato anche un valido test per cercare di capire quanto avrebbero influito sul gioco le nuove misure del campo di gioco: se apparentemente i freddi dati statistici dicono che il numero di tiri da 3 punti non è calato, c’è da dire che sono cambiate le situazioni in cui vengono scoccati e la qualità globale di queste conclusioni.
L’allontanamento della linea, mezzo metro, non ha influito sulle percentuali di chi sa tirare, anzi…a giudicare da questa serata direi che le ha innalzate perché, se si fa girare bene la palla, si trovano tiri con 2 metri di margine sull’avversario.
Si è visto molto meno pick&roll (dio sia lodato), per un ritorno al penetra e scarica, il che ridona un po’ di dinamicità al gioco offensivo ed innesca una serie di situazioni tattiche che negli ultimi anni erano andate nel dimenticatoio.
A fine gara c’è stata anche la presentazione ufficiale di Diego Fajardo, che si è detto convinto di aver fatto la scelta giusta accentando la proposta varesina anziché le sirene spagnole.
Decisivo il colloquio con Recalcati, chiaro ed onesto nel prospettargli il tipo di impiego che gli verrà richiesto.
Il lungo spagnolo, con passaporto italiano per matrimonio, ha anche dichiarato di ritrovare con piacere ben 4 suoi ex-compagni di squadra (Galanda a Milano, Rannikko a Roseto, Righetti e Kangur l’anno scorso a Bologna).
[b]Il tabellino della gara:
Cimberio Varese:[/b] Goss 22 (7/10 0/7), Mian 16 (2/5 4/4), Rannikko 13 (2/2 1/3), Antonelli 1 (0/3 da 2), Righetti 11 (0/1 3/4), Galanda 9 (3/6 1/2), Kangur 13 (3/4 2/4), Cotani 6 (2/3 da 2), Fajardo ne, Collins 0 (0/2 da 2)
[b]Dinamo Sassari:[/b] White 21 (3/6 2/3), Hunter 16 (5/16 0/1), Devecchi 2 (1/1 0/2), Cittadini 2 (1/3 da 2), Sacchetti 5 (1/2 1/3), Tsaldaris 3 (1/3 0/3), Vanuzzo ne, Pinton 8 (1/1 2/4), Childress 0 (0/2 0/2), Hubalek 27 (6/10 4/6)
[b]Progressione:[/b] 11-8, 22-17, 30-26, 42-37, 48-51, 67-59, 73-70, 91-84
[b]Altre statistiche
Cimberio Varese:[/b] 19/36 53% da 2, 11/24 46% da 3, 20/24 83% ai liberi, 36 rimbalzi, 17 perse, 14 recuperate, 15 assist, 1 stoppate, 105 di valutazione, 1.00 oer, 26 punti in area, 59 punti del quintetto, 32 della panchina.
[b]Dinamo Sassari:[/b] 19/44 43% da 2, 9/24 38% da 3, 19/24 79% ai liberi, 35 rimbalzi, 15 perse, 17 recuperate, 16 assist, 3 stoppate, 92 di valutazione, 0.84 oer, 30 punti in area, 67 punti del quintetto, 17 della panchina.
[b]Quintetti iniziali:[/b]
Goss – Rannikko – Righetti – Kangur – Collins
Childress – Tsaldaris – White – Hubalek – Hunter
[b]Arbitri:[/b]
Begnis – Paronelli – Ranaudo
Stefano Pozzi