Prima della palla a 2 c’è stata la premiazione a D’Antoni e Gallinari come ex facenti parte dell’Olimpia con una targa ed una maglia, prima che lo stesso Danilo non riceva una standing ovation al centro del campo. Fatica a prendere la parola per gli scroscianti applausi che gli arrivano e la voce è spezzata da una palpabile emozione. Complimenti di sorta per il popolo e felicità mista a commozione per il ritorno in quella che è stata e sarà sempre la sua casa.
Ora si può iniziare il match con un’insolita palla a 2 alzata tra Stoudemire e Maciulis. La partita è un mix di spettacolo, atletismo e adrenalina; il risultato è l’ultima cosa di cui si curano le due squadre che puntano molto a giocare e distendersi sui 28 metri soprattutto nel secondo tempo. Stoudemire domina la scena per poco meno di tre quarti abusando fisicamente di Mancinelli e di chiunque gli si pari davanti. Molto simpatico un siparietto su un canestro e fallo di Amar’e che sbertuccia il Mancio con un urlo, seguito poi da un sorriso e da un abbraccio che interpreta alla perfezione lo spirito dell’esibizione. L’ex Suns esplora tutto il campionario di movimenti vicino a canestro senza esimersi dal prendere e mandare a bersaglio anche una tripla. Nel secondo tempo sta praticamente a guardare Randolph fare la stessa cosa ad altezze davvero siderali con stoppate, rimbalzi e canestri veleggiando in aria. Gallinari illumina la scena con le triple (ne manderà a bersaglio cinque) chiudendo con 24 punti e una tranquilla gestione del match, mai fuori dalle righe ma soprattutto molto presente in difesa e a rimbalzo.
Dalla parte milanese ottime cose offensivamente da Pecherov che dimostra una mano sartoriale dalla medio-lunga distanza, anche se la sua condizione e soprattutto il suo ritmo partita sono ancora tutti da testare. Grande prestazione di Maciulis che dagli scorsi playoffs non ha smesso di migliorare il suo impatto fisico e balistico sulle partite di Milano, mentre in palese difficoltà di centimetri Rocca ha potuto dare poco alla causa, anche grazie al ritorno di Marius Petravicius dopo tempo immemore. Bucchi ha potuto finalmente usufruire di tutta la sua rosa ad eccezione di Finley e la rotazione dei lunghi si è dimostrata di assoluto valore dal punto di vista teorico, ma anche tutta da amalgamare per non rischiare di mandare tutti fuori ritmo. Negli esterni l’assenza di Finley si è sentita nei momenti in cui Jaaber era seduto in panchina e Mordente portava palla; il teramano si è visto annullare un canestro sparato dalla parte opposta del campo con un lancio alla Brett Favre finito nitidamente nel canestro allo scadere del terzo quarto. Con la pressione molto fisica di Felton e Douglas, Mordente faticava a districarsi e l’attacco perdeva molti secondi preziosi, ma chi ha sofferto più di tutti è stato Hawkins, abituato a battere i suoi uomini dal palleggio e finire di fisico, quest’oggi ha trovato pane per i suoi denti sia in penetrazione, che nel finire subendo diverse stoppate anche tonanti.
E’ stata una giornata di festa per tutti ed il Forum pieno ne è la conferma, tanti momenti di intrattenimento, molti di puro spettacolo ed altri di piena emotività ed emozione hanno costellato questa quattro giorni milanese dei Knicks. Ora i ragazzi di D’Antoni volano a casa di Ronny Turiaf a Parigi per la seconda tappa del loro tour, mentre Danilo Gallinari porterà con sè la grande, calda ed emozionante accoglienza che gli ha riservato il suo pubblico.
Quotes:
D’Antoni: Milano ha giocato molto bene, soprattutto in difesa rubandoci 28 palloni, un pò troppi per quello che vogliamo fare noi.
C’è stata emozione per il pubblico, per l’ovazione e per il fatto che tanta gente si è ricordata di quello che ho fatto tanto tempo fa. Gallo ha iniziato molto bene poi ha perso un pò di energia anche a causa dell’emotività dell’inizio che ha condizionato un pò l’andare della partita.
Amar’e ha spalle grandi e dovrà spingerci nei momenti difficili soprattutto ad inizio campionato perchè lui è uno dei migliori della lega. Dovrà avere molta energia e dimostrare di essere un leader sia vocale che in campo con i fatti.
Ha grande potenziale che deve sfruttare al meglio cercando di capire meglio il gioco, quando lui mette energia non ci sono problemi, ma se questa energia scema per noi diventa dura. In questi quattro giorni milanesi mi ha colpito l’emozione di riincontrare amici dopo tanti anni, vorrei tornare negli anni 80 e giocare ancora,ma allenare fornisce comunque tante emozioni e anche cosi sono contento.
Bucchi: E’ stata una bella festa che rimarrà nel mio cuore e in quelli dei miei collaboratori per sempre. Ho avuto indicazioni importanti perchè finalmente avevamo 10 giocatori attivi e perchè i cinque lunghi non si erano mai trovati insieme visto che è da giovedì che ci alleniamo a ranghi completi. Ci son state cose interessanti, tante altre su cui dobbiamo lavorare ma i miglioramenti cominciano a vedersi. Sul perimetro diventiamo piu velenosi e reattivi in difesa con la presenza di Jaaber e Hawkins. Pecherov fa delle cose bellissime, ma in altre che magari si notano meno deve ancora migliorare e limare alcune smagliature. Ha molto tiro cosa che cercavamo nella nostra ala forte ed anche stazza che ci permette di impiegarlo anche da centro.
Gallinari: abbiamo avuto un ottimo atteggiamento e nonostante i pochi allenamenti insieme, abbiamo mostrato anche una buona chimica. Oggi per noi era un test importante e credo sia stata una partita in cui si sono divertiti tutti, da noi giocatori sino al pubblico. Il pre partita è stato molto toccante ed emozionante, ma poi quando è terminato ho pensato ai miei compagni e alla partita. Non avevo pensato alla possibile accoglienza per stare il piu tranquillo possibile anche se già sapevo che durante la partita avrei lasciato da parte le emozioni e pensato al match. E’ stata un’accoglienza incredibile, bellissima, uno dei momenti piu emozionanti della mia carriera e della mia vita. Mike mi ha chiesto leadership, noi abbiamo gia due giocatori di esperienza come Amare e Raymond, ma nel quarto periodo quando stavamo un pò mollando ho cercato solo di aiutare i miei compagni in quel momento facendo le cose migliori per la squadra.
Simone Mazzola