Oggi al teatro Arena del Sole di Bologna è stato presentato ufficialmente il campionato di legabasket 2010-2011 con tutte le più alte cariche della Lega e praticamente tutti i presidenti e allenatori della massima serie. Molti gli argomenti trattati tra cui la formazione italiana dei giocatori, i potenziali anti-Siena e tutti i nuovi volti che faranno grande il nostro campionato.
Il padrone di casa Valentino Renzi ha preso subito la parola ringraziando Agos Ducato per la partnership consolidata con la lega ed una sponsorizzazione di sicuro valore. Ha continuato poi enunciando quello che sarà il lodo principale di questa annata, ovvero la riassegnazione dei diritti televisivi che sicuramente occuperà molto tempo e le stime di fine negoziazioni parlano già di fine Aprile. Un’altra questione spinosa è quella della formazione italiana dei giocatori e purtroppo qui il nodo è molto complicato da sbrogliare perchè l’Italia è l’unico paese in Europa che applica questa norma ed ha addirittura giocatori di formazione italiana di più tipi.
A questo proposito Dino Meneghin ha esortato procuratori e giocatori italiani ad abbassare le loro pretese, adducendo alla motivazione che l’unico modo per guadagnarsi un posto da titolare ed il minutaggio è quello di lavorare maggiormente ed applicarsi negli allenamenti, favorendo così (con salari più bassi) una maggiore flessibilità economica a società e presidenti. Con queste prerogative ed un regolamento che favorisca l’impiego degli italiani, potremo avere una maggior qualità del nostro basket che si rifletterebbe anche sui successi della nazionale.
Di diverso e condivisibile parere è Meo Sacchetti che con la consueta genuinità ha espresso la sua opinione dicendo che a questo livello il basket è spettacolo e non importa quale sia la nazionalità dei giocatori, quello che conta è la qualità che questi danno al campionato e di riflesso il valore che conferiscono a tutto il movimento. Quello che si dovrebbe fare è evitare passaportati finti o magheggi vari ai livelli più bassi e nei vivai.
Su questa scia Pillastrini rincara la dosa dicendo che il pubblico del basket è largamente fatto di cinquantenni ed uno degli obiettivi per il futuro dovrebbe essere quello di formare giocatori italiani sin dalla giovane età, perchè questo vorrebbe dire avere un buon vivaio, ma anche un ringiovanimento del pubblico.
Pianigiani nonostante tutto sostiene che il campionato italiano sia quello più difficile d’Europa per quanto riguarda il livello medio e dice che nonostante non ci siano budget faraonici come quelli di Olympiakos, Barcellona o CSKA, una ottava squadra italiana batterebbe tranquillamente una pariclassificata degli altri campionati europei. Idea decisamente opinabile se si pensa che l’ACB per quanto riguarda il livello medio è molto più competitiva della nostra lega e che anche in Grecia le cose stanno cambiando velocemente. Quello su cui sicuramente il coach di Siena e della nazione ha ragione è che tutti hanno detto che negli ultimi anni per Siena è stato tutto facile, cosa che viene smentita dalla mole di lavoro svolta da tutta la società senese ed anche la dedizione dei giocatori che ha permesso di rimanere i vertici anche quando tutti si aspettavano qualche scivolone ed erano molto agguerriti nel cercarlo.
Passati i temi caldi si è passati ad uno scambio di battute tra Minucci e Proli su chi sia veramente la favorita del prossimo campionato. Un siparietto misto tra scaramanzia e umorismo che ha lasciato pochi dubbi su chi sia ancora la squadra da battere. Siena ha dimostrato anche in supercoppa la sua superiorità e le squadre avversarie dovranno fare molto per colmare questo gap, sicuramente Milano ha lavorato bene sul mercato per limare almeno quello del talento, ma Simone Pianigiani è ancora superiore a quasi tutti i suoi colleghi e forse solo Trinchieri e Repesa possono parlare al suo stesso tavolo. Ai blocchi di partenza tutti hanno grandi aspettative e ritengono di poter dire la loro, ma come saggiamente ha detto lo stesso Trinchieri “nello sport tutto quello che si è fatto va in proscrizione, l’unica verità è quella del campo e non sarà domenica sera a darci un’indicazione di come sarà il campionato; ne riparleremo tra tre mesi con valori più comprensibili”.
Non ci resta che attendere sabato alle ore 20 quando si alzerà la prima palla a due tra BancaTercas Teramo e Armani Jeans Milano, per dare il via al nuovo campionato, prima della discesa in campo dei campioni d’Italia alle ore 11.45 (nuovo orario anticipato rispetto alla scorsa stagione) contro la Vanoli Cremona.
Italiani si o italiani no? Passaportati? Americani o naturalizzati ormai non contano più, ora parla il campo che è l’unico vero giudice in grado di dare sentenze definitive…e meno male…
Simone Mazzola